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di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

17 SETTEMBRE 2010 13:15
CALANO GLI INCENDI BOSCHIVI NEL 2010, UN ANNO DA INCORNICIARE. SPACCA: ‘OTTIMO LAVORO DI SQUADRA, EFFICACE LA PREVENZIONE’.

Calano gli incendi boschivi, diminuisce la superficie devastata. Nelle Marche il 2010 e` stato un anno da incorniciare: la stagione appena conclusa e` risultata la piu` favorevole nell’ultimo trentennio per la limitata estensione della superficie distrutta dal fuoco. Dal 1 gennaio al 15 settembre 2010 (data in cui termina il periodo classificato a rischio), la nostra regione ha registrato 13 incendi boschivi, che hanno interessato 36,70 ettari di suolo (32,60 boscato, 4,10 non boscato), per una superficie media devastata pari a 2,79 ettari. Numeri ridotti, rispetto ai danni avuti negli anni scorsi, che confermano una tendenziale e costante diminuzione degli incendi boschivi nelle Marche: nel 2007 gli incendi erano stati 103 e avevano interessato quasi 4 mila ettari di territorio (1.122 boscato), con una superficie media distrutta di 49,40 ettari. Anche dal fronte degli incendi delle aree ricoperte da sterpaglie, giungono notizie positive: gli episodi che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco si sono limitati a 237. ‘L’andamento favorevole della campagna 2010 ‘ e` stato sottolineato, ad Acquasanta Terme, dai responsabili regionali del Corpo forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e della Regione, nel corso di una conferenza stampa ‘ e` frutto del lavoro congiunto tra organi dello Stato, Regione Marche e volontariato della Protezione civile, che ha privilegiato sia la prevenzione, che la capacita` organizzativa di contrasto degli eventi’. Un risultato straordinario, ha sottolineato il presidente Gian Mario Spacca, che ‘viene a confortarci dopo l’anno piu` brutto, quel 2007 in cui gli incendi hanno messo a dura prova il nostro territorio. Il calo degli incendi, in genere, e` frutto di un miglioramento sostanziale e continuo, tanto che il 2010 e` il nostro anno piu` positivo e il 2009 e` stato il secondo in assoluto. Questo e` il risultato di un ottimo lavoro di squadra, di una collaborazione efficace e di un’esperienza messa a frutto: e` il senso vero di quello che chiamiamo prevenzione’. La diminuzione degli incendi, secondo Antonio Giusti (Comandante regionale Marche CFS), ‘premia l’impegno di tutti’, mentre per Giorgio Alocci (direttore VdF Marche) ‘il modello di soccorso antincendio, nelle Marche, rappresenta un sistema valido e collaudato’. Complessivamente sono state piu` di 2.400 (tra forestali e vigili del fuoco) le persone impegnate nella lotta agli incedi 2010, che hanno utilizzato oltre 500 mezzi per contrastare le fiamme. Il Corpo forestale ha anche impiegato 310 pattuglie di pronto intervento, istituite presso i comandi stazione di Carpegna e Cagli (PU), Fabriano (AN), Camerino (MC) e Ascoli Piceno. La novita` di quest’anno e` rappresentata dall’impiego (nell’ambito di una convenzione con la Regione Marche) dell’elicottero AB412 del Corpo forestale, con base a Falconara Marittima, che ha effettuato 14 voli operativi e 92 lanci per lo spegnimento degli incendi. Il velivolo e` stato particolarmente impegnato a Cingoli, San Severino Marche, Cagli, Ancona e Acquasanta Terme. Quest’ultimo comune ha registrato l’episodio piu` significativo del 2010: il 28 agosto l’intervento del personale a terra e dei mezzi aerei (compreso un Canadair) ha scongiurato il propagarsi delle fiamme nelle aree boscate e nelle frazioni abitate limitrofe. Il 14 settembre, ad Ancona, inoltre, il Corpo forestale ha effettuato l’arresto di un piromane, responsabile di vari incendi nel Parco regionale del Conero. Nel corso del 2010 la provincia di Ancona ha avuto 4 episodi (11,52 ettari distrutti), Ascoli Piceno 3 (22,50 ettari interessati), Macerata 4 (1.65 ettari coinvolti), Pesaro e Urbino 2 (1,03 ettari compromessi). Nessun episodio si e` avuto in provincia di Fermo.

16 SETTEMBRE 2010 17:19
CANZIAN: ‘INACCETTABILE LA MANOVRA CORRETTIVA DEL GOVERNO NAZIONALE’.

‘Una manovra correttiva con dei contenuti da non accettare perche` ricadono sui servizi essenziali da erogare alla collettivita`. I trasferimenti statali alla Regione Marche, che rappresentano il 2,6% di tutto lo stanziamento nazionale, si sono ridotti di un terzo. Per le politiche sociali, dei 36milioni di euro degli anni passati, il Governo nazionale ne ha stanziati solo 11. Stiamo arretrando sullo stato sociale e la disabilita` e l’infanzia sono i settori piu` colpiti. Un vero disastro per gli Enti locali che dovranno fronteggiare i servizi con i pochi fondi che avranno a disposizione. Noi tutti dobbiamo adoperarci per arginare tutto cio` e realizzare una piattaforma alternativa a questa manovra finanziaria’. Cosi` l’assessore ai progetti speciali per il Piceno, Antonio Canzian, ad Offida, ha voluto illustrare le ripercussioni sui bilanci delle Regioni e su quelli degli Enti locali, della manovra finanziaria del governo nazionale durante la Festa di LiberEta` organizzata dal sindacato Pensionati italiani della Cgil di Ascoli Piceno. Presenti, tra gli altri, il deputato Luciano Agostini, i sindaci di Ascoli Piceno, Guido Castelli e di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari, il presidente della Comunita` Montana dei Sibillini, Cesare Milani, il presidente regionale Spi-Cgil, Giuseppe Pettinari e quello provinciale, Carlo Mestichelli. A fare gli onori di casa il sindaco Valerio Lucciarini. Anche lui ha sottolineato le difficolta` a cui andra` incontro il suo Comune a causa dei pochi finanziamenti a disposizione. ‘A Roma ‘ ha detto Agostini – arrivano le urla di dolore da parte dei cittadini sulla manovra correttiva, necessaria per riequilibrare la finanza pubblica, ma con delle misure senza precedenti. Ci troviamo di fronte ad una manovra con dei tagli, detti ‘lineari’, indiscriminati che vanno ad incidere sui piu` deboli, tanto da non garantire quel livello di protezione sociale. In alcuni settori si arriva ad un taglio di fondi pari del 60%’. Dal convegno e` emerso che l’ultima manovra del Governo avra` importanti ripercussioni sui bilanci delle Regioni, con il pericolo di causare una riduzione degli attuali livelli dei servizi alla persona e contemporaneamente aumenti di imposte, tasse e tariffe. Il sindacato dei pensionati Spi Cgil della provincia di Ascoli Piceno e` preoccupato che ancora una volta a pagare siano i soggetti piu` deboli della societa` e che la manovra possa avere un impatto negativo sul territorio, gia` compromesso da una grave e perdurante crisi occupazionale. La consapevolezza che al primo posto della riflessione e dell’azione sindacale ci siano i problemi reali delle persone e la ricerca delle soluzioni, fa si` che l’estensione e la qualita` dei servizi sociali e socio sanitari rappresentino una condizione irrinunciabile per garantire le tutele dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati.(a.f.)




17 Settembre 2010 alle 21:10 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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