DISoccupazione

DISoccupazione

REPORT FABI OCCUPAZIONE 13/04/2024

SOFFRONO LE REGIONI DEL SUD: DISOCCUPAZIONE AL 14,3%, AL NORD È AL 4,7% – Senza lavoro: 10% di possibilità per le ragazze in Trentino Alto Adige, 50% in Calabria

Non solo in banca. Il Sud risulta penalizzato anche per il mercato del lavoro: se il tasso di occupazione media in Italia è salito del 62,1% nell’ultimo trimestre 2023, in crescita rispetto al 60,7% del 2022, permangono forti differenze territoriali.

Al Nord, secondo gli ultimi dati Istat, il tasso di occupazione si attesta, a fine 2023, al 69,9% (dal 69% del 2022), con picchi del 70,7% nel Nord Est, dove la provincia autonoma di Bolzano che raggiunge il 74%, la Valle d’Aosta al 71,8% e l’Emilia Romagna al 71,4%. Nel Centro Italia il tasso di occupazione registrato è stato del 66,1%, con la Toscana al 69,3% (in crescita dal 68,6% del 2022) e il Lazio al 63,5% (62,1% nel 2022).

Al Sud il livello di occupazione si ferma al 49,1% con l’eccezione dell’Abruzzo che spicca col 62,2%, mentre la Campania risulta fanalino di coda a livello nazionale col 45,3% (seppur in crescita rispetto al 43,4% del 2022), seguito dalla Sicilia al 45,9% (43,2% nel 2022) e dalla Calabria al 47,6% (43,7% nel 2022). Specularmente, se si analizza il tasso di disoccupazione medio annuo a livello regionale, emergono le stesse sperequazioni, fortemente accentuate per alcune segmenti della popolazione all’interno degli stessi territori.

Se, in particolare, si considera il tasso di disoccupazione nella fascia più giovane e si distingue per genere, emerge, a esempio, che una ragazza tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro in Trentino Alto Adige ha una possibilità su dieci (9,8%) di rimanere disoccupata, mentre una sua coetanea in Calabria ha più di una possibilità su due (51,6%).

Il tasso di disoccupazione medio in Italia si è attestato al 7,8% medio annuo nel 2023, al Nord si ferma al 4,7%, raggiungendo minimi del 4,1% in Valle d’Aosta e Lombardia nel Nord ovest e addirittura del 2,9% in Trentino Alto Adige e del 4,3% in Veneto. In Piemonte e Liguria il tasso più alto, al 6,3%.

Al Centro Italia la disoccupazione media ha registrato nel 2023 un tasso del 6,3%, coi minimi di Marche e Toscana (rispettivamente al 5,3% e 5,4%) e il massimo nel Lazio al 7,3%.

Nel Mezzogiorno si è registrato, invece, un tasso di disoccupazione medio del 14,3%, col minimo del 7,7% della Basilicata e il massimo della Campania, pari al 17,8%, seguita da Calabria e Sicilia rispettivamente al 16,2% e 16,1%. Nelle regioni meridionali diventa ancora più accentuato anche il gender gap occupazionale: se a livello nazionale il tasso di disoccupazione medio maschile, nel 2023, scende al 7% rispetto a quello complessivo, quello femminile raggiunge l’8,9%

Inoltre, nel Nord il tasso di disoccupazione femminile è stato del 5,6% medio, con punti minimi del 3,5% in Trentino Alto Adige e massimi del 7,7% in Liguria e in Piemonte, al Centro Italia del 7,6% (minimo nelle Marche al

6,2% e massimo nel Lazio all’8,8%), mentre nel Sud ha raggiunto il 16,7% con la “virtuosa” Basilicata al 9,9% e la Campania che, invece, raggiunge il 21,2%, valore più alto a livello nazionale.

Lo stesso vale per le fasce più giovani di età, che risultano penalizzate sul mercato del lavoro nazionale nel complesso, ma che nel Meridione fanno ancora più fatica a trovare lavoro. Il tasso di disoccupazione tra le forza lavoro che hanno dai 15 ai 24 anni si attesta al 22,7%: al Nord si ferma al 15,9% coi minimi in Trentino Alto Adige al 9%e in Friuli Venezia Giulia al 14,1% e i massimi al 20,3% in Liguria e Piemonte.

Nelle regioni centrali il tasso registrato è stato del 19,5%, spaziando al minimo delle Marche al 17,7% e i massimi del Lazio al 21,4%.

Nel Sud Italia il tasso di disoccupazione tra i più giovani nel 2023 è arrivato al 36,7% in media, col minimo in Abruzzo al 20,6% e i massimi in Calabria, al 44,4% e in Sicilia al 42%.

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