28 APRILE: GIORNATA MONDIALE SICUREZZA SUL LAVORO. IN ITALIA È SEMPRE ALLARME!

28 APRILE: GIORNATA MONDIALE SICUREZZA SUL LAVORO. IN ITALIA È SEMPRE ALLARME!

Il 28 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). L’obiettivo della giornata è quello di promuovere la salvaguardia della sicurezza e della salute sul lavoro a livello globale, ponendo l’accento sulla necessità di creare una nuova cultura della cultura della sicurezza al fine di ridurre o pervenire gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali che provocano, mediamente, oltre 6.000 morti al giorno nel pianeta.

Nel 2024, le azioni in Europa riguardano gli effetti del cambiamento climatico sulla sicurezza e la salute sul lavoro. L’EU-OSHA si impegna a svolgere ricerche sulle conseguenze del cambiamento climatico e delle politiche di adattamento sulla SSL dei lavoratori offrendo orientamenti per la gestione dei rischi professionali.

In tutto il mondo tante sono le iniziative e gli avvenimenti per ricordare l’importanza della data e gli obiettivi.

Purtroppo le statistiche dell’INAIL confermano che nel nostro Paese le vittime mortali sul lavoro sono oltre mille da diversi anni.

Le tragedie sono quotidiane spesso aggravate dai cosiddetti incidenti plurimi come la strage di Brandizzo, quella di Firenze e da ultima i 6 morti di Suviana.

Ormai non ci sono più parole per commentare queste tragedie.

I dati dell’Inail li conosciamo tutti, nel 2023 gli infortuni denunciati sono stati 585.356, in calo rispetto ai 697.773 del 2022 (-16,1%), in aumento rispetto ai 555.236 del 2021 (+5,4%) e ai 554.340 del 2020 (+5,6%), e in diminuzione rispetto ai 641.638 del 2019 (-8,8%); quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno casa/lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 4,7%, da 89.967 a 94.191. I mortali sono stati 1.041.

Per un confronto più corretto e puntuale si dovrà fare riferimento alla Relazione annuale dell’Istituto a luglio 2025.

Attenzione i dati ricordati sono quelli ufficiali dell’Istituto e non tengono conto di soggetti infortunati per i quali non sussiste l’obbligo assicurativo nonché quelli dell’economia sommersa”.

Nelle Marche nel mese di Gennaio 2024 dove ci sono state 1.128 denunce (+2,4% sullo stesso mese dell’anno precedente); particolare valore assumono gli infortuni in itinere con un incremento del 14,8 % (da 128 a 147).

Si vuole ricordare in una Giornata solenne come il 28 aprile che le norme nel nostro Paese ci sono e sono sufficienti vanno solo applicate e accompagnate da un’ampia e diffusa formazione dei lavoratori e, anche, dei datori di lavoro.

Si rammenta infine che la salute e la sicurezza sul lavoro non è un costo bensì un investimento.

Come altresì le ispezioni e le sanzioni siano un importante deterrente anche se il personale dedicato, adeguato e preparato, debba svolgere un ruolo proattivo nella applicazione delle norme.

Occorre liberarci da lacci e lacciuoli realizzando una prevenzione e continua affinché possiamo eliminare queste tragedie poiché dietro ai numeri scarni ci sono persone, vite, e famiglie.

DI GUIDO BIANCHINI MEMBRO NAZIONALE UIL, COMITATI INAIL, NONCHÉ PAST PRESIDENT DEL COCOPRO ASCOLI PICENO.

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