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Imprenditoria balneare alla riscossa

di | in: Primo Piano

Molto partecipato il convegno di venerdì 26 febbraio al residence le Terrazze: concessionari di spiaggia da tutta Italia per ribadire il loro “no” alle scelte europee 


GROTTAMMARE – Partecipatissima: è questo l’aggettivo appropriato per la seconda edizione di “Una vetrina sul mare”, l’appuntamento dell’associazione Imprenditori Turistici Balneari che si è svolto venerdì 26 febbraio al residence “Le Terrazze” di Grottammare. Sala convegni più che piena, con tanti imprenditori balneari della Riviera delle Palme, marchigiani ma anche pescaresi e campani e non solo, e anche una notevole rappresentanza politica che ha avuto modo sia di esporre idee e proposte di legge in merito al tema del momento: la procedura di infrazione dell’Unione Europea in merito all’oramai discusso articolo 43 del Trattato di Maastricht, che imporrebbe ai concessionari di spiaggia la messa all’asta delle proprie strutture dopo sei anni. Ergo: fine degli investimenti del settore, fine del rapporto diretto tra strutture familiari e clienti, e “supermercatizzazione” dell’arenile italiano, raro esempio di perfetta simbiosi tra economia e tutela ambientale.

Giuseppe Ricci, presidente Itb, ha dato il via al convegno “Quaranta mila leghe… sotto il mare” con una relazione (che presto pubblicheremo integralmente sul sito itbitalia.it) che ha centrato proprio il tema, poi successivamente dibattuto dai numerosi ospiti. Ma molto interessante e diversi interventi ha suscitato anche la relazione tecnica dell’avvocato Domenico Ricci, legale di Itb Italia, il quale, proprio in relazione alla minacciata procedura della  Ue (per la quale il governo italiano ha ottenuto una proroga fino al 2015), ha ricordato che non vi è stato però alcun ricorso entro il 31 dicembre scorso, (mancato) evento che potrebbe fortemente indebolire eventuali future richieste da parte dell’Italia.

Tra i presenti, il senatore del Pdl Francesco Casoli che proprio il 17 marzo 2009 ha presentato un disegno di legge (tutt’ora in attesa di discussione) per favorire l’acquisizione delle strutture balneari (spiaggia esclusa): «La battaglia per far valere la tradizione balneare italiana in Europa non è facile e non è detto che riusciamo a vincerla» ha detto Casoli, poi «due sono gli obiettivi minimi da ricercare ora, provando poi con il tempo ad incrementarli: la proroga per gli stabilimenti di facile rimozione e la salvaguardia, ad ogni costo, dell’avviamento imprenditoriale. Una volta conseguiti questi obiettivi, punteremo più in alto».

Diversa invece la posizione del deputato dell’Udc Amedeo Ciccanti (presente anche il deputato Udc Renzo Lusetti, molto vicino alla categoria recentemente), anche lui impegnato da diversi anni per risolvere i “nuovi” problemi del settore balneare. Secondo Ciccanti occorre «spendersi per rafforzare il diritto di esercizio e allungare i tempi della concessione demaniale». Proposte che sono state poi puntualizzate da Roberto Ciferni della Ciba di Pescara, «un bagnino che con il tempo si è dovuto riscoprire avvocato tra tutti queste carte legali», come lui stesso s’è definito.

Presente anche la senatrice Fiorenza Bassoli del Pd, già vicepresidente regionale del Consiglio lombardo, la quale ha manifestato il proprio appoggio alle richieste della categoria. Anche il Ministro Roberto Calderoli ha fatto sentire la sua vicinanza con una lettera, e nei prossimi giorni i vertici dell’Itb Italia lo incontreranno proprio per portare avanti le battaglie del settore.

Tra gli altri intervenuti, oltre che il sindaco di Grottammare Luigi Merli e l’assessore provinciale al Turismo Bruno Gabrielli per i saluti istituzionali, anche il candidato alla presidenza della Regione Marche per la sinistra Massimo Rossi («No alle spiagge chiuse e privatizzate, ma assolutamente no a questa Europa non dei popoli ma dei mercati in cui le nostre spiagge rischiano di diventare dei supermercati a disposizione di fondi finanziari non appartenenti alla nostra cultura imprenditoriale»), il candidato consigliere alle Marche per la Lega Nord Pietro Infriccioli («Non possiamo distruggere una società e una cultura imprenditoriale in questo modo: è già accaduto per il piccolo commercio, da parte nostra totale opposizione a questa Europa»), e il presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani («Noi italiani ci accordiamo troppo sulle scelte europee, ma vorrei ricordare che esistono casi anche di concessioni perenni come quelle delle terme, purché siano gestite con criteri di impresa e di rispetto per il bene oggetto di concessione»). Per ultimo ricordiamo un videomessaggio del deputato al Parlamento Europeo Fidanza, il cui padre, tra l’altro, era proprietario di uno stabilimento balneare proprio a Grottammare.

Successo anche per le aziende partner che hanno partecipato con i loro stand, molto apprezzati dai numerosi imprenditori balneari presenti. Molto del merito va anche al direttore generale dell’Itb Massimo Pompei.

Santomartire, 2 marzo 2010

Egregi  in Redazione de ‘Il Mascalzone’,

Ho preso atto della pubblicazione dell’articolo ‘IMPRENDITORIA BALNEARE ALLA RISCOSSA’.

Non so chi l’abbia stilato ma mi corre un obbligo d’evidenza che esterno sotto e se, dopo avermi letto, Vi dessi la sensazione di non condividere l’impostazione dell’articolo citato, sappiate che è proprio la sensazione che mi riprometto di dare : non  condivido come siano state riportate le notizie di dettaglio e tantomeno la positività che sembra scaturire dallo scritto in termini di successo dell’iniziativa.

Ho partecipato a quel convegno: certo , solo per due ore , dalle cinque alle sette di sera ma sono riuscito ad ascoltare attentamente l’avvocato Domenico Ricci, il senatore Francesco Casoli, il deputato UDC Amedeo Ciccanti, il signor Roberto Ciferni della Ciba di Pescara, la senatrice Fiorenza Bassoli del PD e, non ultimo il dr. Massimo Rossi ex Sindaco di Perla.

Dunque, per quanto all’articolo da Voi pubblicato, credo di aver preso parte al momento saliente della riunione.

In queste due ore di mia presenza, devo dire che la riunione non era per niente partecipatissima, la sala convegni era visibilmente vuota (ndr: non abbiamo partecipato alla riunione ma dalle foto allegate sembra il contrario con più le sedute occupate che libere) con pochi e non tanti imprenditori marchigiani (poi, i pescaresi e i campani  credo fossero non più di tre-quattro): molte più le sedute libere che quelle occupate e tendenza montante alla diminuzione delle presenze con fuoriuscite verso la zona rinfresco, senza ritorni.

In queste due ore ho ascoltato i relatori intervenire principalmente con evidenze ed analisi dei fatti passati, con spiegazioni degli articoli di legge d’interesse, con la sintesi delle speranze e attese dei  concessionari di spiaggia che risultano purtroppo  antitetiche con lo spettro delle norme della legislazione europea ma non con ‘esposizione di idee e proposte di legge (?) in merito al tema del momento che considerava la procedura di infrazione della UE ’.

Ho notato nel pubblico un chiaro fastidio per due ordini di motivi: discorsi troppo tecnici e di difficile immediata interiorizzazione (avvocato Ricci), troppo ‘politichesizzanti’ (Senatore e Senatrice che devono peraltro lasciare la riunione anzitempo), animosi e tendenzialmente poco convincenti (Ciba Pescara).

Fastidio sintetizzato nelle parole fuori dai denti che una concessionaria di spiaggia, credo di Perla (Grottammare), ha gridato verso il palco dei relatori in stretto dialetto locale: ‘Diteci, cosa dobbiamo fare!’

In queste due ore , a fronte di questo scenario allarmante per la categoria interessata, io non ho sentito alcuna pianificazione concreta d’azione futura, sostanzialmente perseguibile dalla categoria stessa per raggiungere i propri obiettivi né la percentuale di probabilità del raggiungimento stesso.  Con un’eccezione: un solo relatore, Amedeo Ciccanti, puntualizzando di parlare a titolo strettamente personale e non come rappresentante UDC, ha detto con precisione che la strada che si presenta  di fronte ai concessionari di spiaggia – particolarmente dopo la defaillance del Governo attuale (avvocato Ricci aveva detto, troppo genericamente, dello Stato)  che non ha  presentato le richieste ‘osservazioni’ nei termini temporali previsti dalla procedura UE –  è irta di ostacoli e la speranza di incontrare le attese è praticamente nulla…

Io ritengo , in grande sintesi e giornalisticamente parlando, che questo del convegno sia l’accaduto   riportabile (racconto del e pianto sul passato, confusione e demagogia sul futuro) e che mesta sia l’atmosfera che lo ha pervaso (perplessità e pochissima convinzione sul successo verso le attese) .

Tralascio di riferire altre osservazioni di dettaglio in merito, ad esempio, alla presenza di astanti con fazzoletto verde al collo (seduti compostissimi, quasi irrigiditi forse per la nota valenza sub-cintola) o all’intervento del Dr. Massimo Rossi promesso come non-propagandistico che, giocoforza, ha finito involontariamente per esserlo o all’immobilismo espressivo dell’attuale Sindaco di Perla continuamente sollecitato in volgare perlaceo dalla concessionaria di stabilimento succitata, seduta alle sue spalle e abbigliata da gran sera per l’occasione…

 

Invece, concludo:

  1. I concessionari di spiaggia hanno partecipato ad un convegno pubblico il cui svolgimento e la cui atmosfera pregnante non mi sembra siano state  riportate con esattezza nell’articolo edito da ‘Il Mascalzone’ (anche se , essendo stato iscritto all’Albo dei Giornalisti per solo tre anni ed in un’altra vita , potrei sbagliarmi: ma intanto ribadisco).
  2. I concessionari di spiaggia  vivono una situazione particolarmente difficile in ottica futura. Come dirigente, ho vissuto un’esperienza similare non molti anni fa nel settore industriale in cui prestavo attività e so come la problematica sia stata ben affrontata e sostanzialmente risolta quando arrivarono a scadenza le concessioni che permettevano lo svolgersi dell’attività stessa, poi messe in asta.
  3. Perché ho partecipato al convegno (solo due ore)?  Fra le cattedre universitarie assegnatemi a contratto in facoltà di Economia, ho anche quella relativa all’insegnamento ‘ Marketing del Turismo e dei Beni Culturali ’: mi tengo aggiornato, quando posso.

 

Franco De Anna




1 Marzo 2010 alle 19:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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