Parole e (s)barre: l’alfabeto dell’anima. Gli studenti con il rapper Kento per parlare di carceri minorili

Parole e (s)barre: l’alfabeto dell’anima. Gli studenti con il rapper Kento per parlare di carceri minorili
San Benedetto del Tronto – Si è svolto nella mattinata di venerdì 12 aprile l’incontro “Parole e (s)barre:l’alfabeto dell’anima”, tra gli studenti di diverse classi delle scuole secondarie di secondo grado e il rapper KENTO.

L’appuntamento all’auditorium comunale “Giovanni Tebaldini”, inserito nel progetto “Benessere emotivo e relazionale nelle scuole” promosso dall’Amministrazione comunale, ha visto dunque la partecipazione del cantante, noto per l’opera che presta in diversi istituti penali per minori del Paese e per la battaglia che porta avanti per aiutare i giovani reclusi a trovare la propria strada verso la riabilitazione.
Il convegno, occasione per affrontare la realtà delle carceri minorili e riflettere sulla funzione riabilitativa che devono svolgere nei confronti delle persone che ospitano, è stato aperto dal Garante comunale per l’infanzia e l’adolescenza Donatella Forlini e dall’assessore alle Politiche Giovanili Andrea Sanguigni.
All’incontro è intervenuta anche l’avvocato Francesca Viccei, presidente della Camera Minorile di Ascoli Piceno, che ha illustrato nel dettaglio la realtà dei carceri minorili, portando alcuni esempi della vita all’interno degli istituti correzionali.
Gli studenti hanno potuto interagire direttamente con KENTO e con i rappresentanti delle istituzioni presenti, intervenendo con proprie riflessioni e domande che hanno dato luogo a un animato dibattito e a un momento di condivisione su temi di ampia portata sociale, come la riabilitazione agli occhi della società, il riscatto personale e la realizzazione di se stessi.

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