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Ambulatorio di Terapia del Dolore dell’Asur12, una crescita necessaria

di | in: Benessere e Salute, Primo Piano

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2010-09-13 – 17:29:03 – L’Ambulatorio di Terapia del Dolore dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto è in forte crescita, sia per l’impegno del suo responsabile (dott. Maurizio Massetti) e dei suoi collaboratori, sia per l’ovvio cambio di rotta che ora è anche un’apposita legge a chiedere (legge n° 38 del Marzo 2010). Già tre anni fa furono anticipati i tempi, quando con un corso formativo dedicato al dolore postoperatorio si creò uno strumento di misurazione del dolore negli operati: una scheda che contiene sia l’atto terapeutico-antalgico dell’Anestesista sia la misurazione del dolore fatta dagli infermieri in corsia. La scheda, ritirata dopo 48 ore, viene trascritta su computer e tutti i dati possono essere utili per verificare la validità dei protocolli e l’incidenza degli effetti collaterali. Oggi la legge 38 chiede esplicitamente, tra le altre cose, che a tutti i pazienti ricoverati venga misurato il dolore e vengano somministrati analgesici all’occorrenza. Molti i cambiamenti voluti dai medici dell’Ambulatorio in questi tre anni: sono state abolite le iniezioni intramuscolo, sgradite ai pazienti; sono state adottate le pompe elastomeriche per il rilascio controllato dei farmaci; ai pazienti in Day-surgery, che la sera tornano a casa, vengono forniti analgesici per bocca allo scopo di avere una continuità terapeutica; la farmacia interna, grazie alla fattiva collaborazione del primario I. Mazzoni, ha acquistato oppioidi di ultima generazione a vantaggio di tutti i pazienti ricoverati in ospedale; l’Ambulatorio ha visto crescere esponenzialmente il numero di prestazioni/anno ed è stato necessario raddoppiare il numero di sedute ambulatoriali dedicate alle visite e alle prestazioni antalgiche; alcuni malati domiciliari sono seguiti costantemente dal dott. Massetti e dalla sua equipe, seppur nei limiti del possibile e, allo stato attuale, in virtù della buona volontà degli operatori sanitari; infine, è stata creata una collaborazione molto produttiva con i Neurochirurghi di Ancona che settimanalmente visitano i pazienti con lombosciatalgia e stenosi del canale nell’Ambulatorio.

 

Insomma, la medicina del dolore a San Benedetto del Tronto si avvia verso una forte crescita che incontrerà sicuramente i favori della popolazione, da sempre abituata a viaggi della speranza: si spera di non veder più partire per altre città o altre regioni i pazienti che soffrono di dolore cronico, sia esso benigno o maligno, e si spera di fornire a tutte queste persone le risposte più soddisfacenti in materia di dolore, non limitandosi a curare il sintomo ma fornendo un valido aiuto assistenziale. La legge c’è, i fondi regionali aspettano solo che un progetto valido li possa sfruttare. A questo punto, quali saranno le prossime tappe di questa crescita?

Innanzitutto migliorare l’esistente, senza mai pensare di aver raggiunto la perfezione. Il dolore postoperatorio attualmente è gestito molto meglio di alcuni anni fa, ma c’è ancora da lavorare. Inoltre l’Ambulatorio deve essere potenziato in termini di personale e prestazioni: nel prossimo futuro saranno introdotte tecnologie avanzatissime per le patologie lombari (epiduroscopia con fibre ottiche, nucleoplastica, radiofrequenza) e si cercherà di potenziare la presenza dell’equipe di Terapia del Dolore sul territorio. A questo scopo il prossimo 23 Ottobre sarà effettuato il Corso di Formazione “Gestione del dolore neoplastico nel paziente in assistenza domiciliare” che, nelle intenzioni, dovrebbe fornire a tutti i medici ed infermieri del territorio gli strumenti di valutazione del dolore simili a quelli già utilizzati nel dolore postoperatorio. Lo scopo del corso è quello di unificare e omologare i protocolli terapeutici e di fornire ai malati (e ai loro parenti) i punti di riferimento per sentirsi sempre e comunque “aiutati” dalla struttura sanitaria.

Altri progetti (o sogni)? La completa informatizzazione di tutte le prestazioni, anche con l’ausilio di programmi dedicati e PC palmari o iPad, l’istituzione di un numero verde o di uno sportello dolore, la nascita di una equipe (APT, acute pain team) per la gestione intra ed extraospedaliera del dolore acuto, la gestione multidisciplinare dei pazienti domiciliari e l’utilizzo di tecniche invasive quando necessario, una più stretta collaborazione con la Neurochirurgia di Ancona, l’ottimizzazione delle terapie per i pazienti in Day-surgery…


Intanto un piccolo sogno si è già avverato: l’Ambulatorio di Terapia del Dolore ha un suo proprio sito web, nel quale il paziente può trovare informazioni, contatti e link interessanti, oltre a leggere notizie e approfondimenti su tutti i tipi di dolore…

Questo l’indirizzo:

http://www.ambulatoriodolore.it




13 Settembre 2010 alle 17:26 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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