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dalla Regione Marche

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21 AGOSTO 2009 14:29
USCITA OVEST PORTO DI ANCONA, INCONTRO IN REGIONE. ROCCHI: “QUATTRO PRIORITA” CONDIVISE PER ACCELERARE L”ITER A ROMA”.

Regione Marche, Comune di Ancona e Ferrovie dello Stato condividono quattro priorita’, da sottoporre, a Roma, al Tavolo tecnico, per accelerare l’approvazione del progetto preliminare di Uscita a Ovest del Porto dorico: la variante allo svincolo nell’area portuale, senza costi aggiuntivi; la definizione delle volumetrie relative a parcheggi, centro manutenzione e immobili della Polizia stradale; l’eliminazione delle sovrapposizioni con le infrastrutture ferroviarie; la ricollocazione dei manufatti della Multiservizi in aree adiacenti. Le quattro proposte verranno presentate, entro settembre, al Tavolo tecnico, che la Regione ha chiesto al ministero delle Infrastrutture di convocare con la delibera approvata lo scorso 3 agosto. Le soluzioni individuate agevoleranno il superamento delle interferenze urbanistiche riscontrate nel progetto preliminare redatto dal Impregilo, prima dell’approvazione definitiva da parte del Cipe, prevista nel mese di ottobre, consentendo un’accelerazione nella realizzazione dell’opera. Le quattro priorita’ sono state individuate oggi, nel corso di una riunione convocata dall’assessore alle Infrastrutture, Lidio Rocchi, a seguito degli accordi intercorsi tra il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e il sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano. Alla riunione sono intervenuti l’assessore comunale Paolo Pasquini, l’ingegnere Luciano Frittelli (direzione compartimentale infrastrutture Rfi Ancona), tecnici di Multiservizi, funzionari regionali. Assenti i rappresentanti di Anas Roma, che hanno inviato un telegramma per chiedere un nuovo incontro, e dell’Autorita’ portuale, in contatto telefonico con l’assessore Rocchi. ‘L’incontro odierno ha fatto registrare un passo avanti nella direzione che la Regione auspica ‘ ha sottolineato Rocchi ‘ Presentare preventivamente le osservazioni raccolte sul territorio agevola la conclusione dell’iter amministrativo, sgombrando le incongruenze riscontrate a livello di conformita’ urbanistica. La Regione si fa garante del rispetto degli impegni assunti con il Comune di Ancona e si attivera’, come dimostra l’incontro odierno, per superare gli ostacoli che si frappongono all’approvazione del progetto. Intralci non formali, ma sostanziali rispetto alla validita’ e alla funzionalita’ del nuovo collegamento del porto con la grande viabilita’. Supereremo anche le perplessita’ dell’Anas che paventa tempi allungati, in quanto la procedura di valutazione, con le proposte ora individuate, puo’ concludersi prima della prossima riunione del Cipe prevista per la fine di ottobre’. L’assessore comunale Pasquini ha apprezzato la sollecitudine con cui Rocchi ha dato corso agli impegni assunti durante il recente incontro tra Regione e Comune, nonostante l’odierna assenza dell’Anas. ‘Finalmente quest’oggi ‘ ha puntualizzato Pasquini – sono state focalizzate le quattro questioni centrali sui cui il Ministero dovra’ chiedere chiarimenti ad Anas e Impregilo, le quali forniranno risposte precise e aggiornate. Dalla Regione ci attendiamo che scriva al piu’ presto al Ministero, dando indicazioni sui soggetti coinvolti, affinche’ quest’ultimo convochi il Tavolo tecnico a Roma’. (r.p.) . Renzo Pincini  


21 AGOSTO 2009 11:53
CINGHIALI, PETRINI FA IL PUNTO DEGLI INTERVENTI REGIONALI.

Sempre piu’ spesso, sulla stampa, in questo periodo appaiono notizie relative ai danni all’agricoltura causati dalla fauna selvatica, soprattutto dai cinghiali. Il vicepresidente e assessore all’agricoltura, Paolo Petrini, fa quindi il punto degli interventi messi in pista dalla Regione per fronteggiare il fenomeno. ‘Per arginare e in prospettiva superare il problema dei danni causati da animali selvatici alle colture del territorio, la Regione Marche e’ intervenuta in tre modi: sul fronte finanziario, su quello normativo e modificando il calendario venatorio. Per quanto riguarda le risorse, esiste un fondo regionale per il risarcimento dei danni all’agricoltura causati dalla fauna selvatica, segnatamente dai cinghiali. Abbiamo incrementato questo fondo portandolo dai 180 mila euro dell’anno scorso ai 600 mila euro del 2009. Fondi gestiti dagli Ambiti territoriali di caccia, ai quali, in sede di assestamento di bilancio recentemente effettuato, sono stati attribuiti anche ulteriori 500 mila euro per il ripiano dei propri deficit, principalmente dovuti proprio ai risarcimenti in parola. Per quanto riguarda le modifiche al calendario venatorio, c’e’ la tendenza ad anticipare l’apertura della caccia al cinghiale. Quest’anno per esempio abbiamo deciso che si comincera’ il 18 ottobre per terminare il 17 gennaio 2010. Inoltre per la prima volta abbiamo previsto giornate aggiuntive per il prelievo del cinghiale con una ‘pre-apertura’ il 27 settembre, il 30 settembre e il 3 ottobre prossimi. A queste giornate se ne aggiungeranno altre tre dopo la chiusura ufficiale del 17 gennaio. Relativamente agli interventi normativi invece, come ulteriore azione diretta a risolvere il fenomeno, abbiamo recentemente modificato la legge regionale 7 del 1995 passando da un solo capo prelevabile per ogni cacciatore agli attuali cinque capi a testa. A fine 2008 inoltre abbiamo modificato la legge regionale citata per estendere le possibilita’ e le modalita’ di intervento delle Province, che sono gli enti delegati alle azioni di contenimento delle specie selvatiche in soprannumero dannose e con cui collaboriamo in sinergia. Sono le Province poi che regolamentano la caccia al cinghiale in forma collettiva, individuando le zone e assegnandole alle squadre di caccia. La collaborazione fattiva tra organizzazioni professionali agricole, strutture agricole provinciali, Province e Regione assieme agli interventi sopra citati, porteranno ad un sicuro ridimensionamento dei problemi causati dai cinghiali, che colpiscono produzioni e attivita’ agricole regionali, spesso anche d’eccellenza’.(f.b.) . Fabio Belfiori


20 AGOSTO 2009 11:36
BANDA LARGA IN AGRICOLTURA, ALTRI 4 MILIONI DAL PSR.

La Regione Marche destinera’ altri 4 milioni di euro per potenziare la banda larga nelle zone rurali. La somma si aggiungera’ ai 45,2 milioni gia’ previsti dal Piano telematico regionale (Ptl). I nuovi fondi provengono dalle risorse aggiuntive recentemente assegnate al Piano di sviluppo rurale (Psr) delle Marche. Beneficeranno dell’investimento 13 comuni dell’entroterra, che saranno individuati sulla base dell’attuale copertura e degli interventi gia’ finanziati col Ptl. ‘Sviluppare i servizi di connettivita’ veloce verso internet ‘ evidenzia l’assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini ‘ contribuisce a migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle popolazioni rurali, frenando lo spopolamento delle aree interne. Le imprese agricole potranno usufruire di risorse tecnologiche avanzate che favoriranno la crescita economica e la competitivita’ aziendale’. Nelle Marche l’11 per cento della popolazione (circa 154 mila abitanti) non e’ servita da accessi alla rete fissa di banda larga (digital divide). I territori piu’ interni e marginali risultano particolarmente coinvolti da questo problema. ‘Il Piano telematico regionale ‘ ricorda Petrini – ha definito le strategie di sviluppo della banda larga nelle Marche, ponendosi due obiettivi principali: servire, entro il 2010, il 100 per cento della popolazione marchigiana con il servizio di accesso a 4-7 Mb/s ed entro il 2012 con il servizio minimo di accesso a 20 Mb/s. Gli investimenti messi in campo dalla Regione provengono da fonti finanziarie comunitarie (FESR-FAS), nazionali e regionali. A queste si vanno ad aggiungere ora le risorse del Programma di sviluppo rurale’. Il Consiglio europeo, lo scorso 20 marzo, ha rilanciato il tema della diffusione rurale della banda larga, nell’ambito delle azioni previste dal Piano europeo di ripresa economica (European Recovery Plan), approvato dallo stesso Consiglio nel dicembre 2008. Il Piano stimola la crescita delle economie degli Stati membri, a fronte della crisi economica e finanziaria in atto. ‘Con gli investimenti programmati dalla Regione, lo sviluppo della banda larga in agricoltura ‘ conclude Petrini ‘ diventa, anche nelle Marche, una delle nuove sfide della politica di sviluppo rurale’.. Renzo Pincini  




21 Agosto 2009 alle 23:36 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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