Storie di gatti

Storie di gatti

Domani pomeriggio, alla libreria Ubik di Fermo, verranno presentati tre libri con i gatti tra i protagonisti. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la casa editrice Zefiro, in occasione della giornata mondiale del gatto

Fermo – Domani pomeriggio, alla libreria Ubik di Fermo, spazio alle storie che hanno i gatti tra i protagonisti. La casa editrice Zefiro presenterà infatti, in occasione della giornata mondiale del gatto, alcune sue pubblicazioni dedicate ai felini: Le avventure di Gattomiao, La zuppa di Martino e La contessa Sofia Ciccia dei Culi. In ognuno di questi racconti il gatto assume un ruolo centrale: si va dalla filastrocca dove il giovane Gattomiao è innamorato della sua bella ma, purtroppo per lui, non viene corrisposto, al furbo e sempre affamato Lisca che accompagna Martino nel suo viaggio alla ricerca del pesce da cuocere nella zuppa, alla romantica micina dall’unico occhio capace di aprire un mondo di sentimenti perduti nel cuore della contessa Sofia.

I gatti di queste storie hanno tutti una particolarità: sono neri. “Sono gatti neri” sottolinea Carlo Pagliacci, autore ed editore “perché vogliamo aiutare a rompere il pregiudizio che purtroppo ancora in troppi coltivano: la superstizione che il gatto nero porti male. I gatti sono animali speciali e chi li conosce lo sa. Occorre solo avere il coraggio di accoglierli, e di accogliere il loro modus vivendi. È una vera e propria filosofia quella felina, che privilegia la libertà, il riposo, il mangiare, il gioco e l’amore… Un po’ quello che tutti vorremmo.”

Saranno tre le storie di cui si parlerà, presenti gli autori Carlo Pagliacci e Carla Chiaramoni, per una presentazione che in realtà anticipa di un giorno la giornata mondiale del gatto che cade il 17 febbraio. “Per chi ama i gatti, ogni giorno è buono per celebrarli” prosegue Pagliacci “soprattutto alla luce del fatto che per tante persone che li apprezzano ve ne sono altre che arrivano ad odiarli al punto di ucciderli: basti pensare agli avvelenamenti di cui ogni tanto le cronache, anche cittadine, ci narrano. Noi, nelle nostre storie, vogliamo restituire l’immagine di un animale con cui si può vivere bene, e da cui c’è da imparare, nel reciproco rispetto dei ruoli: non si deve infatti arrivare ad essere schiavi dei gatti ma altresì, se si decide di tenerli, vi è la responsabilità di tenerli bene. E questo vale per qualsiasi animale.”

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