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La Cooperativa Agricola Cesenate, leader in Italia nel settore della moltiplicazione di sementi

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AGRICOLTURA: NELLE MARCHE POSITIVO IL 2009 PER LA COOPERATIVA AGRICOLA CESENATE
Leader in Italia nel settore della moltiplicazione di sementi, nella regione
conta 638 soci che realizzano il 22% del fatturato complessivo dell’azienda,
 l’anno si chiude con un utile d’esercizio di 427mila euro
 
Ancona, 12 maggio 2010 – La Cooperativa Agricola Cesenate, leader in Italia nel settore della moltiplicazione di sementi con i suoi 2mila soci di cui 638 nelle Marche, attivi nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino dove realizzano il 22% del fatturato complessivo dell’azienda, ha chiuso il 2009 in positivo. Pur fra le difficoltà del settore e quelle dovute a un andamento stagionale difficile, com’è stato spiegato durante l’assemblea di bilancio, l’anno si è chiuso in positivo con un utile netto d’esercizio di 427mila euro, del quale il 14% destinato a dividendo sul capitale sociale versato dai soci, il 3% a fondo mutualistico e il restante a riserva indivisibile, e con una liquidità pari a circa 2,65 milioni di euro, che permetterà di finanziare gli investimenti futuri. Il settore delle colture di sementi di pregio e ad alta redditività, come cavolo, cipolla, coriandolo, porro, sono una valida alternativa alle coltivazioni non più remunerative, come la barbabietola da zucchero escluso dalla produzione nelle Marche dalla nuova Ocm-Organizzazione comune del mercato dell’Unione europea. “Si tratta di un risultato che noi giudichiamo in modo positivo – afferma Giovanni Piersanti, presidente C.a.c. – soprattutto in virtù della difficile situazione del comparto agricolo e, più in generale, della crisi economica mondiale. Occorre poi tener conto che il 2009 ha visto un andamento climatico difficile per alcune colture. Malgrado ciò, il valore della produzione si è attestato oltre i 26 milioni di euro, una cifra di tutto rispetto”.

Secondo Piersanti, “in questo contesto, non abbiamo comunque rinunciato a proseguire sulla strada degli investimenti. Nel 2009, infatti, abbiamo investito circa 1,8 milioni di euro per la realizzazione di nuove strutture di stoccaggio, ammodernamento delle macchine operatrici, ristrutturazione logistica e produttiva”. Il tutto finalizzato, da un lato, a offrire ai soci servizi ottimali e una migliore gestione della produzione, “riduzione dei costi e miglioramento della qualità”, dall’altro a continuare a garantire ai clienti “alti livelli qualitativi del prodotto”. L’impegno della Cooperativa Agricola Cesenate è volto anche all’evoluzione della revisione della Politica agricola comune, che condizionerà fortemente, con le scelte al dopo 2013, il lavoro delle imprese agricole impegnate in modo professionale nel settore. E proprio sull’applicazione del Psr-Piano di sviluppo rurale, il Tar delle Marche ha dato ragione alla C.a.c. che ha presentato ricorso contro la Regione Marche che l’aveva esclusa dalla misura del Piano destinata all’ammodernamento delle strutture agroindustriali. Un’opportunità in più per lo sviluppo della cooperativa anche nelle Marche. Piersanti afferma, inoltre, che la C.a.c. chiederà l’impegno della Regione, del Governo e delle organizzazioni presenti a Bruxelles su tre obiettivi primari: l’ambiente cercando di portare benefici a una gestione corretta del suolo agricolo; la gestione del mercato mettendo al riparo il reddito di ogni impresa agricola da un’eccessiva e ingiustificata volatilità dei prezzi, al fine di garantire un’adeguata remunerazione dei costi di produzione; la competitività fornendo tutti gli strumenti finanziari per gli investimenti necessari ad ammodernare e aggregare tutte le imprese agricole ancora vitali.




12 Maggio 2010 alle 23:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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