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– «Il “Giorno del ricordo” contro la logica della pulizia etnica»

La ricorrenza celebrata a San Benedetto con una lezione del prof. Valerio Marchetti


Come in tutta Italia, il “Giorno del ricordo” è stato celebrato anche al Comune di San Benedetto. Nella mattinata di mercoledì 10 febbraio si è infatti svolta una iniziativa all’auditorium “Tebaldini” incentrata sulla lezione tenuta dal prof. Valerio Marchetti, docente all’Università di Bologna, cui hanno assistito le autorità e alcune classi del Liceo Classico e dell’Istituto Alberghiero. In apertura di mattinata hanno portato il loro saluto il sindaco Gaspari e il presidente della Provincia di Ascoli Celani. Il prefetto Pasquale Minunni e il vescovo Gestori hanno inviato un messaggio di apprezzamento per l’approfondimento offerto agli studenti. Il “Giorno del ricordo” è stato infatti istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 “in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”. E per i suoi significati storici l’Amministrazione comunale celebra ogni anno questa ricorrenza invitando un docente specialista del tema.


«Durante ricorrenze come il “Giorno del ricordo” dobbiamo riflettere su ciò che le grandi tragedie ci hanno tolto, in termini di ricchezza sociale e culturale», ha affermato il sindaco Gaspari, «Quelle vicende dolorose e tristissime non possono essere valutate prendendo posizione come se dovessimo far parte di tifoserie. L’umiliazione e l’offesa della dignità delle persone non ha colore politico. La storia va approfondita senza prese di posizione aprioristiche. Autori come Singer, Roth o Tomizza, “scrittori di confine”, ci possono aiutare in questo percorso di conoscenza».


«La Provincia partecipa attivamente alla celebrazione di tutte le ricorrenze», ha affermato da parte sua Celani, «E la scuola rappresenta il luogo più indicato in assoluto per riflettere e approfondire questi temi. La memoria rappresenti un sottile filo conduttore attraverso le generazioni. Non dimentichiamo il caso del campo di Servigliano, che servì sia come campo di concentramento che come luogo per ospitare gli stessi esuli dalmati e istriani».


A seguire la lezione del prof. Marchetti: «Nelle leggi italiane istitutive del “Giorno della memoria” e del “Giorno del ricordo” è sparito ogni riferimento alle leggi razziali o al pessimo trattamento riservato agli esuli istriani e dalmati, ovvero la responsabilità italiana ai fenomeni commemorati», ha detto il docente. «All’estero quei fatti sono stati elaborati diversamente, come quando il cancelliere tedesco Willy Brandt andò ad inginocchiarsi nel ghetto di Varsavia. Gli esuli italiani furono 250 mila, forse di più. Tra quelli che vennero uccisi, pochissimi finirono nelle foibe, che sono state però assunte come simbolo dei fatti di quegli anni. Tra i fenomeni più dolorosi, che riguardarono anche miei familiari, si procedette allo spostamento su base etnica. Lo spaventoso principio era che non si poteva più convivere con chi è diverso da noi, e le pulizie sono arrivate da lì ai nostri giorni: nella ex Jugoslavia, e poi in altre vaste regioni del mondo».


«Il Novecento è stato il secolo dello “spostamento di persone”, come ha detto Karl Schlögel, il quale ha pure elencato le varie espressioni per esprimere questo concetto nelle varie lingue europee, o della “pulizia etnica”, come ha scritto recentemente lo storico americano Norman Naimark. È questo principio che dobbiamo rifiutare. Già prima della fine della seconda guerra mondiale, nel ’42, gli alleati erano d’accordo sullo spostamento di popolazioni in Europa su base etnica, per punizione verso i vinti, ma sulla base della loro stessa logica. Churchill e Stalin concordarono questo punto, per formare stati che non fossero multinazionali, multiculturali, multilinguistici, come avveniva fino alla prima guerra mondiale. Da lì a provare fastidio per l’accento stesso del diverso, il passo è breve, come avvenne nel nord Italia verso i meridionali emigrati negli anni ’50 e ’60».

– In Comune si firma per chiedere più servizi ferroviari

Il Comune aderisce alla campagna promossa da sindacati e associazioni di cittadini


 

Presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, al piano terra del municipio di viale De Gasperi, si raccolgono le firme per sottoscrivere la petizione promossa dal sindacato confederale e le associazioni degli utenti del trasporto ferroviario per chiedere al gruppo Ferrovie dello Stato e Governo di ripristinare le fermate dei treni a lunga percorrenza nelle Marche antecedenti al 13 dicembre (quando entrò in vigore l’orario invernale).


Con lo stesso documento si chiede l’apertura immediata di un tavolo di trattativa tra Regione, Ferrovie dello Stato e Governo “per ridefinire la presenza e le strategie complessive del gruppo in coerenza con le esigenze di sviluppo della nostra regione”.


“Aderiamo all’iniziativa – spiega l’assessore ai trasporti Settimio Capriotti – perché la pressione del territorio è l’unico strumento che abbiamo per far sentire al gruppo Ferrovie dello Stato tutta la nostra contrarietà alla politica che stanno attuando da anni, fatta di progressivi tagli e soppressioni di servizi a fronte di un continuo aumento di domanda di trasporto pubblico. Per noi del Piceno – è la conclusione di Capriotti – i frutti di questa politica sono ancora più amari, visto che i tagli che colpiscono la stazione ferroviaria di S. Benedetto hanno riflessi gravissimi sulla mobilità di tutto il Piceno e di una consistente porzione della contigua provincia di Teramo”.

– “M’illumino di meno”, visite all’impianto eolico fotovoltaico installato in Comune

Il Comune partecipa alla giornata sul risparmio energetico promossa per il 12 febbraio dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar” 


Come già annunciato, anche quest’anno il Comune di San Benedetto aderirà alla giornata nazionale del risparmio energetico dal titolo “M’illumino di meno” proposta dalla trasmissione di Rai Radiodue “Caterpillar” per venerdì 12 febbraio.


Quest’anno l’iniziativa fa un passo avanti rispetto allo spegnimento simbolico in nome del risparmio che aveva caratterizzato le precedenti edizioni. “M’illumino di meno” propone agli aderenti  un’accensione virtuosa all’insegna dello sviluppo delle energie rinnovabili. E infatti il Comune concretizzerà la sua adesione con due importanti iniziative.


A partire dalle 18 sarà acceso l‘impianto di illuminazione a LED di piazza Matteotti e sarà spenta l’illuminazione tradizionale.


Inoltre sarà attivato un impianto di produzione di energia eolica e fotovoltaica sulla sommità della sede comunale di viale De Gasperi. L’impianto sarà visitabile nella giornata di venerdì 12 febbraio 2010 dalle ore 10 alle ore 12 previa prenotazione all’Ufficio Relazioni con il pubblico (tel. 0735/794555).

– In Comune si firma per chiedere più servizi ferroviari

Il Comune aderisce alla campagna promossa da sindacati e associazioni di cittadini

 

 

Presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, al piano terra del municipio di viale De Gasperi, si raccolgono le firme per sottoscrivere la petizione promossa dal sindacato confederale e le associazioni degli utenti del trasporto ferroviario per chiedere al gruppo Ferrovie dello Stato e Governo di ripristinare le fermate dei treni a lunga percorrenza nelle Marche antecedenti al 13 dicembre (quando entrò in vigore l’orario invernale).

 

Con lo stesso documento si chiede l’apertura immediata di un tavolo di trattativa tra Regione, Ferrovie dello Stato e Governo “per ridefinire la presenza e le strategie complessive del gruppo in coerenza con le esigenze di sviluppo della nostra regione”.

 

“Aderiamo all’iniziativa – spiega l’assessore ai trasporti Settimio Capriotti – perché la pressione del territorio è l’unico strumento che abbiamo per far sentire al gruppo Ferrovie dello Stato tutta la nostra contrarietà alla politica che stanno attuando da anni, fatta di progressivi tagli e soppressioni di servizi a fronte di un continuo aumento di domanda di trasporto pubblico. Per noi del Piceno – è la conclusione di Capriotti – i frutti di questa politica sono ancora più amari, visto che i tagli che colpiscono la stazione ferroviaria di S. Benedetto hanno riflessi gravissimi sulla mobilità di tutto il Piceno e di una consistente porzione della contigua provincia di Teramo”.


Carnevale insieme 2010

Venerdì 12 Febbraio 2010 il Palacoriandoli ospiterà una festa tutta per i piccoli e le loro famiglie all’insegna dell’integrazione e della coesione sociale. Promotore dell’iniziativa è la coop. Sociale Filo d’Arianna, che grazie alla disponibilità ed alla sensibilità delle associazioni del Carnevale Sambenedettese, il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto e la collaborazione delle diverse associazioni di volontariato presenti sul territorio, ha organizzato una festa che coniuga divertimento, socialità e cultura.

 La festa avrà inizio alle ore 15 e si protrarrà fino alle 20 con ingresso gratuito.

Saranno presenti animatori, trucca bimbi, giocolieri e verrà presentato uno spettacolo realizzato dai ragazzi delle ludoteche. Evento centrale dell’iniziativa è lo spettacolo teatrale “Smascheramenti” a cura di F.Aceti e S. Torrieri sulla commedia dell’arte. L’evento è stato realizzato grazie al contributo di Imac Spa e Win al quadrato.


Le associazioni che parteciperanno all’evento sono:


-L’associazione “Petali Azzurri”  impegnata nel sostegno alle famiglie ed hai bambini affetti da patologie neuropsichiatriche

-L’associazione X Mano, costituita da genitori di bambini portatori di handicap adoperandosi al miglioramento della qualità della vita, alla tutela dei diritti civili e all’integrazione sociale delle persone disabili.

-L’associazione Antropos che opera nel campo della divulgazione culturale delle scienze psicologiche e si adopera nel volontariato in attività riabilitative per pazienti psichiatrici

-L’associazione “Psiche 2000” costituita da familiari con congiunti affetti da patologia psichiatrica dedita al volontariato e alla promozione di servizi in psichatria.

klikka il volantino volantino_carnevale_def

Il Consiglio dà il via libera al regolamento per le occupazioni di suolo pubblico

Approvato con ampia maggioranza il provvedimento che mette ordine nel settore – 10 febbraio 2010
 
 
Tranne la concessione a terzi del servizio di pubblica illuminazione, ritirato dall’assessore Sestri, sono stati tutti approvati i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di martedì 9 febbraio.


In apertura di lavori si è preso atto della costituzione del gruppo misto composto da Nazzareno Menzietti e Libero Cipolloni.


Si è poi passati alle interrogazioni di Lorenzetti: rispondendo su ripascimento e vasca di colmata, l’assessore Capriotti ha sottolineato come quest’ultima sia rimasta intatta dopo le mareggiate ed è stato alzato il margine fino a 3,80 metri sul livello del mare per evitare il rischio che la forza del mare provocasse la fuoriuscita del materiale contenuto. Inoltre si è provveduto ad avviare la procedura per l’inertizzazione del contenuto della vasca che porterà ad ottenere un piazzale portuale. Sulla base di una richiesta del Comune, ha detto ancora l’assessore, presto inizieranno i sondaggi per effettuare l’escavo del porto che si spera possa avvenire quest’anno anche se l’intervento avviene di norma ogni tre anni (l’ultimo è avvenuto nel 2008). Lorenzetti ha replicato affermando che finora non ci sono fatti concreti e che anche quest’anno, visto che ormai si è a febbraio, non ci saranno né dragaggio né ripascimento della spiaggia.


Sul mancato svolgimento di “Natale al borgo”, l’assessore Sorge ha manifestato piena disponibilità del Comune a sostenere coloro che vorranno riprendere l’iniziativa: Lorenzetti ha auspicato maggiore interesse per la manifestazione e un sostegno economico adeguato a quello offerto ad altre iniziative.


Sul regolamento per l’occupazione di spazi pubblici, dopo la relazione dell’assessore Mozzoni c’è stata una illustrazione delle caratteristiche essenziali del regolamento da parte di Evangelisti che ha seguito tutto l’iter del provvedimento. Si è quindi aperto un lungo e articolato dibattito, caratterizzato dalla volontà di tutti di apportare contributi costruttivi per arrivare ad un regolamento che contemperi le necessità degli operatori e il diritto dei cittadini a circolare sul suolo pubblico. Marinucci ha chiesto collaborazione ai commercianti affinché contribuiscano al decoro della città,  De Vecchis ha chiesto un impegno per verificare entro sei mesi le decisioni assunte, Gabrielli ha annunciato l’astensione del PDL in quanto il regolamento prevedrebbe spazi di discrezionalità per la Giunta. Primavera ha criticato il fatto che l’occupazione sia diventato un elemento oramai imprescindibile nell’attività d’azienda, in contraddizione con il fatto che si tratta di un’autorizzazione per sua natura temporanea.


Il Sindaco ha voluto elogiare il lavoro del Consiglio comunale che ha saputo dare una risposta rapida e certa alle esigenze degli operatori, ha negato che finora si siano “fatti figli e figliastri”, ha spiegato che fino ad oggi si è fatto riferimento a precedenti consolidati e ha dato atto ai funzionari di aver lavorato con responsabilità per sopperire al meglio ai tentennamenti manifestati dalle amministrazioni che si sono succedute. Raccogliendo le sollecitazioni di Lazzari e De Vecchis, il Sindaco ha assunto l’impegno di presentare al più presto un piano per definire colore e tipologia delle occupazioni e dei manufatti da utilizzare. 




10 Febbraio 2010 alle 20:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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