Assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici e terminali

Assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici e terminali
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 5.977 interventi di cura e assistenza sanitaria a domicilio e 921 servizi di trasporto e accompagnamento di pazienti.
Il servizio è stato garantito sul territorio di riferimento della Fondazione, anche durante la fase più acuta della pandemia.

Ascoli Piceno, 10 febbraio 2023 – Si è conclusa la prima fase, sperimentale, della coprogettazione “Assistenza domiciliare ai malati oncologici e terminali”, realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno insieme all’Asur Marche ed a quattro organizzazioni di Terzo settore (Associazione IOM Ascoli Piceno, Associazione AIL, Cooperativa Gea, Associazione Bianco Airone) selezionate dalla Fondazione tramite un Avviso per la manifestazione di interesse pubblicato a giugno 2020.

Descrizione sintetica del progetto – Sulla base dei bisogni rilevati, sono stati definiti dai partner progettuali, in collaborazione con l’IRS (Istituto per la Ricerca Sociale di Milano), obiettivi ed azioni, finalizzati a dare continuità alle attività di assistenza domiciliare già in essere garantendo una risposta integrata ai bisogni dei pazienti oncologici e terminali tramite interventi a domicilio su tutto il territorio di competenza della Fondazione, introducendo elementi di innovazione. Per garantire l’unitarietà della presa in carico del paziente, ad esempio, è stata attivata la figura della Case manager, che ha coordinato l’intervento dei professionisti coinvolti favorendo il rapporto tra la famiglia, l’unità operativa domiciliare, l’Asur e i medici curanti. L’assistenza domiciliare viene erogata in forma gratuita portando a casa dei pazienti le cure necessarie per affrontare la malattia, in un contesto familiare accogliente e sicuro. In funzione delle necessità del paziente, l’intervento prevede l’assistenza clinica, la somministrazione di farmaci, l’esecuzione di prelievi e trasfusioni e altre tipologie di prestazioni. Dall’avvio delle attività progettuali sono stati realizzati complessivamente 5.977 interventi di cura e assistenza sanitaria a domicilio a favore di 248 pazienti. Distinguendo in base alla tipologia di prestazione erogata, sono state effettuate complessivamente: 2.566 prestazioni di operatori sociosanitari a domicilio, 811 assistenze psico-oncologiche (oltre a 717 ore di consulenza erogate in presenza presso i Day Hospital dell’U.O.C. Oncologia dei due Distretti sanitari e nel reparto di Ematologia), 525 visite mediche a domicilio, 2.566 prestazioni fisioterapiche a domicilio, 244 servizi da parte di volontari (tra servizi di cura e consegna di presidi sanitari).

Il progetto ha inoltre attivato prestazioni di assistenza amministrativa e servizi di accompagnamento e trasporto per pazienti oncologici. Dall’avvio delle attività progettuali, la rete ha erogato 240 assistenze amministrative e 921 servizi di accompagnamento e trasporto ad un totale di 272 utenti. Il servizio di trasporto non si è interrotto neanche durante la fase più acuta della pandemia, grazie alla dotazione di idonei dispositivi di sicurezza.

È stata infine realizzata una attività di formazione e sensibilizzazione sui temi dell’assistenza ai malati oncologici e terminali, in collaborazione con i servizi sanitari e sociosanitari. Oltre alla stampa e alla diffusione capillare di materiale informativo presso i presidi medici del territorio, ad ottobre 2022 sono stati organizzati due incontri formativi presso Bottega del Terzo settore, ai quali hanno partecipato oltre 20 oncologi, psicologi, medici di medicina generale e caregiver.

I risultati ottenuti dal progetto di assistenza domiciliare integrata – dichiara Mario Tassi, Presidente della Fondazione Carisap – dimostrano che il lavoro di squadra moltiplica il valore dei singoli. La Fondazione è intervenuta soprattutto per mettere ciascun partner nelle condizioni di rendere al meglio, con il fine ultimo di dare un sostegno concreto e qualitativamente alto alle persone e alle famiglie che, purtroppo, non stanno vivendo una situazione facile. Credo che l’aver assicurato in questi due anni di attività l’assistenza domiciliare anche nel momento di pandemia più acuto rappresenti una conferma della volontà, della tenacia, della attenzione alla fragilità che i volontari e gli operatori di Terzo settore ogni giorno mettono in campo in modo encomiabile”.

Il progetto realizzato rappresenta un esempio di collaborazione e di successo tra le istituzioni pubbliche, private e terzo settore” – dichiara il Commissario Straordinario dell’Ast di Ascoli Piceno, Vania Carignani.

Le sinergie sviluppate consentono di integrare e migliorare, i servizi sanitari e socio sanitari garantiti ai nostri cittadini. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso gli ottimi risultati, sinora raggiunti, con il servizio reso a tale categoria di pazienti fragili.”

Confronto tra obiettivi attesi e risultati prodotti. Periodo novembre 2020 – novembre 2022

INDICATORI

Obiettivo

Risultati al 30/11/2022

Percentuale raggiungimento

Numero pazienti assistiti (cure domiciliari)

160

248

155%

Numero assistenze amministrative attivate

100

240

240%

Numero beneficiari dei servizi di accompagnamento e trasporto

70

101

144%

Fonte: Elaborazione Fondazione Carisap su dati forniti dagli enti partner del progetto

Assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici e terminali nel territorio di riferimento della Fondazione.

Azioni progettuali, obiettivi e attività

LINEA DI AZIONE

OBIETTIVI SPECIFICI

ATTIVITA’

AZIONE 1

CONTINUITÀ E CONSOLIDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA

Dare continuità alle attività di assistenza domiciliare già in essere garantendo una risposta integrata ai bisogni dei pazienti oncologici e terminali tramite interventi a domicilio su tutto il territorio di competenza della Fondazione, introducendo elementi di innovazione e omogeneizzazione dei servizi

1.1 Assistenza domiciliare multidisciplinare per pazienti oncologici e terminali nei Distretti sanitari di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto (a cura di IOM)

IOM mette a disposizione due unità operative di assistenza, una per il Distretto sanitario di Ascoli Piceno (garantendo anche la copertura dell’area montana) e una per quello di San Benedetto del Tronto. Le unità operative sono composte da: 1 psico-oncologo, 1 medico fisiatra esperto in cure palliative, 2 operatrici sociosanitarie, 2 fisioterapisti. Vengono messi a disposizione altri volontari per attività di aiuto e cura del paziente e sostegno al nucleo familiare. Le unità sono gestite da 1 coordinatore del caso e da 1 persona addetta alla segreteria organizzativa (si veda AZIONE 2).

1.2 Assistenza domiciliare specialistica per pazienti emopatici (a cura di AIL)

AIL mette a disposizione tre unità operative di assistenza, una per il territorio di Ascoli Piceno (garantendo anche la copertura dell’area montana), una per San Benedetto del Tronto e una per la Vallata del Tronto. Le unità sono composte da 1 ematologo e da 1 fisioterapista e sono supportate dal coordinatore del caso messo a disposizione da IOM e da 1 persona addetta alla segreteria organizzativa (si veda AZIONE 2). Vengono messi a disposizione altri volontari per attività di aiuto e cura del paziente e sostegno al nucleo familiare.

1.3 Assistenza amministrativa per le pratiche burocratiche ai pazienti oncologici dei Distretti sanitari di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto (a cura di Bianco Airone)

Bianco Airone mette a disposizione 2 volontari per l’assistenza amministrativa, disponibili 10 ore alla settimana nel Distretto sanitario di San Benedetto del Tronto e 5 ore alla settimana in via sperimentale in quello di Ascoli Piceno.

1.4 Servizio di accompagnamento e trasporto per pazienti oncologici dei Distretti sanitari di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto (a cura di Bianco Airone)

Bianco Airone mette a disposizione 2 automezzi e almeno 5 volontari per il trasporto di pazienti che necessitano di accompagnamento per esami e terapie o spostamenti di altra natura, avendo cura di garantire il servizio anche nell’area montana.

AZIONE 2

INTRODUZIONE DELLA FIGURA DEL “COORDINATORE

DEL CASO”

Garantire l’unitarietà della presa in carico del paziente attraverso una figura che coordini l’intervento dei vari professionisti e favorisca il rapporto tra la famiglia, l’unità operativa domiciliare, l’ADI e i medici curanti

2.1 Selezione di un “coordinatore del caso” (a cura di IOM)

La figura, un’infermiera in pensione, è impiegata a tempo parziale (10 ore alla settimana) per due anni. La coordinatrice si relaziona, oltre che con le unità di assistenza di AIL e IOM, anche con i volontari di Bianco Airone dedicati all’assistenza amministrativa e ai servizi di trasporto e con eventuali altre organizzazioni di Terzo settore in contatto con le famiglie prese in carico. Ha il compito di coordinare gli interventi delle unità operative, il rapporto tra le organizzazioni e con i servizi sociosanitari (Asur, ADI, medici ospedalieri, medici di medicina generale, Ambiti sociali territoriali).

2.2 Attività di segreteria amministrativa a supporto del “coordinatore del caso”

Il “coordinatore del caso” è supportato da due segretarie amministrative, una per la casistica di IOM e una per la casistica di AIL.

2.3 Individuazione, con i referenti Asur competenti per l’ADI, delle modalità di interazione fra il “coordinatore del caso” e l’Unità valutativa multidisciplinare per l’inserimento degli interventi all’interno del PAI (si veda AZIONE 3).

2.4 Definizione, da parte del “coordinatore del caso”, delle procedure di presa in carico dei pazienti e delle loro famiglie

AZIONE 3

MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E SUPERVISIONE PER L’EFFICACE INTEGRAZIONE DEGLI INTERVENTI CON L’ADI ALL’INTERNO DEI PIANI DI ASSISTENZA INDIVIDUALIZZATI (PAI)

  • Consolidare la collaborazione con l’ADI
  • Costruire un modello condiviso di intervento tra i servizi sociosanitari e le associazioni coinvolte nell’assistenza domiciliare
  • Favorire la conoscenza reciproca e l’adozione di strumenti e procedure condivisi (coordinatore del caso, cartella clinica digitalizzata, conoscenza delle attività svolte da ciascuna organizzazione)
3.1 Definizione, in raccordo con i referenti Asur, di un sistema di monitoraggio e valutazione dell’effettiva integrazione delle attività di assistenza domiciliare erogate dalle associazioni di Terzo settore, in coerenza con l’Azione 5 per la sperimentazione di un sistema informativo integrato e con le attività di monitoraggio e valutazione del progetto nel suo complesso.

3.2 Incontri periodici tra i referenti della Cabina di regia del progetto e i referenti Asur finalizzati all’implementazione del monitoraggio e della valutazione in itinere degli interventi di assistenza domiciliare integrati fra ADI e gli enti del partenariato.

3.3 Valutazione degli esiti di progetto.

3.4 Coprogettazione e realizzazione con l’Asur di un percorso formativo e/o di supervisione rivolto agli operatori dell’Asur, delle associazioni partner e di eventuali altri servizi coinvolti, che consenta di individuare strategie di risoluzione delle criticità e diffondere le buone prassi emerse dal primo anno di operatività del progetto.

AZIONE 4

FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLA CITTADINANZA

  • Sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dei malati e delle loro famiglie
  • Promuovere il sistema di offerta a malati oncologici e terminali
  • Fornire a caregiver, operatori e specialisti competenze specifiche in un’ottica bio psicosociale

4.1. Analisi dei fabbisogni formativi e informativi dei malati oncologici e terminali e dei familiari, in raccordo con i referenti Asur

4.2 Coprogettazione con l’Asur di incontri di formazione e sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, a partire dai bisogni rilevati.

AZIONE 5

SPERIMENTAZIONE DELL’AMPLIAMENTO DEL SISTEMA INFORMATIVO

CURE PRIMARIE” ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

  • Favorire il raccordo tra gli operatori e gli specialisti che si interfacciano con il paziente e la famiglia
  • Favorire il monitoraggio della situazione clinica del paziente in tempo reale presso il suo domicilio
  • Semplificare la registrazione dei dati relativi agli interventi realizzati

5.1 Organizzazione di un incontro con il responsabile tecnico informatico dell’Asur per la presentazione agli enti del partenariato del sistema informativo “Cure primarie”

5.2 Organizzazione di incontri con il responsabile tecnico informatico dell’Asur per la condivisione delle esigenze informative, organizzative e tecniche di ciascun partner (in particolare AIL e IOM) e individuare le specifiche tecniche dell’implementazione necessaria

5.3 Sottoscrizione di un protocollo di intesa con l’Asur per l’utilizzo del sistema informativo integrato

5.4 Formazione rivolta agli operatori per l’utilizzo del sistema informativo integrato

5.5 Monitoraggio trimestrale e valutazione finale (a un anno dall’avvio della sperimentazione) per l’attuazione di interventi correttivi

5.6 Implementazione del sistema informativo integrato

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