Partito oggi il nuovo progetto di Musicoterapia dell’ospedale pediatrico che vedrà due professionisti lavorare al fianco del personale medico in diversi reparti. Effetti benefici per pazienti e famiglie, ma anche per l’intero ambiente ospedaliero.
Ancona – Partito dal 1 febbraio 2016, il nuovo progetto di Musicoterapia promosso dalla Fondazione Ospedale Salesi Onlus, che vedrà l’inserimento di due musicoterapeuti professionisti nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale, Neuropsichiatria, Pediatria e Cardiochirurgia Pediatrica degli Ospedali Riuniti di Ancona. «In verità – spiega la Dott.ssa Annarita Settimi Duca, Direttore Operativo della Fondazione Salesi – ognuno di questi reparti avrà il suo progetto ad hoc, così da poter monitorare e testare meglio l’efficacia di questa co-terapia che, come abbiamo avuto modo di verificare già in passato, porta con sé diverse ricadute positive sia per i pazienti e le loro famiglie, che per lo stesso personale medico».
Quello veicolato dalla musicoterapia è un approccio alla persona basato interamente sulla musica, il suono e le interazioni corporee con gli strumenti musicali, attraverso cui il terapeuta riesce a creare uno stretto rapporto con il paziente, così da stimolare quest’ultimo da un punto di vista emotivo-cognitivo e favorire la comunicazione anche con altri soggetti, come il personale sanitario. Oggi può contare applicazioni in diversi campi, tra cui appunto quello delle terapie mediche, dove si è dimostrato capace di ridurre lo stress da ricovero sanitario e migliorare l’intero ambiente ospedaliero. Uno strumento importantissimo, dunque, specie quando si ha a che fare con pazienti delicati come lo sono i bambini.
I due professionisti che lavoreranno al fianco del personale medico e paramedico dell’ospedale sono stati individuati, con apposito bando scaduto a novembre scorso, da una commissione composta da il Direttore Operativo della Fondazione, il Responsabile della Gestione Direzione Medica del Presidio Ospedaliero Salesi, un esperto in musicoterapia, una psicologa della Fondazione e i coordinatori dei reparti.