dalla Regione Marche

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venerdì 27 maggio 2022  18:02

Incontro con il ministro del Turismo Garavaglia a San Ginesio per il premio UNWTO ” Best tourism village”

L’aveva promesso in occasione della BIT di Milano di visitare San Ginesio – unico comune italiano vincitore del premio “Best Tourism Villages” conferito dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) – il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia ed oggi ha mantenuto la promessa. Un incontro nella mattinata presso l’Auditorium Sant’Agostino per onorare questo bellissimo borgo del maceratese che si distingue da sempre per iniziative innovative e originali sia in campo culturale che ambientale. All’incontro erano presenti, oltre al sindaco Giuliano Ciabocco , il vicepresidente della Fondazione Merloni, Gian Mario Spacca e naturalmente il presidente della Regione, Francesco Acquaroli che ha voluto sottolineare l’importanza della presenza del Ministro, già diverse volte in visita nelle Marche. “ Il ministro Garavaglia – ha detto Acquaroli – sta lavorando molto per esaltare il nostro patrimonio storico –culturale e paesaggistico e sta interpretando un ruolo strategico per imprimere al Turismo quella propulsione necessaria perché sia davvero una delle prime voci economiche del nostro Paese. Il premio meritatissimo a San Ginesio è un po’ a tutte le Marche e rappresenta un orgoglio, uno stimolo a fare sempre meglio ma anche una responsabilità a proseguire convintamente nella strada che abbiamo tracciato per la valorizzazione dei borghi e delle aree interne, oltre che per la ricostruzione dei centri colpiti dal sisma e scongiurare lo spopolamento. Ricostruzione che non significa solo riparazione di edifici ma anche garanzia di servizi e promozione della bellezza che esprimono. Perché le Marche hanno tutte le potenzialità per attrarre flussi turistici in una dimensione anche sovraeuropea e anche per questo dobbiamo fare in modo di  trattenere i giovani nel loro territorio. Non possiamo prescindere dalla forza e dalle buone energie dei nostri territori ma occorre fare uno sforzo in più di cooperazione tra soggetti, allontanando i soliti campanilismi per fare davvero sistema attraverso il dialogo, la partecipazione e il confronto continuo e vincere le sfide sicuramente complesse che ci attendono. “

“Il riconoscimento a San Ginesio ci onora e ci fa piacere – ha esordito il ministro Garavaglia – perchè rappresenta uno dei borghi italiani che quando li visiti te ne innamori e ci ritorni.  Ma non basta essere il Paese più bello del mondo e dare per scontato che i turisti arrivino. Bisogna lavorare per acquisire quella capacità di saper “vendere” la bellezza che ci caratterizza. Abbiamo rilevato che l’ENIT negli anni scorsi aveva un budget di spesa per questa finalità inferiore della metà rispetto alle corrispondenti Agenzie di Francia, Spagna e Grecia e quindi abbiamo raddoppiato i fondi. Per puntare sul digitale, sulla riqualificazione delle strutture recettive e già abbiamo avuto i primi risultati come indice di competitività , passando dal 12° al 10° posto, insomma siamo ritornati nella top ten. Perché vogliamo arrivare ad un Turismo che dal 13% del Pil nazionale diventi il 20%. E’ un obiettivo a cui tendiamo e facciamo conto proprio sulla capacità delle Regioni come le Marche che – anche secondo uno studio dell’Università Cattolica – forti del mix di offerte che possiedono, hanno messo in atto campagne promozionali coerenti e molto efficaci, sapendosi riposizionare. Il parametro di riferimento è il tasso di riempimento degli alberghi e vediamo già un buonissimo inizio di stagione, stanno tornando gli americani e molti altri stranieri.  Dobbiamo poi smettere di considerare le realtà minori – solo perché meno conosciute – come realtà da assistere e  sostenere ma considerarle invece vere e proprie risorse. Insomma – ha concluso –  dobbiamo seminare tutti insieme la voglia e il desiderio di visitare l’Italia. “

Sulla necessità di collaborazione tra soggetti pubblici e privati si è soffermato anche Gian Mario Spacca spiegando la filosofia del progetto della Fondazione Merloni, Save the APPS, sulla valorizzazione degli Appennini e delle aree interne, nato proprio a seguito del sisma del 2016. Spacca ha illustrato ben nove progettualità che sono state realizzate proprio a San Ginesio , considerato come un laboratorio di sperimentazione. “ Sono progetti – ha spiegato – che si ispirano alla cultura digitale applicata in vari campi, cultura e agricoltura per esempio, alla condivisione e alla solidarietà. Tra questi l’Home Sharing sulla messa a disposizione per fini turistici delle seconde case, a Portali di e-commerce per le attività commerciali colpite dal sisma, alle app sugli itinerari dello spirito verso le Abbazie dell’Appennino, fino  all’Health Point, progetto di medicina realizzato proprio a San Ginesio. “ Su quest’ultimo punto Spacca ha invitato il presidente Acquaroli, al quale ha anche  augurato di realizzare pienamente il suo programma di governo, a sviluppare la telemedicina come frontiera avanzata nell’ottica della lotta allo spopolamento delle zone interne. “ Accolgo molto positivamente l’invito dell’ ex presidente Spacca – ha risposto Acquaroli  – e stiamo ricostruendo anche una sanità di prossimità privilegiando anche la telemedicina per sopperire ad alcune carenze di servizi proprio nei luoghi più periferici.”

Il sindaco Ciabocco ha illustrato i molti progetti avviati dal Comune e la strategia messa in atto all’indomani del sisma che correva su due binari paralleli: la ricostruzione da un lato con la sua tempistica, lunga e tortuosa,  e la vivificazione nonostante tutto del borgo attraverso Festival, progetti di recupero di contenitori culturali, mostre, tutti riuniti sotto l’unico slogan “San Ginesio Rinasce”.

Al termine dell’incontro , un’ulteriore dimostrazione della capacità propositiva di San Ginesio  con l’inaugurazione, alla presenza del ministro, della mostra  “Ritorno alla bellezza. HOC OPUS +” che ospiterà le opere pittoriche della Pieve Collegiata, resa inagibile dal sisma del 2016. L’evento rappresenta un secondo step del percorso espositivo “HOC OPUS – Ritorno alla Bellezza”  inaugurato nel luglio 2020 e curato dall’arch. Matteo Sampaolesi.

venerdì 27 maggio 2022  18:11

Il presidente Acquaroli incontra a Loreto il Maestro Riccardo Muti

Il presidente Acquaroli incontra a Loreto il Maestro Riccardo Muti

 

Il presidente Francesco Acquaroli ha incontrato nel primo pomeriggio di oggi il Maestro Riccardo Muti, a Loreto per un primo sopralluogo per l’organizzazione del concerto-evento che si terrà il prossimo 14 luglio probabilmente nella piazza del Santuario e che fa parte della serie di concerti “ Le vie dell’amicizia”. Concerti  che il grande direttore d’orchestra ha promosso e organizzato da più di vent’anni in diverse città del mondo con lo scopo di unire i popoli nel nome della fratellanza che la Musica sa costruire . L’idea dell’evento nasce “ da una felice coincidenza “ – come ha raccontato l’Arcivescovo di Loreto Dal Cin- da un incontro casuale con la moglie del Maestro Muti qualche mese fa e sul suo desiderio di organizzare un concerto in un luogo così sacro ed emblematico come il Santuario Mariano.

“ Abbiamo iniziato i concerti “ Vie dell’Amicizia” a Sarajevo, una città devastata dalla guerra con lo scopo di tendere la mano verso i popoli che hanno bisogno di essere amati e non isolati – ha detto Muti – ma questo concerto sarà diverso, ha un significato profondo:  sarà da un luogo di pace e armonia, un luogo sacro che è veicolo di spiritualità e di un messaggio di accoglienza verso tutti.”

Il presidente Acquaroli ha ringraziato il maestro Muti per l’onore che tributa a Loreto e alle Marche con la volontà di organizzare questo concerto. “ Il messaggio che si lancerà da questo evento sarà verso il mondo e potrà proiettare un significato di pace anche attraverso la bellezza della musica ma anche del luogo. Siamo sciuri che anche attraverso questo concerto,  Loreto, insieme alle Marche, accresca la sua dimensione internazionale sempre più centrale, come luogo privilegiato dello spirito e capitale dell’ospitalità.”

Ricostruzione pubblica, il focus su Piceno e Fermano
Castelli: «Con l’ordinanza prezzi si potrebbero sbloccare i cantieri, Usr fondamentale»
Ospedale di Amandola ok, intervento al Villino Verrucci di Force

Opere pubbliche e ordinanza sui prezzi, la ricostruzione riparte dopo l’impasse sui prezzi. La recente emanazione delle misure relative al nuovo prezzario del sisma, atte a contrastare l’aumento dei costi che stava rischiando di paralizzare cantieri e iter progettuali, stringe la lente anche sulla situazione relativa a cimiteri, chiese, municipi e tutto quanto ruota attorno alla sfera pubblica.

«La Regione si è molto battuta in Cabina di coordinamento affinché all’aumento dei prezzi si affiancasse un contestuale aumento del contributo parametrico per i cittadini terremotati, il tutto per evitare che fossero proprio loro a pagare l’effetto dei rincari –spiega l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli-. Molte opere lesionate dal terremoto del 2016, poi, si erano arenate con gare deserte a causa dei rincari del mercato. Oggi invece siamo in grado di sbloccare l’avvio di quei cantieri, sostenendo le imprese con ribassi di gara remunerativi e garantendo condizioni vantaggiose nella partecipazione alle gare».

Il punto della situazione nel Piceno e nel Fermano.

Cantieri aperti a Force, per il miglioramento sismico del Villino Verrucci(391.000 euro), e lavori in fase di ultimazione per il cimitero di Lapedona (209.900 euro). Lavori terminati a Massa Fermana, per la riparazione dei danni al Palazzo dell’Orologio (38.793 euro), e in fase di ultimazione quelli che permetteranno il ripristino dell’agibilità al Palazzo Municipale di Cupra Marittima (992.000 euro).

Al traguardo anche il completamento delle opere emergenziali e l’urbanizzazione dell’area commerciale di Montegallo (215.000 euro).

La nuova costruzione che ospiterà l’ospedale di Amandola (18.800.000 euro), infine, procede spedita essendo arrivata al 40% del lavoro totale.

In procinto di partire, poi, ci sono alcune interventi relativi ai cimiteri nel territorio di Arquata: Capodacqua (640.000 euro), Pescara del Tronto (660.000 euro), Vezzano (300.000 euro) per i quali è possibile fin da ora l’indizione della gara dei lavori. Il cimitero di Pretare (700.000 euro), invece, dopo l’approvazione in Conferenza dei servizi si appresta all’ultima fase progettuale.

«Ad oggi Comuni e Province stanno portando avanti con grande determinazione la fase di appalto e, laddove in corso, gli stessi procedono speditamente –aggiunge Castelli-. Il tutto grazie anche alla fattiva collaborazione dimostrata nei diversi passaggi autorizzativi dai tecnici dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione, oltre a garantire la giusta liquidità alle imprese in corrispondenza di ogni Sal maturato. Nella fase più delicata di un’opera, quale la sua esecuzione, la Regione continua a supportare in prima linea i soggetti attuatori con il monitoraggio e la celerità degli atti e dei pagamenti».

Per i seguenti interventi sugli edifici di culto ricompresi nell’ordinanza 105/2020, è possibile procedere con l’espletamento della gara d’appalto e l’aggiudicazione dei lavori dato che sono già stati emessi i decreti di concessione del contributo. Diocesi di Ascoli Piceno: Chiesa di San Martino a Falciano di Acquasanta Terme (250.000 euro), Chiesa di San Vittore ad Ascoli (500.000 euro), Chiesa San Lorenzo ad Ascoli (310.000 euro) e, sempre nel capoluogo, la Chiesa di San Pietro (100.000 euro). Arcidiocesi di Fermo: Chiesa di Santa Maria della Meta di Amandola (200.000 euro), Chiesa di San Francesco di Monsampietro Morico (505.000 euro) e chiesa di San Pietro di Montefalcone Appennino (550.000 euro). Ordine degli Agostiniani scalzi: Chiesa della Misericordia di Fermo (597.807 euro).

Decreto di concessione del contributo, e stessa situazione, anche per queste opere pubbliche ubicate a Monsampolo del Tronto (Mura medievali, 269.400 euro), Roccafluvione (Ex scuola infanzia – attività socio culturali 350.000 euro), Monte Giberto (Torretta medievale 187.000 euro), Monte Rinaldo (Museo archeologico, 230.000 euro), Monte Vidon Corrado (Cimitero comunale, 300.000 euro), Montegranaro (Palazzo comunale, 2.357.400 euro), Santa Vittoria in Matenano (Palazzo municipale, 174.000 euro), Servigliano (Asilo nido e centro socio-educativo riabilitativo, 1.980.000 euro), Monteprandone (Palazzo comunale, biblioteca ed archivio storico, 1.700.000 euro), Roccafluvione (Cimitero Marsia, 290.000 euro), Monsampietro Morico (Palazzo storico misto pubblico-privato, 710.000 euro), Monte Vidon Corrado (Chiesa Madonna del Carmine, 72.000 euro) e Servigliano (Municipio, 600.000 euro).

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