“Almeno una volta al giorno, tutti i giorni, dal 10 settembre 1979, io ripenso a quel concerto memorabile, forse il migliore, sicuramente il più potente di tutta la mia carriera”. Queste sono le parole che vi sentireste rispondere da Patti Smith se vi capitasse di chiederle del famoso concerto di Firenze del 1979. Un concerto a tal punto importante nella parabola artistica della cantante di Chicago – ma newyorkese d’adozione – che in occasione del trentennale lei stessa ha desiderato fortemente e alla fine ottenuto di trascorrere un’intera settimana a Firenze

Patti Smith “Because the Night” (live in Florence, 10.09.09)

“Credo che il mio modo di fare musica non sia cambiato molto in questi trent’anni, ma di sicuro c’è stata un’evoluzione. Quando ero giovane cercavo gli interlocutori della mia musica tra gli emarginati, gli esclusi, i diversi per sesso, razza, credo politica, religione. Adesso credo invece che siamo tutti esclusi, emarginati dai governi, dalle multinazionali, da chi distrugge l’ambiente. Ora mi sento di parlare non più ad una minoranza ma a tutte le persone. Tutte le persone hanno bisogno di comunicazione e, in questo senso, direi che il mio messaggio è rimasto uguale nel corso degli anni, I still believe that people have the power, sono gli interlocutori che sono cambiati.”

“Al di là del risultato, che comunque è molto importante, ho visto una Fiorentina che finché è riuscita a rimanere alta, cioè per tutto il primo tempo, ha fatto molto bene. Oggi per la prima volta forse siamo riusciti ad esprimere il tipo di gioco che vogliamo. A livello di gioco questa è stata finora la partita migliore della stagione”. Queste sono le parole con cui Cesare Prandelli si presenta in sala stampa dopo la vittoria sul Palermo e con cui analizza in modo lucidamente la prestazione viola

Jovetic il migliore, poi Vargas e Zanetti.
FIRENZE – Grazie ad un ottimo primo tempo e al secondo gol consecutivo di Stevan Jovetic dopo quello di mercoledì contro lo Sporting, la Fiorentina supera il Palermo e sale a quota 4 in classifica. Prandelli rivoluziona la formazione inserendo Kroldrup al centro della difesa e Santana e Donadel a centrocampo. Mutu resta in panchina per tutti i novanta minuti

SAN BENEDETTO DEL TR. (AP) – Davanti ad un numeroso pubblico, Marco Travaglio ha presentato alla Palazzina Azzurra “Papi. Uno scandalo politico”, la sua ultima fatica, edita da Chiarelettere e scritta a sei mani con Peter Gomez e Marco Lillo.
“L’idea del libro ci è venuta prima di andare in vacanza”, ha esordito il giornalista torinese. “Abiamo deciso di scriverlo la sera in cui il nuovo direttore del Tg1 Minzolini ci ha comunicato che nel suo giornale non intendeva occuparsi di gossip ma soltanto di cose serie.

Se siete appassionati del rock ruspante e un po’ truzzo che in certe zone degli States suona e gira meglio che altrove, fatevi mandare dalla Partisan di Brooklyn (la distribuzione italiana ahimè latita) il secondo album di John Joseph McCauley III, uno che si presenta sul palco al grido di “Ladies, dont step in any shit I wanna suck your toes later”, uno che a dispetto della giovane età possiede una laringe devastata che gli dona una voce che è un po’ Billy Corgan, un po’ Axl Rose e un po’ anatra agonizzante