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Il Porto che vorrei

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

CittadinanzAttiva

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cittadinanzattiva rimane sempre in prima linea sul piano della legalità  e della trasparenza degli apparati del sistema pubblico.

L’assemblea territoriale si è riunita questa mattina per affrontare all’ordine del giorno la “questione del Porto”.

Un argomento di interesse generale che ha visto impegnati Comandanti da Pajno a Forner con i quali è stato instaurato un rapporto di rispetto e di reale senso dello Stato.

Quando si parla del Porto di San Benedetto del Tronto, è necessario non dimenticare mai che si tratta di un Porto Statale; questa qualifica non è interpretabile, né modificabile, né scavalcabile con alchimie varie e da essa discende tutto, infatti al Porto di San Benedetto, non è applicabile la legge regionale, ma solo quella statale così come è solo lo Stato che può decidere se un’area interna alla sua attuale perimetrazione può essere sdemaliazzata.

Il Piano del Porto può essere pensato e redatto solo dall’Autorità marittima che deve raccordarsi con l’Amministrazione locale, ma sempre e solo in funzione delle necessità e degli interessi dello Stato.

Sulla base di queste semplici, lineari e oggettive considerazioni, l’Assemblea ha sviluppato una proficua discussione conclusasi con l’espressa volontà, ove necessario, di agire a tutela dell’interesse della collettività nella prosecuzione coerente della fondamentale mission del Movimento. Siamo per lo sviluppo del porto, siamo per la crescita di un’area produttiva che merita di essere programmata tenendo conto di un preciso iter procedurale, diversamente si rischia di produrre danno ad una collettività.

Al nuovo Comandante porgiamo gli auguri di benvenuto certi di poter continuare in un rapporto di collaborazione




10 Settembre 2011 alle 16:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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