Taglio del nastro con David Linx, jazzista di riferimento del panorama contemporaneo per una tre giorni di eventi, concerti e masterclass
FERMO – Al via la seconda edizione del Pergolesi Jazz Festival: una delle manifestazioni più significative del settore che per tre giorni calamiterà l’attenzione per musicisti e amanti del jazz. Dal 2, 3 e 4 maggio 2024 nell’auditorium I. Billè del Conservatorio si susseguiranno seminari e concerti di quella che può essere considerata una full immersion organizzata dal dipartimento jazz del Conservatorio Pergolesi di Fermo.
“Da ideatore della manifestazione, insieme alla preziosissima collaborazione dei docenti del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali che coordino – ha detto il M^ Mauro De Federicis – sono molto soddisfatto di come anche quest’anno siamo riusciti a chiudere il cerchio, e non è per nulla scontato quando si ha a che fare con nomi importanti come David Linx, Bruno Tommaso e non solo”.
Il Festival inizierà giovedì 2 maggio alle 9.00 nell’auditorium del Conservatorio con il seminario di David Linx, cantante belga, considerato tra i più importanti della scena jazz contemporanea: questa prima parte sarà dedicata soprattutto ai cantanti anche se l’ingresso è aperto tutti.
Il 3 maggio, sempre alle ore 9.00, ci sarà la seconda parte del seminario di Linx: alcuni studenti di jazz saranno impegnati nell’esecuzione di brani proposti dal Maestro, ascolteranno e faranno tesoro dei preziosi consigli del cantante belga. In coda al seminario probabilmente ci sarà l’esibizione degli studenti con l’auditorium aperto al pubblico, e precisamente intorno alle 16.30 circa.
Alle 18.30 il PJE, ovvero il Pergolesi Jazz Ensemble, gruppo formato da studenti di jazz del Conservatorio Pergolesi di Fermo, punta di diamante di questo Istituto sarà impegnato in un concerto che si terrà presso il Museo archeologico di Fermo, in collaborazione con Fermo in Acquerello, il progetto che prevede momenti di formazione, di condivisione, spazi di esposizione e la diffusione dell’amore per l’arte.
Sabato 4 maggio alle ore 9.00 partirà il seminario di Bruno Tommaso: è previsto lo studio con il Maestro di brani scritti e arrangiati dallo stesso per “small ensemble” e big band con gli studenti del Conservatorio impegnati in prima linea. Anche in questo caso, in coda al seminario e a chiusura del Festival, e presumibilmente intorno alle 17.00 circa, ci sarà l’esecuzione dal vivo dei brani studiati durante la giornata.
I seminari saranno gratuiti per gli studenti del Conservatorio, di qualsiasi Dipartimento, e aperti ad esterni, come uditori, versando una piccola quota di 30 Euro per tutta la durata del Festival. Le eventuali esibizioni in coda ai seminari saranno invece gratuite per il pubblico esterno che vorrà partecipare.
Il Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali è sempre molto attivo sia in Conservatorio, da ricordare il seminario di Giacinto Cistola su Lenny Breau tenutosi a novembre 2023 e i 3 incontri con Stefano Zenni sulla musica afroamericana ad ottobre di quest’A.A., ma anche sul territorio, fermano e non solo.
“Un ulteriore ringraziamento va ai colleghi del Dipartimento degli strumenti a fiato per la loro disponibilità, il Presidente Dott. Igor Giostra, ma anche al Direttore Di Egidio che, “da ultimo arrivato”, ha da subito accolto con toni entusiastici questa seconda edizione del Festival – conclude il M^ De Federicis, coordinatore del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali”.
“Sperimentare, fare ricerca e apprendere dai grandi – ha detto il direttore Piero Di Egidio – è una opportunità preziosissima per i nostri studenti. Ringrazio il Maestro De Federicis per il grande lavoro svolto per associare il nostro Istituto ad uno degli appuntamenti di rilievo per gli addetti ai lavori e non solo, attraverso una programmazione così alta.”
“La partecipazione di tutti coloro che interverranno da studenti e da amanti della musica – ha detto il presidente Igor Giostra – testimonierà l’alto valore dell’offerta formativa e di approfondimento oltre la grande professionalità degli artisti coinvolti. Anche grazie a iniziative come queste, il Conservatorio Pergolesi si conferma polo di formazione, cultura e passione per la musica del Centro Italia e non solo”.