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Vigilia di Vinitaly 2010 per “Casato Group”

di | in: Primo Piano

    Cossignano, 07/04/2010 – Casato Group, azienda del settore vitivinicolo che produce ed opera in territorio marchigiano ed abruzzese, sarà presente anche quest’anno alla 44ma edizione del Vinitaly in programma dall’8 al 12 aprile presso un proprio stand dedicato (Padiglione 7 Stand D 11).

     
    Casato Group, noto per essere una delle poche realtà del Piceno ad operare sia nei canali GD/GDO che nell’HO.RE.CA. sia a livello nazionale che internazionale, è sul mercato attraverso quattro aziende: “Tenute del Borgo”, “Corti Feudali”, “Terre di Casato”, e “Gamp & Co”:  
     
    “Tenute del Borgo” è l’azienda dedicata alla sperimentazione e produce vini di alta qualità per la ristorazione in un numero limitato di bottiglie attraverso le linee “Guardo”, “Superno” ed “Adone”.  
    “Corti Feudali” è la struttura dedicata al canale HO.RE.CA. attraverso tre diverse linee di prodotto: “Sguardi”, “Miniata” ed “Uroburo”.

    “Terre di Casato” è la struttura produttiva rivolta al canale della Grande Distribuzione con i marchi “Corte Farfense”, “Rocche della Marca” e “Tinello”, oltre allo stesso “Terre di Casato”.

    “Gamp&Co” è il braccio commerciale di Casato Group rivolto al canale HO.RE.CA. Oltre a “Tenute del Borgo” e “Corti Feudali” commercializza i vini più rinomati d’Italia e del mondo.

    La casa madre è inoltre nelle condizioni di produrre prodotti e marchi personalizzati per ogni tipologia di consumatore.  

    L’ampia gamma di prodotti, declinati nelle varie fasce di mercato, comprende tra i bianchi il Pecorino Offida Doc, la Passerina, il Falerio ed il Verdicchio e tra i rossi il Rosso Piceno, l’Offida Doc, la Lacrima di Morro d’Alba Doc ed il Rosso Conero Doc.

    Quest’anno l’azienda Casato Group riceve al Vinitaly due Gran Menzioni. La prima va a “Luceat” Marche IGT Rosso 2008 (riconoscimento ottenuto per il quinto anno consecutivo) e la seconda ad “Origo” Offida Rosso 2006, blend tra Montepulciano e Cabernet Sauvignon.  

    Nell’ultimo anno il settore è stato caratterizzato da una situazione di tensione e difficoltà dovuta soprattutto alla grave crisi internazionale che sta attanagliando la nostra economia la quale ha compromesso la buona performance del gruppo in termini di fatturato.  
    Quest’ultimo ha infatti subito un incremento nel 2009 superiore al 28%, sfiorando la soglia dei 3 milioni di euro di fatturato. Certamente, se non si fossero verificate tali contingenze di mercato, il fatturato 2009 avrebbe costituito un record storico per Casato Group poiché si sarebbe attestato ampiamente sopra l’ordine dei 3 milioni di euro.  

    Il 2010 si prospetta dunque come un anno caratterizzato da promettenti margini di crescita sia sul versante della grande distribuzione che su quello della grande distribuzione organizzata grazie anche all’efficienza produttiva ormai raggiunta dall’azienda. Sotto questo punto di vista è bene sottolineare che, nonostante una inevitabile riduzione del personale, si è stati in grado di saper ottimizzare le risorse a disposizione, potendo tuttavia sfruttare soltanto il 39% circa del potenziale produttivo sul versante GDO.  

    Per quanto concerne il canale HO.RE.CA. il 2009 è stato l’anno del lancio di Gamp & Co., l’azienda del gruppo che commercializza, oltre ai prodotti ‘domestici’ di “Tenute del Borgo” e “Corti Feudali”, una gamma di vini provenienti dalle zone viticole a maggiore vocazione nel panorama regionale italiano, personalmente selezionati dal Presidente Cocci durante fiere di settore ed occasioni varie di incontro.

    A partire dalla seconda metà del 2010 Gamp & Co. arricchirà la propria gamma di prodotti con vini provenienti dalle zone viticole maggiormente vocate di molti Paesi stranieri e sicuramente la prima nazione ad essere presa in considerazione sarà la Francia, tra cui spiccano per i bianchi le varie tipologie di Champagne e per i rossi il Bordeaux.

    Il critico contesto economico degli ultimi due anni non ha purtroppo premesso all’azienda di dedicare a Gamp & Co. le dovute energie necessarie e per questo motivo la sua azione strategica è stata rimandata all’anno in corso. Tale struttura è nata in una logica di servizio al mondo della ristorazione: attraverso i migliori prodotti doc, docg, dop italiani ed internazionali di cui Gamp & Co è divenuto distributore, l’azienda mira a posizionarsi sull’intero mercato nazionale, a partire dall’Italia centrale. 

    La funzione di Gamp & Co. è chiaramente distinta rispetto a quella di un’enoteca: l’azienda ha infatti selezionato prodotti nazionali che sono stati sottoposti a controlli qualitativi e sulla produzione pari a quelli di cui sono oggetto i vini di Casato Group, pur non avendo una consolidata brand reputation. Il rilancio di Gamp & Co. avverrà attraverso una mutata strategia commerciale che prevede anche l’apertura di punti vendita al pubblico. 

    Il 2010 è per Casato Group l’anno dell’internazionalizzazione e dell’organizzazione di una solida rete commerciale all’estero. Le politiche aziendali avviate e rivolte ai mercati esteri rappresentano una via per l’incremento dei margini ma, soprattutto, un modo per restituire vitalità all’offerta enologica ‘Made in Italy’, consolidare la propria immagine e lenire la pressione competitiva in atto sul mercato domestico.

    Il Gruppo si sta dunque attualmente strutturando nell’ottica di esplorare nuovi mercati, individuarne i partner commerciali, promuovere i prodotti e rafforzare i canali di esportazione già attivati sull’estero. Tale politica aziendale rappresenta una via per l’incremento dei margini ma, soprattutto, un modo per restituire vitalità all’offerta enologica ‘Made in Italy’, consolidare la propria immagine e lenire la pressione competitiva in atto sul mercato domestico. 
     

    Restano tuttavia invariati il monitoraggio e l’attenzione verso il mercato nazionale il quale, pur non mostrando evidenti segnali di saturazione costituisce ormai, insieme alla Francia, la vecchia Europa e verrà, secondo recenti analisi, presto scalzato da Paesi come Cina, Russia, India ed USA. Fattore principale dell’ascesa di un prodotto come il vino sui mercati emergenti è senza dubbio quello dell’interscambio culturale, risultato delle dinamiche della globalizzazione. I ricchi di Mosca, ad esempio, preferiscono sempre più il vino alla vodka mentre in India i medici consigliano il vino al posto del whisky. All’interno della cosiddetta vecchia Europa aumenti di volumi tra il 10 ed il 30% per l’Italia sono stati registrati da Paesi come la Germania ed il Regno Unito, gli stessi Paesi che hanno mostrato maggiore affluenza al Vinitaly 2009 secondo i dati diffusi da Verona Fiere.  

    Ed è  proprio alla volontà del gruppo di internazionalizzarsi che quest’anno è dedicato “Mondo diVino”, l’opera d’arte creata dall’artista ripano/grottammarese Patrizio Moscardelli che ogni anno arricchisce con il proprio estro creativo lo stand di Casato Group al Vinitaly di Verona.

    L’opera d’arte è costituita da una vecchia damigiana la cui pancia sferica rappresenta il mondo attraverso interventi in resina densa dai colori puri, vivaci e vividi, simbolo dell’ambiziosa volontà di Casato Group di farsi conoscere ed operare in tutti e cinque i continenti. Dal becco della damigiana spuntano poi i chicchi d’uva bianco rosso e verde che riprendono la rotondità ed i colori dei palloni che gravitano intorno alla damigiana. I chicchi d’uva, simbolo della provenienza del vino, i tre palloni colorati raffiguranti i principali pianeti e l’azzurro degli oceani, da cui ci si può divertire a cercare simboli e disegni stilizzati dall’artista, stanno a ricordare la forza e l’energia che l’Italia sprigiona nel mondo sia attraverso il ‘Made in Italy’ che attraverso il mondo del calcio (Italia Campione del Mondo 2006).

    E’ ovvio che “Mondo diVino” rientra nell’iniziativa “Il Vino incontra l’arte”, collaborazione ormai quinquennale tra l’azienda “Corti Feudali” e l’artista Moscardelli, grazie alla consapevolezza che il vino e l’arte di un territorio costituiscono un binomio imprescindibile per la sua valorizzazione.

    Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Attraverso una peculiare tecnica artistica in pasta ceramica e lo stile cubofuturista che contraddistingue le realizzazioni di Moscardelli, è già stata realizzata una serie di opere d’arte, al momento esposte presso gli uffici dell’azienda. Il tema del 2005 è stato “Il Vino con la Cravatta”: per l’occasione 200 bottiglie da un litro e mezzo contenenti vino rosso di ottima qualità sono state personalizzate da cravatte in pasta ceramica e messe in vendita come delle vere e proprie opere d’arte a numero limitato, attraverso un apposito registro. Nell’anno successivo sono state realizzate 15 tavole che rappresentano chicchi d’uva a formare un grappolo colorato, anziché attraverso le tradizionali vernici, con i migliori vini di Casato Group (tra cui l’igt “Luceat”), e di altre aziende italiane anticipando, attraverso l’arte, la strategia commerciale di Gamp & Co.

    Nel 2007 il tema presentato al Vinitaly è stato “Cammino diVino” incentrato sul concetto di tracciabilità su cui l’azienda ha sempre fatto riferimento, espresso da una raffigurazione di orme di scarpe dipinte a mano ed impresse su strade che si intersecano in città, simbolo dell’intera filiera produttiva a cui si può risalire in qualsiasi momento. 
     Nel 2008 è stato realizzato l’”Enociclo” una bici dipinta a mano sui temi del vino e della natura, metafora del vivere sano a contatto con la natura e del moto all’aria aperta, ma anche del riciclo e della tutela dell’ambiente, temi questi, molto sentiti dall’azienda.

    Nel 2009, infine, è stato presentato “Nubetodo”, opera d’arte metafora del bere responsabile e contro l’eccessiva assunzione di alcol. Attraverso tale realizzazione artistica lo scorso anno il Presidente Antonio Cocci si è fatto promotore dell’iniziativa di distribuire presso i ristoranti mini etilometri per misurare il tasso alcolico nel sangue dei propri clienti, risultando difatto precursore e promotore rispetto alla riforma del Codice della Strada discussa in Parlamento negli ultimi mesi che prevede la proposta di inserire l’obbligo di sottoporre i clienti di ristoranti e locali notturni all’alcol test prima di farli ripartire in macchina.

    Non va dimenticato, come già annunciato lo scorso anno, che gli uffici aziendali di Casato, nella logica del binomio vino-arte, fungono da mostra permanente dell’artista Moscardelli. Tale binomio è già risultato vincente dal momento che alcune opere sono state vendute a clienti e visitatori che transitano negli uffici.

    Quest’anno il Gruppo Casato intende veicolare attraverso “Mondo diVino” un concetto decisivo per il rilancio dell’economia del Piceno e delle Marche ovvero l’importanza dei Consorzi di tutela delle Doc come veri e propri strumenti di promozione e valorizzazione del territorio. Spesso, infatti, nell’immaginario comune dei consumatori e produttori di vino locali i Consorzi di tutela venivano identificati come organi e strumenti di controllo repressivi e non come potenziale veicolo promozionale, sia sul versante turistico che enogastronomico. L’evidente risultato è che sempre più di frequente il “Made in Italy” viene riconosciuto in pochi prodotti italiani e nei rispettivi territori di provenienza che hanno saputo promuoversi con successo anche a livello internazionale, a scapito di territori con un alto potenziale turistico come ad esempio il Piceno.  

    Gli uffici del Gruppo Casato si trovano dal 2007 presso “Villa Trocchi” a Cossignano dove è anche presente la struttura dell’imbottigliamento mentre la cantina, intesa come luogo di vinificazione ed invecchiamento, è situata in mezzo ai vigneti nella frazione di Maliscia di Montalto delle Marche, dove ha anche sede l’azienda “Tenute del Borgo”.

    Il complesso di “Villa Trocchi” è costituito da una villa signorile dell’800 con annessa cappella religiosa immerse in un parco secolare, da un edificio rurale e da una nuova costruzione semi-interrata che ospita parte delle attività produttive e gli uffici direzionali.

    La parte più antica è il parco secolare impiantato come casino di caccia dalla famiglia Sacconi di Montalto delle Marche, la stessa famiglia che ha dato i natali a Giuseppe Sacconi, progettista dell’Altare della Patria, e che ha eretto nel 1400 la Chiesa consacrata a San Luigi. Successivamente, nel 1883, il facoltoso romano Luigi Trocchi rileva parco e chiesa ed i 300 ettari circostanti e ne erige l’attuale villa stile liberty progettata dal famoso architetto Vincenzo Pilotti. Attualmente l’intero complesso immobiliare, rilevato meno di cinque anni fa dall’azienda “Corti Feudali”, potrebbe essere destinato all’organizzazione di cerimonie ed eventi e divenire strumento di promozione e rilancio dell’entroterra piceno, grazie anche alla volontà di trasformarlo presto in un centro benessere di vinoterapia d’avanguardia sullo stile di analoghe strutture che stanno riscuotendo notevole successo in Francia.




7 Aprile 2010 alle 21:23 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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