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dalla Regione Marche

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03 FEBBRAIO 2010 17:54
TERREMOTO HAITI, LE MARCHE INVIANO 50 TENDE.

La Regione Marche spedira` nei prossimi giorni cinquanta tende complete di attrezzature nelle zone terremotate di Haiti. Le strutture, capaci di ospitare fino a un massimo di trecento persone, sono gia` state trasferite all’aeroporto Malpensa di Milano, da dove verranno al piu` presto trasportate ad Haiti. La Regione Marche, cui e` stato affidato l’incarico di coordinare le predisposizioni logistiche e di istruire le popolazioni locali nel montaggio delle tende, invieranno nei prossimi giorni ad Haiti anche un contingente di cinque tecnici composto da un funzionario della Protezione civile regionale e da quattro volontari esperti in logistica e montaggio delle tendopoli. La Protezione civile regionale fa parte di un team che operera` nell’isola sotto il coordinamento del Dipartimento Nazionale della Protezione civile.


03 FEBBRAIO 2010 17:03
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI, PRIMA RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO MISTO. CONFRONTO SULAL CIRCOLARE MINISTERIALE CHE FISSA IL 30% DI STRANIERI NELLE CLASSI.

Lavorare tutti insieme per costruire una Scuola che sia luogo privilegiato di integrazione sociale. Questo il messaggio evidenziato nella riunione del gruppo di lavoro misto Regione ‘ assessorato all’Istruzione, Ufficio Scolastico regionale, Unione Province Italiane (UPI) e Associazione dei Comuni (ANCI) – tenutasi oggi presso l’assessorato regionale all’Istruzione, per un primo confronto interpretativo e interlocutorio sugli adempimenti che richiede la circolare del Ministero ‘Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana’. La situazione delle Marche, proprio per la spiccata caratteristica di essere ‘citta`-regione, fuori da dinamiche metropolitane, non e` emergenziale, anzi registra un forte indice di integrazione sociale, ma sussistono comunque realta` di scuole dove la concentrazione di alunni stranieri e` molto vicina al limite del 30% fissato dalla circolare ministeriale dell’8 gennaio. Nelle Marche,secondo una recente rilevazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, gli alunni stranieri al 31 ottobre 2009 sono complessivamente 25.597 su un totale di 214.540 studenti. Il massimo numero, 8.784 e` concentrato nella scuola primaria dove la percentuale media piu` alta, 14%, si registra in provincia di Macerata, con punte vicine al 30% in alcune scuole di Caldarola (23,6), Corridonia (25,2), Porto Recanati (29,5). Mentre Ancona si attesta sull’11.78% con realta` di alcune scuole del capoluogo con il 29,6%, Fabriano (25,8), Jesi (23,4); ad Ascoli Piceno ( dati comprensivi anche della provincia di Fermo) con una media del 10,38% ci sono scuole con il 23,4% di alunni stranieri (a Monte Urano) e a Pesaro con l’11,92 in una scuola di Piandimeleto si raggiunge il 25,8%. Concentrazioni analoghe le troviamo anche negli Istituti Professionali. Le percentuali si riferiscono complessivamente all’intera istituzione scolastica, e` quindi ovvio che il dato analitico delle singole classi puo` superare di molto il tetto stabilito del 30%. La finalita` del gruppo di lavoro era quello di iniziare un percorso di lavoro su linee d’azione comuni tra vari attori del territorio per progettare criteri e indirizzi rinnovati al fine di valorizzare quelle scuole che contano il maggior numero di alunni stranieri, attraverso una progettualita` omogenea e una ottimizzazione delle risorse che tutti gli enti pubblici mettono in campo, con l’intento di scongiurare marginalizzazioni che nuocerebbero a tutta la comunita`. L’obiettivo culturale e` dunque quello di rendere attraenti le scuole che contano il maggior numero di studenti stranieri anche ai ragazzi italiani, offrendo loro i valori e i saperi degli alunni stranieri, secondo una logica di scambio culturale non solo nel classico modello dei viaggi nei Paesi stranieri, ma nella stessa sede d’ Istituto, consentendo quindi un duplice scopo: consolidare le radici culturali di giovani nati in Italia da famiglie straniere, che sempre piu` rischiano di perdere identita` e arricchire i ragazzi italiani attraverso un’offerta formativa diversificata e nuova. In tal senso la Regione lavorera` in sinergia tra i due assessorati ‘ Istruzione e Servizi sociali ‘ con l’Ufficio Scolastico e gli enti locali per approfondire i margini di flessibilita` della circolare ministeriale, dare tempestive e utili indicazioni alle scuole, costruire linee di intervento che rispondano alle esigenze piu` rilevanti, creare una rete a supporto del territorio per essere operativi dal prossimo anno scolastico. (ad’e)

03 FEBBRAIO 2010 16:47
ENOTECA REGIONALE: LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA.

Il vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Marche precisa che l’enoteca regionale di Jesi e` al centro delle riflessioni dei vitivinicoltori, chiamati a sviluppare la promozione dei vini in maniera sempre piu` efficace. La Regione Marche attraverso il Programma di Sviluppo Rurale consegna loro questo compito strategico e un congruo finanziamento. Nella promozione, infatti, non vi sono solo le fiere, le iniziative di incoming, di wine tasting e altre manifestazioni o eventi diretti a procurare nuove quote di mercato, ma vi sono anche le enoteche regionali, con le loro funzioni e la loro presenza sul territorio. Secondo l’Assessore appare davvero esagerato questo appello quando cio` che sta accadendo, in termini di riflessione da parte degli operatori, e` relativo alla miglior location dell’enoteca e del suo funzionamento, che dovra` rispondere in maniera coerente delle strategie promozionali che i consorzi di tutela sapranno approntare.


03 FEBBRAIO 2010 15:27
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI: LA REGIONE CONTINUERA` A TUTELARE GLI AGRICOLTORI MARCHIGIANI.

La recente sentenza 183 del 19/01/2010 del Consiglio di Stato (sezione VI) ha accolto il ricorso di un agricoltore friulano che aveva chiesto di mettere in coltura del mais geneticamente modificato e disposto che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali concluda il relativo procedimento autorizzatorio. In attesa degli approfondimenti giuridici del caso, riguardo al fatto che non e` stato considerato l’interesse legittimo delle Regioni sulla questione e che non risultano essere stati individuati soggetti controinteressati (ossia con interessi potenzialmente contrari a quelli del ricorrente), e` utile ribadire che la Regione Marche e` una Regione Ogm-free (L.R. 5/2004), che controlla annualmente le sementi prima della semina e che ha vinto un ricorso alla Corte Costituzionale (sentenza n. 116/2006) per mantenere affermato il principio secondo il quale la coltivazione a fini produttivi riguarda il ‘nocciolo duro’ della materia agricoltura, che e` costituzionalmente di competenza delle Regioni. La Regione Marche nel giugno scorso ha ospitato a Urbino la settima Conferenza della rete europea delle Regioni Ogm-free (formata da 51 regioni europee) e partecipera` attivamente alla terza Conferenza ‘Etichettatura non-ogm, produzioni di qualita` e strategie agricole delle Regioni europee’, organizzata dalla Region Bretagne, oggi e domani a Bruxelles. In considerazione delle vigenti disposizioni comunitarie e nazionali (art. 2 della L. 5/2005) per la salvaguardia del principio di coesistenza, la Conferenza Stato Regioni e Province autonome dovra` approvare le ‘Linee guida per le normative regionali di coesistenza tra le colture convenzionali, biologiche e geneticamente modificate’ . Si tratta di un documento finalizzato alla tutela degli agricoltori che e` stato redatto dalle Regioni, in questa fase la Regione Marche ha coordinato un gruppo di lavoro tecnico e gia` condiviso tecnicamente con i Ministeri competenti. L’approvazione di questo documento, che dovra` poi essere notificato alla Unione Europea, e` necessaria per scongiurare il rischio di ingresso di coltivazioni di Ogm senza regole in Italia, nonche` sanzioni europee . Questo documento prevede misure di precauzione a carattere aziendale e a carattere territoriale che ben si conciliano con la realta` marchigiana fatta di ben 50mila piccole aziende che coltivano 500mila ettari di superficie agricola, di aree protette a fini ambientali, di aree interessate da marchi di qualita` e tipicita`, di tantissimi agricoltori che seguono il metodo di produzione biologico, di 1.500 apicoltori con le loro oltre 60mila arnie, di aree per la riproduzione e propagazione del materiale vegetale . Il 15 giugno scorso e` stata approvata la deliberazione 9 (‘Raccomandazione della Commissione del 23 luglio 2003 n. 2003/556/CE. Disposizioni regionali per la creazione di accordi volontari tra agricoltori operanti in zone specializzate in una data filiera di produzione di colture non transgeniche’) in base alla quale gli agricoltori della Regione Marche possono avviare, secondo regole gia` condivise dall’Unione Europea, un percorso per manifestare direttamente la loro contrarieta` agli Ogm. L’assessore all’Agricoltura sottolinea in sintesi, che la Regione Marche, nel rispetto delle leggi vigenti, vuole chiarezza e regole certe, chiede un adeguamento della normativa per consentire alle singole Regioni di governare la propria agricoltura nel rispetto del principio di precauzione e che si continuera` a tutelare il volere sovrano della maggioranza dei cittadini/consumatori che si sono gia` espressi contro il cibo contenente organismi geneticamente modificati. Non sara` la coltivazione del mais geneticamente modificato ‘ ricorda l’Assessore – che risolvera` i problemi degli agricoltori infatuati dal biotech, i notevoli attuali problemi della filiera del mais in Italia non saranno risolti dagli Ogm poiche` il livello di professionalita` raggiunto dai maiscoltori italiani, con gli attuali ibridi disponibili sul mercato, non ha eguali nel mondo e il prezzo del mais certificato non Ogm risulta superiore al mais non certificato . Per rispettare gli indirizzi della nuova era della politica comunitaria ‘ ricorda infine l’Assessore – occorre una nuova visione, occorre organizzare le aziende verso l’agricoltura conservativa, adottare nuovi metodi, cambiare mentalita`, meglio conservare la sostanza organica e la risorsa acqua, quali fattori chiave della fertilita` dei suoli da consegnare alle future generazioni .


03 FEBBRAIO 2010 11:12
FONDO ANTICRISI 2010: APPROVATO IL BANDO PUBBLICO PER LA DISOCCUPAZIONE.

La Giunta Regionale ha approvato i criteri e le modalita` per l’utilizzo del Fondo anticrisi 2010, di cui all’art. 45 comma 2 lett. b) della legge regionale n.31/2009. L’intervento della Regione e` volto a fronteggiare fragilita` sociali conseguenti alle dinamiche del mercato del lavoro mediante l’erogazione di contributi di solidarieta` a favore di persone e nuclei familiari colpiti dalla disoccupazione. L’impegno finanziario ammonta a 1.400.000,00 euro. L’entita` del sussidio e` di 200,00 euro mensili, da corrispondere per un periodo di sei mesi in un’unica soluzione anticipata. I soggetti beneficiari sono: ex lavoratori dipendenti residenti da almeno 3 anni nelle Marche che dal 1 gennaio 2009 hanno perso il lavoro a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa o mancato rinnovo del contratto a termine: vi rientrano i lavoratori con uno o piu` contratti, anche non continuativi, che hanno maturato, a partire dal 1 settembre 2008, un periodo lavorativo di almeno 3 mesi. Sono ricompresi in quest’ultima fattispecie, e con le stesse modalita`, i lavoratori subordinati, compresi quelli con contratto di somministrazione e di apprendistato, e i lavoratori con contratti di collaborazione. Le domande per accedere al bando pubblico devono essere presentate entro il 31 marzo 2010, tramite i Centri di assistenza fiscale convenzionati (Caf), corredate dall’attestazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e Isee rimodulato. La graduatoria dei beneficiari sara` determinata sulla base del reddito Isee corrente rimodulato abbattendo convenzionalmente il reddito stesso in condizione delle diverse attuali condizioni di disagio: ex lavoratore senza indennita`, con mobilita` in deroga, con disoccupazione ordinaria o a requisiti ridotti, con indennita` di mobilita`, con borse lavoro o stage e tirocini formativi retribuiti. Copie degli atti con l’elenco dei Caf convenzionati in ogni provincia sono pubblicati sul sito www.regione.marche.it al link Fondo di solidarieta` anti crisi ‘ Contributi di solidarieta` ‘ Bando 2010. Verranno riportati anche sul Bur dell’11 febbraio 2010.




3 Febbraio 2010 alle 19:21 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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