DOPO 12 ANNI FIRMATO UN NUOVO PROTOCOLLO TRA INAIL E PATRONATI

DOPO 12 ANNI FIRMATO UN NUOVO PROTOCOLLO TRA INAIL E PATRONATI

“L’intesa è un’occasione importante per la tutela della persona che si ammala o si fa male a causa del lavoro”. Afferma Guido Bianchini Presidente del Comitato Provinciale Inail di Ascoli Piceno.

Per i firmatari il protocollo, nazionale, sottoscritto il 6 marzo 2024, ha l’obiettivo comune di dare risposte adeguate e tempestive agli assicurati e garantire l’uniformità della tutela e dell’azione amministrativa su tutto il territorio nazionale.

Certo 12 anni sono tanti dall’ultimo accordo e non si poteva attendere oltre poiché nel corso di questi anni ci sono stati tanti cambiamenti tecnologici, organizzativi e procedurali. Andava pertanto aggiornato per dare la giusta tutela agli infortunati e ai tecnopatici, cioè a quei lavoratori e lavoratrici che si ammalano sul lavoro.

In particolare, si legge nel protocollo d’intesa, l’Inail si impegna: a rendere disponibili ai Patronati, con tempestività, con la posta elettronica e integrando l’attuale sezione del portale dell’Istituto dedicato, gli atti di indirizzo emanati (circolari, istruzioni operative, linee guida, criteri medico legali e note interpretative) rilevanti per l’attività di tutela degli assicurati, specie con riferimento alle modifiche normative intervenute; ad indicare preventivamente, per un’efficace e tempestiva istruttoria degli infortuni e delle malattie professionali denunciate, le informazioni necessarie (documenti, certificazioni, accertamenti, ecc.) da allegare a corredo delle singole istanze ed in relazione alla specificità di ciascuna; a collaborare, per le malattie non tabellate, (circolare Inail numero 35 del 16 luglio 1992), fermo restando l’onere della prova a carico del lavoratore, alla ricerca degli elementi utili alla ricostruzione del nesso causale, mettendo a disposizione informazioni già in suo possesso o acquisendo d’ufficio indagini che risultano altrove effettuate.

I firmatari hanno assunto precisi impegni ovvero:

L’Inail si impegna nel garantire adeguata diffusione, alle sue strutture territoriali, di eventuali informazioni o istruzioni operative, emanate e rese disponibili dai Patronati, ritenute d’interesse per l’operatività delle proprie sedi; a prevedere, compatibilmente con le esigenze delle rispettive sedi territoriali, un canale preferenziale agli operatori di Patronato, modalità d’accesso, un indirizzo mail dedicato e un’agenda d’appuntamenti telematici con l’indicazione dei casi da trattare.

I Patronati (21 firmatari) s’impegnano a presentare le domande di prestazioni in modo completo, corredate di mandato di assistenza, con la modulistica predisposta dall’Istituto, allegando tutti i documenti e le certificazioni mediche previste, nonché tutta la documentazione necessaria per il riconoscimento della prestazione richiesta.

Si è altresì concordato che le nuove tecnologie digitali, opportunamente utilizzate in relazione alla specificità della tutela degli infortunati e tecnopatici, è un’opportunità per migliorare la qualità dei servizi all’utenza. Un aspetto qualificante dell’intesa, sottolinea Guido Bianchini, riguarda le malattie professionali e le collegiali poiché gli aggiornamenti si potranno fare con la tecnologia in video.

L’innovazione informatica, insieme al cassetto digitale, dove i Patronati avranno accesso per visionare la documentazione amministrativa e medica, aiuterà il disbrigo delle pratiche e la loro qualificazione, snellendo l’iter del percorso dei riconoscimenti e delle malattie professionali.

Inoltre, aspetto qualificante, ogni volta che l’Istituto respingerà un riconoscimento di un infortunio o di una malattia professionale il rigetto sarà motivato, indicando i motivi evitando così risposte elusive.

Circa il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone disabili da lavoro, il protocollo prevede che i Patronati sono impegnati ad informare il lavoratore interessato che, a causa delle menomazioni derivanti dall’evento lesivo, di origine lavorativa accertato dall’Inail, e in una condizione di svantaggio nella prosecuzione dell’attività lavorativa, che l’Inail finanzia progetti personalizzati di reinserimento per l’azienda per favorire la conservazione del posto di lavoro e facilitare il reinserimento della persona.

Con questi finanziamenti l’Istituto sostiene i costi degli interventi finalizzati all’abbattimento/superamento delle barriere architettoniche nel luogo di lavoro, all’adeguamento e adattamento delle postazioni di lavoro, alla formazione, compresa quella necessaria all’adibizione ad altra mansione.

Infine il Patronato informa il lavoratore interessato che l’Inail, per favorire l’inserimento anche in una nuova occupazione, finanzia progetti personalizzati di reinserimento a favore del datore di lavoro che manifesta la disponibilità all’assunzione dell’infortunato o tecnopatico stesso.

Previsti tavoli di confronto a livello territoriale e in sede di Cocopro.

Bianchiniconclude ricordando come “l’intesa ha posto al centro delle attività dei firmatari, il lavoratore e il suo diritto alla cura e alla salute”.

All. protocollo

Testo integrale del protocollo d’intesa tra Inail e Patronati

 

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