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In oltre 8 mila per Mario Sasso alla Palazzina Azzurra

di | in: Cultura e Spettacoli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Un viaggio, un sogno ad occhi aperti, città come cuscini” è solo una delle innumerevoli dediche firmate, lasciate da alcuni degli oltre  8.000 visitatori  alla mostra dell’artista jesino Mario Sasso a San Benedetto del Tronto:“SCANNER” , le città elettroniche di Mario Sasso che ha appena chiuso i battenti.
La mostra a cura di Giancarlo Bassotti ed allestita da Renato Barchiesi, altri due jesini doc, è stata ospitata nei bellissimi locali della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (AP) dal 7 al 31 agosto 2010 ed ha fatto registrare unanimi consensi di critica e di pubblico. La mostra,  articolata su due versanti, uno complementare all’altro è la risultanza di una serie di installazioni. Da un lato “I PACCHI”, le opere pittoriche realizzate mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie offerte dall’elettronica, tutte dedicate dal grande artista al tema della città. Un tema, quello della città, al quale Mario Sasso ha dedicato quasi cinquant’anni di ricerca e di indagine. La città come metafora della vita; la città come luogo ideale nel quale si svolgono le vicende delle singole persone e dei gruppi sociali; la città come galassia dove tutto è in continuo movimento ed i Pacchi sono la metafora di questo movimento. Tutte le opere esposte sono state realizzate, o meglio quantelizzate, al computer, stampate su pvc ed ultimate a mano con colori acrilici. Una sorta di percorso pittura-elettronica-pittura tendente a negare ogni sospetto di ripetitività e di serialità e ad affermare che ogni opera, sia pur realizzata al computer, è resa unica dall’intervento finale dell’artista.


Dall’altro la produzione video, settore nel quale Mario Sasso è uno dei protagonisti di primissimo piano nel panorama internazionale.
I visitatori hanno potuto ammirare, in esclusiva nazionale dopo il restauro, il video della “Torre delle trilogie”. L’opera, con musiche di Nicola Sani, commissionata da I Guzzini Illuminazione sui temi dell’acqua, del colore e della luce, riceve al suo esordio il premio Guggheneim, nel 1998. Con quest’opera formata da 60 monitor e alta quasi 7 metri  l’artista sperimenta per la prima volta il montaggio verticale.
Il video “Foot Print”, del 1990, premio Golden Nika al festival d’arte elettronica di Linz. Il video inaugura le trasmissioni di Rai Sat. Ed infine, in quella che è la cifra della mostra, una installazione murale di opere pittoriche, di piccole dimensioni, dall’artista definita “Galassia” completata dal  video  “Roma di notte”,  dove stradari di diverse città del mondo prendono la forma di “pacchi” a sottolineare la volontà di intere popolazioni a spostamenti migratori. Il video ne traccia la tensione e, nello stesso tempo, la serena poetica di una città per vocazione accogliente.
Da sottolineare che l’ultima produzione artistica di Mario Sasso è ispirata alla “Forma urbis” cioè alla prima forma di rappresentazione corografica della città di Roma. L’opera esposta alla Palazzina Azzurra sarà il fulcro della grande mostra antologica in programmazione all’Ara Pacis di Roma per i primi mesi del 2011 a cura della Fondazione Volume, voluta dalla città di Roma per rendere omaggio ad uno dei più importanti protagonisti dell’arte elettronica contemporanea.




9 Settembre 2010 alle 22:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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