La Regione Marche quindi il sistema politico e la dirigenza che la compone deve ben sapere che la riorganizzazione di un servizio quale e’ l’emergenza territoriale nella zona 12 deve prevedere, formazione professionale, coordinazione delle attivita’ e non ultimo personale sufficientemente utile a coprire la turnistica.

La nuova riorganizzazione dell’emergenza territoriale la vorrebbero prevedere continuando ad utilizzare gli Infermieri del Pronto Soccorso e facendo a meno di un Medico di 118.

Per meglio specificare quando arriva una seconda chiamata di un utente all’operatore 118 quest’ultimo allerterebbe l’infermiere che sta prestando servizio nella sala di pronto di soccorso; questa condizione, da noi ritenuta illegale, espone a rischi l’infermiere e l’utenza stessa.

La seconda potes, l’ugl, a differenza,  la richiede a mezzo stampa da diversi anni, non oggi, ma e’ bene chiarire che la zona 12 a contratto un accordo con Fermo in compartecipazione economica per fornire un servizio anche nella zona nord della costa; non sappiamo pero’ quali siano stati i benefici scaturiti da questa iniziativa, di certo e’ che questa zona 12 manca di infermieri ed un medico 118 per rispondere alle esigenze territoriali. Di questo i Sindaci ne sono a conoscenza??

L’operazione riorganizzazione se andra’ in porto costera’ preventivamente circa 90 mila euro ma solo da utilizzare per collaborazione del volontariato mentre per gli infermieri la Regione non prevede finanziariamente, almeno sino ad oggi, nemmeno un euro.

Per mettere a posto le cose occorre rinunciare a quella compartecipazione con Fermo, istituire una seconda potes nell’interland ed assicurare personale al 118 ed al Pronto Soccorso.

L’attuale proposta riorganizzativa in emergenza territoriale e solo da ritenersi promiscua, ritenendola indegna di una politica che vuole esordire dicendo…”l’emergenza e’ il fiore all’occhiello della zona 12”……le potenzialita’ ci sono ma l’impressione e’ che si vogliano disperdere.  

Segreteria Provinciale Ugl sanita’

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