ASUR e tagli: l’intervento della CISL FP
di Redazione | in: Primo Piano
di Giuseppe Donati*
Ascoli Piceno, li 16 ottobre 2010 –
Pubblico. I tagli previsti alle assunzioni, anzi, il blocco del turn over,
sono ingiusti per tutti i territori ma per alcuni di questi, in special modo quelli del sud delle Marche, sono insopportabili.
Renderanno impossibili il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza o la sostituzione
dei pensionamenti o trasferimenti degli operatori. C’è una sorta di accanimento sulle Zone
Territoriali n.12 e 13 che negli ultimi anni hanno dovuto sopportare vicissitudini inenarrabili e le
conseguenze di una dotazione organica assolutamente sottodimensionata, una perdita costante di
servizi ed un abbassamento preoccupante dei livelli minimi assistenziali.
Non vi è ingiustizia più grande di trattare in modo eguale soggetti diseguali. Si parla infatti di
sacrifici per tutte le Zone ma si dimentica che le risorse destinate negli ultimi anni al nord della
regione sono state ingenti anche perché in quella parte delle Marche si concentrano le alte
specialità sanitarie. Guarda caso, però, proprio al nord si registra la percentuale maggiore di
mobilità passiva extraregionale che tutta la collettività deve caricarsi.
La CISL FP quindi giudica molto positivamente l’iniziativa congiunta dei sindaci di Ascoli Piceno e
San Benedetto di convocare le rispettive conferenze dei Sindaci per discutere di sanità. La politica
locale, infatti, si deve fare carico delle possibili conseguenze dei tagli sulle assunzioni già
preventivate dal Dr. Ciccarelli ed unendo le forze, si spera, possa mostrare di essere in grado di
ricoprire il ruolo di garante dei diritti dei cittadini in particolare di quelli meno abbienti.
Le parole non servono più. Occorrono atti politici veri, seri e concreti nei confronti del Presidente
della Giunta Regionale, dell’Assessorato alla Sanità e dell’ASUR che non possono permettersi di
fare tagli lineari indiscriminati senza tenere conto della storia territoriale ed economica di ogni
singola Zona Territoriale.
La CISL FP sarà al fianco della Regione in tutte quelle iniziative finalizzate alla diminuzione degli
sprechi, dei privilegi, delle ruberie e delle consulenze inutili ma non potrà acconsentire a tagli sul
personale, alla mancata sostituzione degli operatori in pensione e alla mancata copertura dei
primariati vacanti. Nella Z.T. 12 come in tutte le altre Zone del Sud delle Marche. Tutto questo, se
avvenisse, darebbe origine alla perdita ulteriore di servizi e reparti perché senza personale non si
potranno mantenere in piedi i servizi attualmente erogati ne sviluppare altre specialità di cui il sud
delle Marche ha diritto. L’immediata conseguenza di ciò sarebbe la consegna della sanità ai
privati, alle cooperative o l’esplosione del ricorso agli ambulatori privati dei medici con enorme
danno ai cittadini. Le quattro cliniche private del territorio stanno attrezzando le proprie strutture
per carpire, più di quanto stiano già facendo, professionisti e pazienti che, insoddisfatti dell’offerta
pubblica, ricorreranno al privato.
La CISL FP ritiene inutile la costituzione dell’Azienda Sanitaria Marche Sud ma auspica fortemente
la nascita degli Ospedali Riuniti di Ascoli e San Benedetto che, però, non potrà prescindere dagli
opportuni finanziamenti ed investimenti perché, se lo mettano in testa i soliti ragionieri della
Regione, costituire ospedali riuniti non significa sommare i servizi e reparti dei due nosocomi ma
scegliere con oculatezza e competenza quali e quanti servizi sanitari insediare su un territorio più
ampio e rispondere, così, in maniera equilibrata e soddisfacente ai bisogni dei cittadini di Ascoli e
San Benedetto che hanno pari dignità. Per ottenere questo, saranno necessarie le dovute risorse
economiche ed umane. Quelle che il sud delle Marche rischia di non ottenere anzi di perdere.
*CISL FP, IL SEGRETARIO GENERALE