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– Si cerca una sede tutta nuova per la Polizia Municipale

Il Comune avvia il “dialogo competitivo” con i privati e mette sul piatto un immobile di piazza Kolbe

 

Come reperire una sede nuova per la Polizia Municipale, oggi costretta in locali non più idonei nel vecchio municipio di piazza Battisti, senza esborso di denaro?


A questo problema l’Amministrazione comunale intende dare una risposta mettendo a disposizione un proprio immobile situato in piazza Kolbe, l’antica sede degli uffici della fornace Cerboni, e aprendo con i privati interessati un confronto basato su una “procedura di dialogo competitivo”: il relativo bando è stato pubblicato il 29 gennaio scorso sul sito internet comunale, all’albo pretorio e sulla Gazzetta ufficiale della Comunità Europea.


In sostanza l’Amministrazione si aspetta di ricevere proposte capaci di valorizzare l’immobile di proprietà comunale ottenendo in cambio dei locali adeguati per il nuovo comando della Polizia Municipale. Per questa valorizzazione il Comune offre ai privati potenzialmente interessati, oltre alla possibilità di sfruttare la volumetria esistente con il contributo eventuale del “piano casa” regionale e del piano di recupero comunale delle zone degradate di via Silvio Pellico, anche l’opportunità di ottenere il diritto di superficie in modo da sfruttare parte di Piazza Kolbe per realizzare parcheggi privati interrati.


Tra le condizioni poste dal bando, va evidenziato che la nuova sede della Polizia Municipale dovrà essere localizzata nella fascia a cavallo della Statale 16 tra il fosso delle Fornaci e l’Albula e le proposte non dovranno richiedere varianti sostanziali al PRG e pertanto non dovranno comportare progetti da sottoporre alla complessa fase di Valutazione Ambientale Strategica preliminare.


La prima fase della procedura scadrà il prossimo 10 marzo: a quel punto le eventuali proposte  saranno valutate dal Comune e,  se ritenute valide, i proponenti verranno invitati a predisporre un progetto. Nella seconda fase una commissione giudicatrice valuterà le proposte finali aventi valore di progetto e, sempre alle condizioni definite dal bando, nominerà la proposta vincitrice sulla base di precisi punteggi. Ovviamente il Comune si riserva la possibilità di non ritenere soddisfacente nessuna delle proposte pervenute e quindi di non procedere oltre.


Si tratta di una soluzione innovativa, che ha richiesto non poco impegno da parte degli uffici comunali che l’hanno strutturata: l’auspicio dell’Amministrazione è che dall’intesa tra pubblico e privato scaturisca una soluzione che, nello stesso tempo, risolva i problemi di una sede adeguata per la Polizia municipale e della riqualificazione di una zona nevralgica della città.


– I “premiati” per la “Festa dei funai” 2010

Tutto pronto per la 4ª edizione della ricorrenza di San Biagio, in programma mercoledì 3 febbraio alle ore 10 in Comune. Alle 17,30 messa in cattedrale



La storia di San Benedetto incontra le nuove generazioni. È stata pensata in questo modo, ovvero come un racconto e una dimostrazione pratica per gli alunni sambenedettesi, la “Festa dei funai”, ripristinata dall’Amministrazione comunale e in programma per mercoledì 3 febbraio all’auditorium comunale “Tebaldini” a partire dalle ore 10. I “funai” e le “retare” sono stati rintracciati grazie alle testimonianze raccolte in città e su segnalazione di coloro che hanno praticato questa professione, caratterizzante il paesaggio cittadino stesso fino a pochi decenni fa.


Pergamena e medaglia commemorative andranno quest’anno ai funai Pietro Attili, Domenico Capecci, Lino Capriotti, Francesco Cutella, Filippo Grossi, Benedetto Liberati, Giuseppe Rosetti, Antonio Sasso. E inoltre alle “retare” Maria Pia Fiscaletti e Vincenzina Sgariglia. Complessivamente, nelle precedenti tre edizioni della “Festa dei funai” erano già stati “premiati” circa cento persone tra funai e retare. Alla manifestazione sono state invitate naturalmente le autorità civili, militari, religiose e le associazioni cittadine, oltre alla cittadinanza tutta. La giornata del 3 febbraio si concluderà nel pomeriggio, alle 17,30, con una messa celebrata nella cattedrale della Madonna della Marina da parte del parroco don Armando Moriconi.


Il programma della giornata prevede il saluto del sindaco Gaspari alle ore 10, seguito da un intervento dello storico Gabriele Cavezzi, che proietterà anche alcune immagini concernenti il mondo dei funai e delle retare. L’intervento di Cavezzi sarà inoltre intervallato da letture. A seguire, gli alunni della 4ª B della scuola primaria “Bice Piacentini” (III° Circolo didattico diretto da Stefania Marini) canteranno due canzoni in dialetto sambenedettese: “Chèssa rete” e “Vòta tónne tónne”, composte per l’occasione dalla maestra Rita Spaletra, che fu molto applaudita già lo scorso anno con la canzone “Sinde”, cantata dai suoi alunni.


Dopo l’esibizione dei giovani studenti, la consegna di medaglie e attestati ai funai e alle retare. Alle 11,30, infine, per tutti i presenti, e in particolare gli studenti della scuola Piacentini e della scuola media Sacconi-Manzoni, verrà ricostruito il sentiero del funaio all’esterno del Comune, a cura di Domenico Nico e Giuliano Zazzetta. La “Festa dei funai” viene organizzata dal Comune di San Benedetto in collaborazione con il Circolo dei Sambenedettesi.

 

Riferimenti storici. Il nome “Biagio”, di origine latina, significa “balbuziente”. È vissuto nel IV secolo in Armenia. Vescovo di Sebaste, morì decapitato durante le persecuzioni dell’imperatore Licinio. Oltre che dei funai, è protettore di medici, scalpellini, pastori, agricoltori, cardatori di lana, suonatori di strumenti a fiato, materassai, laringoiatri. Le prime testimonianze del culto si attestano nel secolo VIII. Rappresentato in abiti vescovili, tra i suoi attributi il pettine per cardare con cui fu torturato e le candele che gli furono portate quando era in carcere. Talvolta è raffigurato con un maiale. San Biagio fu probabilmente decapitato nel 316.

– Viareggio, i sambenedettesi rendono omaggio alle vittime della sciagura ferroviaria

Deposta una corona in via Ponchielli, la strada devastata dall’incendio provocato dal deragliamento di un treno carico di gas


Un momento molto toccante, con tanti sambenedettesi e le autorità dei due Comuni in raccoglimento dinanzi alla corona appoggiata sulla recinzione che delimita l’area del disastro dove tante persone persero la vita in una assurda sciagura: in questo clima si è svolta domenica 31 gennaio a Viareggio la cerimonia di deposizione della corona d’alloro della città di San Benedetto in via Ponchielli, la strada terribilmente segnata dalla tragedia del giugno scorso, quando il deragliamento di un merci carico di GPL seminò morte e distruzione nella zona della stazione ferroviaria.


Con i tanti sambenedettesi giunti in Versilia per assistere alla prima sfilata dello storico carnevale (tra loro anche numerosi esponenti dell’associazione “Amici del carnevale” e i bimbi del III circolo didattico guidati dalla dirigente Stefania Marini che sono stati protagonisti anche della manifestazione), hanno partecipato alla cerimonia in rappresentanza del Comune il presidente del consiglio comunale Giulietta Capriotti e il consigliere Lorella Bovara. Li ha accolti il sindaco di Viareggio Luca Lunardini insieme al presidente del Consiglio comunale Paolo Spadaccini e al consigliere provinciale Andrea Palestini che, come denuncia il cognome, ha antichi legami con la città delle palme.


In risposta al messaggio di saluto del presidente Capriotti, che ha ricordato i profondi legami di amicizia tra le due municipalità, il sindaco Lunardini ha descritto l’attuale volto di Viareggio, città del carnevale per antonomasia che però, anche in questi momenti di festa, non può e non riesce a dimenticare quanto accaduto. Sullo sfondo della cerimonia, quasi una quinta di una rappresentazione tragica, ciò che resta delle abitazioni devastate dalle fiamme.


Subito dopo, la delegazione sambenedettese si è recata a visitare la vicina “Casetta dei ricordi” dove l’Amministrazione viareggina ha raccolto le centinaia di messaggi e di oggetti che i cittadini hanno lasciato dinanzi alle abitazioni devastate in memoria dei tanti che hanno perso la vita nella sciagura.

– Modifiche al traffico per Carnevale

Nel pomeriggio dei giorni 7, 14, 16 febbraio cambia la circolazione nella zona del porto



In coincidenza con le sfilate dei carri di Carnevale a San Benedetto, viene modificata la circolazione stradale nella zona del porto nel pomeriggio delle domeniche 7 e 14 febbraio e di martedì 16, dalle ore 13 al termine della manifestazione. È quanto disposto dalla Capitaneria di porto, con ordinanza firmata dal comandante Di Guardo.


In particolare, il traffico di via Pasqualini procederà in senso unico di marcia direzione sud-nord, lungo la banchina di Riva Madonna San Giovanni. Il controllo della viabilità sarà assicurato dalla Polizia Municipale. La sosta in ambito portuale sarà consentita solo ed esclusivamente ai veicoli muniti della prescritta autorizzazione rilasciata dalla Capitaneria per l’anno in corso, negli appositi stalli; a tale scopo, la Polizia municipale sistemerà alcuni segnali stradali con le indicazioni del caso (divieto di sosta ai non autorizzati dalla Capitaneria di Porto). Il limite di velocità sarà fissato in 30 km/h e il sorpasso sempre vietato.




3 Febbraio 2010 alle 14:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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