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dalla Regione Marche

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08 OTTOBRE 2009 13:23
INTERVENTO DI AMAGLIANI SUL PIANO INDUSTRIALE API E I TAGLI AL PERSONALE.

Solo pochi giorni fa, la Raffineria API di Falconara Marittima ha comunicato ai suoi dipendenti ed all’intera comunita` marchigiana, l’imminente presentazione di un piano industriale che sostanzialmente prevede il taglio di 140 unita` lavorative di cui oltre 100 nel settore operativo, quindi presso gli impianti. Oltre alla mai scontata solidarieta` per le giuste rivendicazioni dei lavoratori, ritengo sia assolutamente doveroso che si faccia chiarezza sulle reali intenzioni dell’Azienda, alle ripercussioni che ne deriverebbero, sia in termini di mantenimento dei livelli occupazionali, sia in tema di sicurezza e sostenibilita` ambientale interna ed esterna all’Azienda che potrebbero essere ancora piu` a rischio con la riduzione di personale. Ho cercato nel tempo, come Amministratore pubblico ai vari livelli istituzionali, di affrontare le tematiche legate alla difficile convivenza tra la Raffineria e la citta` di Falconara. Un impegno caratterizzato da riconoscimenti, ma anche da tante incomprensioni che mi hanno insegnato a ritenere ormai inevitabile il metodo del confronto tra le parti, rifuggendo luoghi comuni, condanne senza appelli, il dileggio. Le dichiarazioni di Cogliati, Amministratore Delegato dell’Azienda, peraltro incontrato personalmente assieme al Presidente Spacca, hanno senza dubbio fatto giustizia in merito alla netta separazione tra la questione legata all’autorizzazione delle due Centrali ed il piano di riconversione industriale che porta con se i 140 esuberi di personale. Ritengo pero` che molti margini di ambiguita` rimangano ancora, pertanto e` auspicabile fare chiarezza al piu` presto, magari attorno ad un tavolo dove esplicitare le intenzioni e le posizioni di tutti i soggetti che a vario titolo hanno avuto od abbiano responsabilita` e competenze in merito alla vicenda API. Cio` per evitare scorrette interpretazioni che generino equivoci o si prestino ad essere travisate o strumentalizzate per finalita` che niente hanno a che vedere con la salvaguardia dei posti di lavoro e tanto meno con la sicurezza e la sostenibilita` ambientale. Con massima collaborazione e volonta` di chiarezza, quindi, assicuro sin d’ora la mia totale disponibilita` al confronto pubblico proposto da Massimo Marcelli Flori, con l’Amministratore Delegato Cogliati e il Sindaco di Falconara, Brandoni nella convinzione che il metodo piu` giusto per restituire dignita` alla politica, sia la ricerca del confronto e la partecipazione dei cittadini alle scelte.


08 OTTOBRE 2009 13:17
Intesa tra Regione e Comuni di Loreto e Osimo per la sanita` dell’area metropolitana di Ancona Sud.

‘Un’intesa che valorizza i presidi Ospedalieri di Loreto e Osimo, e tutto il sistema sanitario a Sud Ancona. Attraverso l’integrazione ospedaliera, viene migliorata la qualita` delle prestazioni e ribadita la centralita` di Loreto e di Osimo all’interno della sanita` marchigiana’. E` il commento del presidente della Regione Gian Mario Spacca, che questa mattina ha firmato un’intesa con il sindaco di Loreto Moreno Pieroni e l’assessore del Comune di Osimo Gilberta Giacchetta (in rappresentanza del sindaco Stefano Simoncini). Il protocollo punta a riorganizzare le funzioni ospedaliere dell’area sud di Ancona, mettendo in rete i presidi delle due citta` con quelli del capoluogo: l’Azienda ospedaliera ‘Ospedali Riuniti’ e l’Inrca. ‘L’area metropolitana di Ancona costituisce un tassello rilevante all’interno della riorganizzazione sanitaria regionale, proprio per la sua contiguita` col capoluogo e per la dotazione ospedaliera esistente – commenta Spacca – L’intesa sperimenta percorsi clinici che valorizzano le specifiche vocazioni dei presidi di Loreto e Osimo. Con questo atto la Regione ribadisce il proprio impegno a investire su Loreto e Osimo, nell’ottica di una generale ottimizzazione delle reti cliniche a favore dei cittadini’. L’accordo si concretizza attraverso la programmazione dell’attivita` ospedaliera, che rappresenta la ‘mission di sistema’, rivolta ad allineare le funzioni dei due presidi del distretto sud della Zona Territoriale n 7 di Ancona con quelle delle due strutture Hub del capoluogo dorico e cioe` l’Azienda Ospedaliera Universitaria ‘Ospedali Riuniti’ e l’INRCA. La realizzazione delle reti cliniche costituisce uno dei punti centrali del percorso di sviluppo indicato dal Piano sanitario regionale 2007-2009, in particolare per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera. Il sistema ospedaliero regionale e` fortemente caratterizzato dalla presenza di presidi di piccole dimensioni, la cui operativita` – se coordinata alle esigenze di un contesto territoriale piu` ampio rispetto a quello storico di riferimento – riesce a trovare opportunita` di sviluppo altrimenti impossibili. ‘Oggi ha commentato il sindaco Pieroni ‘ abbiamo la dimostrazione che quando la politica vuole dare risposte concrete e` in grado di farlo. Con questo accordo il territorio a sud di Ancona ha il giusto riconoscimento. Il messaggio fondamentale e` che la Regione vuole valorizzare i servizi della Vallata del Musone e come amministrazione comunale continueremo a vigilare affinche` si prosegua in questa direzione’. Della stessa opinione l’assessore Giacchetta:’Innanzitutto ‘ ha detto ‘ il merito dell’accordo va ascritto alla precedente amministrazione Latini che ha condotto le trattative. Ritengo che questo protocollo sia una garanzia per la salute di tutti i cittadini che vivono nell’area a sud di Ancona’. Relativamente al Presidio di Loreto, il protocollo prevede un incremento dell’attivita` chirurgica programmata, a prevalente indirizzo diurno, indirizzando le emergenze e le patologie complesse verso le sedi ospedaliere piu` idonee (Osimo o Ancona), come disposto dal Piano sanitario. La focalizzazione dell’attivita` chirurgica in tale ambito consentira` il recupero di una significativa potenzialita` produttiva che potra` alleggerire parte dei volumi di attivita` chirurgica attualmente in lista all’Azienda Ospedali Riuniti. Loreto mantiene l’attuale configurazione del Punto di primo intervento e potenzia l’attivita` di medicina generale attraverso la realizzazione di una Casa per la salute che garantira` una migliore continuita` assistenziale. Relativamente al Presidio di Osimo, si prevede un accentramento, verso questa struttura, dei percorsi chirurgici di urgenza e di media complessita` (potendo contare sulla presenza di Anestesia e Pronto soccorso). In questa ottica il presidio di Osimo attivera` le necessarie misure organizzative per accogliere i volumi di attivita` di chirurgia ortopedica maggiore (protesi) e traumatologia minore, nonche` di quelli di urgenza di chirurgia generale di competenza. L’attivazione di accordi operativi con l’Inrca per facilitare la nascita della nuova sede ospedaliera unica dell’area sud di Ancona consentira` nell’immediato di incrementare le collaborazioni specialistiche nel campo dell’Urologia e Pneumologia, specialita` presenti in entrambe i presidi.


08 OTTOBRE 2009 13:12
IL PRESIDENTE SPACCA HA RICEVUTO IN VISITA IL NUOVO PROCURATORE DELLA CORTE DEI CONTI, MAURIZIO MIRABELLA.

Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha ricevuto questa mattina la visita del nuovo Procuratore Regionale della Corte dei Conti delle Marche, Maurizio Mirabella. Un incontro svolto in un clima disteso e sereno, nel corso del quale il presidente Spacca ha espresso al Procuratore, recentemente insediatosi, compiacimento per il prestigioso incarico che gli e` stato conferito e l’augurio di un lavoro proficuo alla guida di un cosi` importante organo di controllo dello Stato a garanzia e tutela della comunita`. Mirabella, Docente di Diritto dell’Amministrazione Pubblica nell’Universita` della Valle d’Aosta e autore di numerosissimi testi in materia giurico amministrativa, proviene dalla Valle d’Aosta dove e` stato procuratore regionale della Corte dei Conti.


08 OTTOBRE 2009 12:47
APPROVATA LA LEGGE SUI RIFIUTI Amagliani: “Sviluppare la prevenzione, la raccolta differenzianta spinta e il riciclo, i principi fondanti”.

Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio e` stata approvata la legge sui rifiuti. Un’approvazione che, per la complessita` del tema, e` stata preceduta da una lunga fase di consultazioni e valutazioni condotte in sede di IV Commissione. La nuova legge regionale, rispetto alla normativa vigente approvata nel 1999, introduce alcune novita` sulla traccia delle disposizioni nazionali e comunitarie nel frattempo emanate. In primo luogo la dimensione dell’Ambito, in cui si deve garantire la gestione unitaria dei rifiuti urbani che e` rappresentato dal territorio provinciale, consentira`, tramite l’accorpamento degli attuali bacini sub-provinciali, di operare in una economia di scala piu` vantaggiosa e funzionale. Una novita` correlata al fatto che nell’Autorita` d’Ambito, organo di governo del territorio in materia, sono presenti, in forma unitaria, sia i comuni che la provincia e questo puo` rappresentare una ulteriore forma di integrazione tra gli enti locali interessati. In particolare la nuova legge ha introdotto di regolamentare, con garanzie per i titolari, il trasferimento degli impianti al gestore, condizione stabilita dalla norma nazionale. Quindi gli attuali titolari, comuni o consorzi, saranno tutelati nel delicato passaggio che il legislatore nazionale ha dettato genericamente. Altra questione molto dibattuta, e` la realizzazione di impianti in territori che confinano tra due province. Dopo varie ipotesi, si e` giunti ad una soluzione ampiamente condivisa secondo la quale la regione assume la competenza in materia di Valutazione di Impatto Ambientale e di Autorizzazione dell’impianto e le decisioni saranno assunte di concerto con le province interessate. E’ una legge che ‘riprende i principi fondanti della precedente: ‘ afferma l’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani ‘ sviluppare la prevenzione, la raccolta differenziata spinta e il riciclo al fine di ridurre lo smaltimento. Introduce ulteriori meccanismi e strumenti per meglio conseguire questi obiettivi. Con questa legge quindi non ci saranno piu` paraventi dietro i quali nascondere le inefficienze, chi ha voluto operare per raggiungere traguardi virtuosi lo ha gia` fatto e presto, alla rassegna Comuni ricicloni delle Marche, premieremo i migliori, per gli altri il tempo e` scaduto e ogni ulteriore ritardo sara` pagato con le sanzioni tributarie attualmente vigenti’. Contemporaneamente alla legge, e` stata approvata una variazione al Piano Regionale di gestione dei rifiuti che subordina la scelta di impianti per lo smaltimento (inceneritori) al raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata fissati dalle disposizioni nazionali (45% al 2008 e 65% al 2012). Non si tratta di una scelta ideologica o di rifiuto di quella tipologia di impianti, commenta l’assessore: ‘Al contrario, e` una scelta ragionata e di buon senso: in molte parti del nostro territorio la raccolta differenziata ha dimostrato di poter arrivare a livelli fino a qualche tempo fa impensabili (60-70%) e quindi la parte residua da destinare a termodistruzione non corrisponde oggi a quella di una situazione a regime. Occorre arrivare a regime con le raccolte differenziate per conoscere la dimensione dell’eventuale impianto di cui sul territorio c’e` oggettiva necessita`. La nostra dimensione demografica, il sistema orografico e i relativi collegamenti, i costi di tali impianti e la congiuntura attuale ci obbligano a fare scelte ben ponderate per evitare di realizzare impianti la cui alimentazione, in futuro, ci obbligherebbe a importare rifiuti prodotti altrove’, conclude Amagliani.




8 Ottobre 2009 alle 16:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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