Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 01:30 di Lun 29 Apr 2024

Massimo Rossi su montagna e aree protette

di | in: Cronaca e Attualità, Primo Piano

Il Candidato Presidente Massimo Rossi evidenzia come i problemi delle zone montane siano trascurati anche in questa campagna elettorale. Necessario invece “valorizzare questo grande patrimonio ambientale, partendo dal una visione organica del territorio”.


“La montagna anche in questa campagna elettorale è un po’ la Cenerentola della situazione, se ne parla poco, mentre invece si tratta di ripensare completamente le scelte politiche in materia e valorizzare quel grande patrimonio ambientale, ma anche sociale, culturale ed economico, rappresentato dal nostro entroterra montano. Il salto culturale è quello di guardare alle Marche nella loro organicità. La costa e le città perdono attrattiva e vitalità se non vedono nel rurale  e nell’entroterra il bacino irrinunciabile della qualità della vita regionale”.  

Massimo Rossi fa emergere con forza come decenni di sviluppo economico e urbanistico scriteriato hanno spostato la crescita demografica sulla nostra costa svuotando i centri della nostra montagna.

Ribadisce la necessità di una svolta nel governo del territorio che faciliti un insediamento armonioso e distribuito della popolazione, in grado di far sì che le aree montane continuino ad essere luoghi abitati.” Ciò richiede un impegno forte da parte delle Istituzioni a dotare tali aree dei servizi essenziali (socio-sanitari, scolastici ). Il futuro della montagne, infatti, non è assicurato dalle grandi infrastrutture stradali, dalle vecchie e nuove quadrilatero, bensì dalle infrastrutture immateriali,dai servizi alle persone.

Va, anche affermata una linea di condotta che, facendo leva sulla grande ricchezza dei luoghi e sulle tante eccellenze presenti nel territorio, tipicità locali, bellezze architettoniche, impegno dei soggetti civici, punti su uno sviluppo centrato sulla qualità economica e su un turismo sostenibile e non invadente. “Coerentemente con questo – continua Massimo Rossi – va ampliata la rete di parchi e aree protette, dalla zona del Metauro fino all’area collinare del territorio ascolano (vedi l’istituzione di una Riserva naturale regionale nei boschi tra Cupramarittima e Ripatransone per più di seicento ettari) come migliore garanzia per la difesa del nostro ecosistema dalla cementificazione incalzante.




15 Marzo 2010 alle 20:51 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata