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Stasera ovulo. Titolo bellissimo

di | in: Sociale

Stasera ovulo è il titolo (bellissimo) di uno spettacolo che sta girando da più di un anno nei teatri italiani, un fitto e ritmato monologo su un tema difficile da trattare: l’ infertilità femminile.
Antonella Questa, che per lo spettacolo ha avuto il premio Calandra 2009 come miglior attrice protagonista, mette in scena l’epopea di una donna impegnata nella difficile ricerca di una gravidanza che non arriva. L’attrice dà voce e ritmo al racconto, trovandosi spesso gambe all’aria, sdraiata sul cubo bianco che domina la scena, come su un lettino ginecologico. Le tante parole e i tanti personaggi che si intrecciano nel monologo rendono ragione del turbinio di pensieri e stati d’animo che attraversano una donna alle prese con un corpo che le diventa estraneo sotto lo sguardo dei medici In scena con un grande (e inutile) abito pre-maman la protagonista racconta l’improvviso mutare del tempo, i mesi fatti di 28 giorni, passati nell’ attesa fra un controllo e un altro, fra una speranza e la sua frustrazione. Momenti esasperanti, descritti con il gesto veloce e nervoso con cui l’attrice si libera di un numero imprecisato di candide mutande, lasciate sulla scena a testimonianza dei tanti falliti tentativi. Mutande che non finiscono mai, come non finiscono mai le visite dal ginecologo, le prescrizioni accuratissime di cose da fare e da ripetere, unite al contraddittorio consiglio di “non pensarci troppo” che arriva da tutti.
E’ strano vedere a teatro la metamorfosi con cui una donna finisce per identificarsi con la propria ovulazione. Il senso paradossale di una situazione dolorosa e straniante è restituito dalla costruzione del monologo, che alterna vari registri e che affida all’ironia la possibilità di guardare tutto questo con occhi diversi.


Quello dell’infertilità non è un tema facile. “Lo spettacolo ha successo perchè affronta un tema tabù”, ci racconta Antonella Questa, “Il supplemento di tormento che arriva alle donne, oltre alla frustrazione di un desiderio profondo che non si realizza, è quello di sentirsi inadeguate e “vuote”. Molte di queste storie tortuose restano non dette, tenute celate da un senso sotterraneo di vergogna. Lo spettacolo in questo senso è liberatorio. Carlotta Clerici, l’autrice, è una mia cara amica. Ha scritto questo testo pensando e rielaborando la propria esperienza, e in parte anche la mia. Entrambe siamo passate da una storia molto simile a quella che lo spettacolo racconta. Il ritmo, concitato, rallentanto, triste, incazzato, rispecchia tutto quello che ti passa per la testa e per la vita, quando sei alla ricerca di una gravidanza che non arriva. Non ci sono solo i tuoi pensieri e i tuoi stati d’animo a tenerti sulle montagne russe dell’umore, ma anche tutto quello che c’è da fare in termini medici: visite, misurazioni, interventi, trattamenti. Quando una donna esce da tutto questo è più forte, riesce a guardare con un sorriso quello che l’ha tenuta in scacco, ride dei momenti tragicomici, della ricerca del momento perfetto (“stasera ovulo”), del sesso diventato “procreatore”, e si prende la libertà di fare quello che vuole della sua vita. Alcune scelgono l’adozione, altre decidono che va bene così.”
Quello dell’infertilità è un problema che riguarda sempre più coppie. Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità- Registro Nazionale Procreazione Medicalmente assistita (http://www.iss.it/rpma/index.php) i dati parlano di un fenomeno in aumento, che oggi tocca il 15%- 20% delle coppie. E’ l’unico elemento che si può ricavare da questo sito, che per il resto delle informazioni si rivela troppo burocratico e ufficiale. Se si vogliono informazioni più approfondite e ragionate bisogna navigare sui siti promossi dalle Associazioni delle coppie infertili, una presenza che in rete si fa notare. www.cercounbimbo.net, ad esempio, nato per iniziativa di una coppia che ha voluto condividere attraverso un piccolo sito il primo programma sbarcato in Italia per il monitoraggio dei giorni fertili, è oggi un portale aggiornatissimo per le tante coppie alla ricerca di un punto di riferimento, con più di 40 forum di discussione e di autoaiuto, 10 forum di consulenza medica, e 1 forum legale. Leggendo i materiali di cercounbimbo.net si scopre che in realtà è molto difficile orientarsi e chi decide di affrontare un percorso che può arrivare alla fecondazione assistita ha bisogno di muoversi con consapevolezza e di essere aiutato a saperne di più.
Dalla rassegna stampa del portale si scopre inoltre che il cosiddetto “turismo riproduttivo” non conosce sosta in Europa, soprattuto fra gli italiani che, per le restrizioni della Legge 40, rappresentano il 32% delle coppie che migrano verso paesi in cui sulla procreazione assistita esiste una legislazione più liberale. E’ interessante sapere che molti fra quelli che si muovono, la maggioranza, sono in cerca di trattamenti leciti anche in Italia, ma si sentono rassicurati dall’andare in contesti in cui esistono meno vincoli e chiusure di tipo culturale. (www.cercounbimbo.net).
Anche sul portale di cercounbimbo l’ironia è considerata con riguardo: fra le tante cose serie, serissime, spicca la sezione “per riderci un po’”, con tanto di “Prontuario di risposte semi-serie?per alcune delle domande e dei commenti idioti?che tipicamente la gente vi fa.
“Stasera ovulo” è più che un prontuario, ed è sempre Antonella Questa a raccontarci che lo spettacolo è molto amato non solo dalle tante donne che si rispecchiano con quello che avviene in scena, ma anche dagli operatori più sensibili, le ostetriche e i medici che attraverso il monologo vedono con altri occhi loro pazienti.
“Quando vado in scena sento che lo faccio un po’ per quelle donne che dopo aver visto lo spettacolo si sentono meglio, si sentono capite, riconosciute, e ci ringraziano in mille modi. Ma mi fa piacere anche lo spettacolo abbia un seguito anche fra gli operatori e gli esperti che ci tengono a promuovere lo spettacolo nei loro circuiti. Il 30 ottobre prossimo, ad esempio, lo spettacolo sarà al Centro di Fecondazione assistita di Fidenza.”
Lunga vita a “Stasera ovulo” e speriamo che l’ironia spazzi via i pregiudizi.

Stasera ovulo
di Carlotta Clerici
con Antonella Questa
regia Virginia Martini
Premio Calandra 2009 migliore spettacolo, migliore attrice protagonista

Video promo dello spettacolo: http://www.youtube.com/watch?v=WvDO2xiPN-Q
La compagnia su myspace http://www.myspace.com/laqprod
Il sito della compagnia http://www.laq-prod.net
Il sito di Antonella Questa http://www.antonellaquesta.it

Sandra Burchi, autrice di questa rubrica, è filosofa e ricercatrice presso l’Università di Pisa, Dipartimento di Scienze Sociali. Sul nostro sito è disponibile una sua ricerca, realizzata nel 2005 a Bolzano con Marta Bonetti e Barbara Pircher: Donne, lavori e maternità: esercizi di stile

Rubrica realizzata grazie al contributo del Comitato provinciale pari opportunità, della Fondazione Cassa di Risparmio e della Raiffeisenkasse.

Luglio 2010




15 Luglio 2010 alle 14:04 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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