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Rocchetti, la donna e la mela

di | in: Cultura e Spettacoli

È stata inaugurata il 13 dicembre l’energica esposizione dell’artista cingolese. Fotogallery e video.



Grandissima e molto sentita la partecipazione di pubblico ed autorità all’inaugurazione della mostra di Nazareno RocchettiLa donna e la mela”, tenutasi domenica 13 dicembre nelle sale di palazzo Servanzi Confidati a San Severino Marche (MC).

 

Promossa dal Comune e dalla Provincia di Macerata, con testo critico di Armando Ginesi, la mostra ha portato commenti favorevoli ed apprezzamenti da tutte le parti presenti e non. Opere che hanno attirato il favore del pubblico grazie alla loro naturalezza, alla linea insita in ogni scultura ed in ogni quadro, permeate tutte di passione.


«È un colpo d’occhio bellissimo vedere le opere di Nazareno – ha affermato il sindaco di San Severino Marche Cesare Martini – , la donna e la mela rappresentano sensualità, passione.. la mela è il frutto del bene, salutisticamente parlando. Trasmettono serenità, tranquillità, piacevole benessere. Esse rappresentano qualche cosa di unico come unica è la genialità dell’artista che le ha realizzate».

Il sindaco non ha mancato di ricordare con un elogio l’ultima onorificenza che verrà consegnata al critico e console Armando Ginesi presso l’Aula del Consiglio Regionale da parte dell’Ambasciatore Russo in Italia Alexey Meshkov.


E proprio il critico Ginesi, durante la presentazione della mostra, ha raccontato la nascita de “La donna e la mela”, l’origine di questo accostamento nelle opere presentate da Rocchetti: «L’accostamento fra la donna e la mele nacque da un incarico che ebbi l’incarico di organizzare una raccolta di sculture per 15 piazze di città in provincia di Pesaro. Scelsi anche Rocchetti e lì venne in mente di fare l’accostamento fra la donna e la mela. La sua prima opera in assoluto su questo tema è quindi nella piazzetta di San Costanzo».

 

«Eva – continua Ginesi nel suo “Discorso quasi serio su la donna e la mela” – ci ha combinato un bel pasticcio con il peccato originale, di certo Adamo non è libero da responsabilità, fatosta che la mela ha assunto nel tempo un significato negativo, si pensi anche al racconto omerico in cui una mela fa scatenare la guerra di Troia, o la strega Grimilde. Fino ad arrivare alla rivalutazione della mela sul piano scientifico».


Presente all’inaugurazione e introdotto dal critico Ginesi anche il grande artista spagnolo Josè Guevara. Fra i due, Rocchetti e Guevara, scatta la scintilla, nel vero senso della parola, perché Guevara è famoso per aver inventato una tecnica pittorica che passa per il fuoco, ovvero che brucia il pigmento pittorico portando un effetto particolare e mai prevedibile, chiamata “oleo por combustiòn del pigmento”, che l’ha reso unico nella storia dell’arte. Rocchetti l’ha ripresa nelle sue opere pittoriche.


Dipoche parole, ma immense d’amicizia e partecipazione, l’artista Rocchetti che dedica la mostra al piccolo nipotino Giulio «L’espressione più vera della bellezza».


Una nota particolare va all’allestimento, opera di Renato Barchiesi, che è riuscito a riportare l’ambietntazione naturale delle opere nel palazzo Servanzi Confidati, inserendo le operee lignee in dei quadrangolari – che oltretutto seguivano anche la conformazione geometrico-artistica della pavimentazione di un palazzo storico di rilievo – di muschio fresco e foglie, riportando la stessa naturalezza colta nelle fotografie del catalogo. Eleganti, puliti e non invasivi invece gli stand in plexiglass trasparente per le opere pittoriche.


Al taglio del nastro erano presenti, fra gli altri, il sindaco Cesare Martini, gli assessori comunali Giampiero Pelagalli, Tito Livio Lucarelli ed Alessandra Aronne, il prefetto Vittorio Piscitelli, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche Francesco Giovanni Brugnaro, il presidente della Provincia Franco Capponi, gli ex presidenti Giulio Silenzi e Sauro Pigliapoco, il consigliere regionale Francesco Massi, il consigliere provinciale Pietro Cruciani, il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini, il critico d’arte Armando Ginesi, il comandante della Guardia di Finanza Vincenzo Giordano.

San Severino Marche è una cittadina a 50 chilometri a ovest del mare Adriatico e dista circa 50 chilometri dall’Appennino umbro-marchigiano. Grazie alle moltissime mostre che ha all’attivo, sta riuscendo nell’intento di avviare un turismo invernale culturale che porta molte persone a visitare questo paese, di certo anche grazie all’attenzione che il critico d’arte Sgarbi è riuscito a portare con diverse iniziative da lui organizzate, ma anche all’amministrazione che ha permesso di attuarle.


La mostra “La donna e la mela” di Nazareno Rocchetti, ricordiamo a Palazzo Servanzi-Confidati di San Severino Marche (MC), resterà aperta fino al 13 gennaio 2010 secondo il seguente orario: dal martedì al giovedì dalle 16,30 alle 19,30, dal venerdì alla domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. Lunedì chiuso.



ALBUM FOTOGRAFICO COMPLETO

http://www.flickr.com/photos/ufficiostampawhipart/sets/72157622998548894/show/



VIDEO YOUTUBE

http://www.youtube.com/watch?v=90cxTXZpTxM



PRESENTAZIONE COMPLETA

La presentazione è andata in diretta streaming, il video completo on-demand è visionabile su http://www.livestream.com/whipart  cliccando (sotto la TV) “Latest video”.



INTERVISTA A NAZARENO ROCCHETTI

http://lnx.whipart.it/artivisive/6617/intervista-nazareno-rocchetti.html




17 Dicembre 2009 alle 0:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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