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Manovra economica, Spacca: “Le Marche potrebbero sospendere le competenze con Legge Regionale”

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

ANCONA – “E’ un momento veramente triste nella vita del nostro Paese. Ma al di là di ciò che sostiene il ministro Tremonti le Regioni continueranno, nel segno del dialogo, a fare i sacrifici a cui la fase economica sta chiamando tutti. Purtroppo da parte del Governo non registriamo la stessa disponibilità. E’ per questo che risulta inconcepibile l’accordo sottoscritto dal presidente Anci Chiamparino e dal ministro Tremonti che, venerdì, si sono poi presentati insieme in conferenza stampa”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nel suo intervento a Venezia al workshop “L’isola che c’è”, scuola di formazione politica del Pd dedicata alle buone prassi della pubblica amministrazione. All’indomani del fallimento dell’incontro tra le Regioni e il presidente Berlusconi, il presidente Spacca non poteva che mettere la manovra economica al centro del proprio intervento. “In questi anni – ha detto Spacca – le Marche, come molte altre Regioni, hanno dimostrato quel senso di responsabilità che Tremonti, al contrario, dice che non hanno. E la nostra Regione lo dimostra con azioni concrete.

Qualche esempio: il ripiano del deficit della sanità che nella gestione annuale del 2001 ammontava a 160 milioni di euro, senza pianti o ricorso ai maggiori trasferimenti dello Stato, ma chiedendo alla comunità di partecipare ad un grande progetto di riorganizzazione; l’abbattimento delle spese per la burocrazia, passate dai 105 euro pro capite del 2004 ai 90 del 2008 con un risparmio di 23 milioni l’anno da destinare ai servizi per i cittadini; la riduzione del debito contratto e della pressione fiscale. Ovvero azioni che l’amministrazione centrale dello Stato ha solo parzialmente compiuto, tanto da aumentare nell’ultimo triennio la spesa pubblica del +10,8% mentre le Regioni l’hanno abbassata del -6,7%. Questa è una risposta chiara a Tremonti che dice che le Regioni sono solo fattore di spesa”. Di fronte alla chiusura del governo a rivedere la distribuzione del taglio dei servizi ai cittadini (“Questa e solo questa era la nostra richiesta”, ha detto Spacca) la Regione Marche potrebbe “spegnere” le funzioni trasferite dalla Bassanini. “Lo potremmo fare con legge regionale – ha detto – Del resto non abbiamo altra scelta: senza risorse noi quelle funzioni non possiamo più svolgerle. Basti solo pensare che per il trasporto pendolare conferiamo 40 milioni di euro a Trenitalia: se il Governo porta i trasferimenti per il trasporto pubblico alle Marche da 51 a 17 milioni, noi questo servizio non potremmo più garantirlo. Ma i cittadini stiano tranquilli, funzioni che sicuramente non ‘spegneremo’ saranno i servizi per le fragilità, l’assistenza ai disabili e alla non autosufficienza: per il resto potrebbe essere lo Stato a doverci pensare”.




10 Luglio 2010 alle 17:49 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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