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Ieri-Oggi: le notizie più belle

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22.01.2010 – Il professor Renato Brunetta potrebbe essere e con alta probabilità (unico indicatore alto, beninteso, nell’intera vicenda) il prossimo sindaco della città dove son nato e che non riesco a stancarmi d’amare. Venezia.

Mi piace Brunetta, specie quando si arrabbia, più diventa aggressivo più mi provoca ilarità e mi fa sentire anche paterno:  se gli fossi vicino in quei frangenti, sicuramente mi verrebbe voglia di abbassarmi per tirargli le orecchie ma, paternamente, mai mi permetterei di colpirlo sulla sommità del capo per non acuire una delle sue caratteristiche più evidenti.

Brunetta mi ricorda anche un caro collega di lavoro gravato da una forte obesità, appena mitigata dal suo metro e ottantotto: ingegnere, un giorno in ufficio fece scompisciare dal ridere tutti i presenti quando, mostrandoci una tabella delle corrispondenze peso-altezza del maschio europeo, ci disse con l’autoironia che lo contraddstingueva:

“Carissimi colleghi, finalmente ho capito il mio difetto! SONO BASSO!”.


Il capo dello Stato, notoriamente uomo di sinistra, ha esternato il proprio pensiero sulla vicenda Craxi evidenziando che mai si era vista una durezza di trattamento così inflessibile da parte della Giustizia su un uomo politico (che, come si sa, è antropologicamente diverso dal’uomo-uomo): finalmente un parlar chiaro! Trattamento, tutti hanno recepito, da non potersi ripetere assolutamente col nostro attuale sovrano che, da parte sua, intravvede nei giudici il parallelo col plotone d’esecuzione.

Il plotone d’esecuzione, per dire, viene comandato da un tenente, normalmente: non un sottotenente, primo gradino della categoria degli ufficiali; non un capitano, troppo elevato il grado per comandare un piccolo plotone. Un ufficiale tenente è il giusto, due stelle in mostrina.

Io sono ufficiale tenente, della riserva, ma, sempre per dire,  pronto a rientrare in servizio attivo, dovessero richiamarmi per eventi particolari.


L’ANM, perdio, s’è permessa di  puntualizzare la propria opinione sul ‘Processo breve’: una resa al crimine, ha affermato l’ANM.

Ma in che mani siamo? Ecco come la pensano i nostri magistrati! C’è da aver paura di questi giudici, anzi terrore.

Meno male che l’Italia può contare su un Guardasigilli come Alfano Angelino che, pur dicendo che a sentire i reappresentanti  dell’ANM gli cadono le braccia, non permetterà la delegittimazione di un innocente ad opera di una simile congregazione (vien da pensare alla P2).


A Treviso, stupenda città nella Marca della Serenissima, i genitori sono in rivolta per le lezioni di sesso propinate in una scuola media che sembra comprendano anche il sesso con gli animali. Un mio amico di là ha inteso sminuire e mi ha telefonato che tutto è derivato dal sessuologo-insegnante che, per rompere l’atmosfera d’imbarazzo che si era creata durante la lezione, ha raccontato in classe la barzelletta del piccolo Pierino-fiorentino che, vedendo per strada un cagnetto  montare una cagnetta, ha chiesto alla tata:

“ Tata, ma (c)he fanno, (c)odesti (c)agnetti?”

“ Scherzano, Pierino, scherzano!” gli ha risposto quella, tirandolo via mentre il piccolo diceva a mezza voce:

“ Sì,  ma intanto, scherza scherza, lui gliel’ha mess’al (c)ulo!”


Sembra assolutamente scongiurata anche la pur recondita probabilità che l’ex fidanzata del sindaco di Bologna, che lo assedia con dichiarazioni  pesanti, possa essere un trans.

Ciò e’ di estrema importanza perché nessuno potrà sospettare che, se il sindaco deciderà di ritirarsi in convento, ciò sia dovuto ad altra motivazione diversa da un’improvvisa vocazione religiosa.


Mentre l’Europa sembra far retromarcia sull’utilizzo dei ‘body scanner’ negli aeroporti, Maroni dice ‘noi andiamo avanti’.

Non è ancora puntualizzato il riferimento al ‘noi’ ma sicuramente comprende tutti i maschi leghisti che , come noto, ce l’hanno sempre duro (lungo è sottinteso): che figurone sullo schermo delle addette ai controlli!


Il dottor Sgarbi è stato nominato curatore del padiglione Italia alla Biennale d’Arte del 2011 della mia città natale: si è espresso dicendo che vi porterà Mantegna .

Nessuno dubita in merito, anzi ci si congratula comprendendo nelle congratulazioni  anche l’altra valorialità umana che termina per egna che il critico porterà con sé.


L’Italia è patria di un clan che,  sulla falsariga degli   ‘O Connors  scozzesi, è chiamato  ‘Ndrangheta. A differenza dello scozzese che quando vuol farsi riconoscere spolvera i gonnellini in vita, quello italiano li fa indossare all’altezza degli occhi e mentre lo scozzese si esterna suonando la cornamusa, l’italiano sembra preferire suoni più arcaici ed assordanti.

Il clan, come noto,  è una delle aggregazioni umane formatasi a seguire l’orda: la bellezza e unicità di quello italiano è che sembra aver mantenuti intatti nel tempo tutti gli aspetti culturali ed antropologici  che ne hanno permesso la formazione arcaica.

A differenza dei componenti dell’orda, è interessante sapere come quelli del clan sembrino conoscere anche un tipo di scrittura  individuata dagli studiosi con il nome di “pizzini”.

Ora, gli stessi studiosi tendono ad approfondire anche le casistiche fisico-antropologiche degli appartenenti al clan basandosi su fotografie scattate negli ultimo centovent’anni a moltissimi di loro, istantanee stranamente riprese  sempre di fronte e di profilo.


Per stanare evasori fiscali,  in Italia si è arrivati alla fotografia aerea raffrontata alla mappa catastale ufficiale: mi tremano le gambe pensando quanto possa essere aggiornata detta mappa…comunque,  sembra che ben due milioni di case “fantasma” rinvengano dalle istantanee in quota!

Tutto ciò, mentre la Guardia di Finanza sta approfondendo sui proprietari di Ferrari, cavalli, motoscafi, ecc.

Credo si sia in molti ad attendere l’epilogo corretto dei controlli . Chi si permettesse di dubitarne, sull’epilogo, batta un colpo! Non tutt’insieme, per non provocare terremoto.

A proposito di cavalli, vorrei informare la GDF che, fino a qualche tempo fa, ne era conosciuta la presenza in una tenuta di Arcore, almeno fino alla scomparsa dello stalliere che li accudiva.


Che Teatrino l’Italia, eh!? E che Marionette!

Nemmeno i reiterati fischi del circondario riescono minimamente a far cambiare il palcoscenico, i burattini e, tantomeno, Mangiafuoco.

Siamo ancora in presenza della  Commedia dell’Arte?

O della nostra Tragedia?


Franco De Anna




23 Gennaio 2010 alle 15:21 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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