“Nella casa” di François Ozon
di David CrestaTra turbamenti adolescenziali e voyeurismo borghese, “Nella casa” inchioda lo spettatore con un teorema – il riferimento a Pasolini non è casuale – in cui la scrittura è il vero magma pruriginoso e lacerante. Germain è un uomo di mezza età che avrebbe voluto essere Flaubert ma è finito per fare il frustrato professore di lettere in un liceo classico in cui gli studenti sono mediocri, svogliati, inetti. Tutti tranne uno, Claude, dotato di un’immaginazione sorprendente e del talento necessario per diventare uno scrittore.