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Cena rievocativa “la cucina dello spirito” a Monteprandone

di | in: Cronaca e Attualità

Cucina dello Spirito

Memorie monastiche di novembre, dai Santi a San Martino, tra San Giacomo e i conventi della “Marca”

(Cena rievocativa con ricette del repertorio monastico, tradizionali delle festività di novembre e della stagione autunnale)

Monteprandone, Hotel “San Giacomo”, 11 novembre 2010, ore 21


MONTEPRANDONE – Come consuetudine da un po’ di anni “La cucina dello spirito” celebra con la sua rassegna annuale l’ultimo spicchio di calendario dell’anno, rievocando le antiche consuetudini conviviali dei refettori ma anche delle mense di casa, recuperando e proponendo ricette e riflessioni storico-culturali sulla cucina delle festività di fine anno, dall’inizio di novembre dei Santi-Morti e di San Martino, per arrivare quindi al tardo dicembre del ciclo delle celebrazioni natalizie.

La serata dell’undici di novembre nel Ristorante San Giacomo di Monteprandone inizierà questo ultimo ciclo di appuntamenti di chiusura del 2010 : in avvio vi sarà una breve conferenza introduttiva di Olimpia Gobbi, storica del territorio piceno, e di Tommaso Lucchetti, storico della cultura gastronomica e dell’arte conviviale; tra i documenti da citare ci sarà un particolare riferimento ad un pranzo per la data dell’11 novembre 1464, servito quasi 550 anni fa in Assisi a San Giacomo della Marca. Il menù della cena sarà pertanto, oltre a questo particolare piatto di pesce legato alla storia del santo di Monteprandone (fin dall’inizio virtuale ispiratore e dedicatario della “Cucina dello Spirito”) una sorta di antologia di antiche ricette e riferimenti alla sapienza monastica sulle pratiche agrarie, sulle provviste e sulle sapienze cucinarie legate a questo particolare e suggestivo mese dell’anno, ma anche ai valori spirituali sul culto e la devozione di queste ricorrenze. La memoria dei pecorini infossati di alcuni frati francescani, la consuetudine della pizza bruna di San Martino nel regolamento di dispensa di alcune clarisse, i doni nei conventi di funghi e cacciagione, la simbologia funebre di dolcetti universali come le fave dei morti, gli stratagemmi per nobilitare le castagne (dalle minestre a certi squisiti pasticcini al cioccolato) saranno alcuni dei passaggi da assaporare tra il piatto e l’ascolto di questo racconto, dall’eco dei chiostri fino all’insieme di tradizione vive ancora oggi attraverso il tempo, anche a distanza di secoli.

Di seguito il menù :

Pizza bruna con formaggio nella cenere e funghi porcini
Crostino croccante
Tinca Carpionata (in onore di San Giacomo della Marca)

Brodo di Castagne (Monastero di Santa Chiara-Svizzera)
Polenta Maritata con fagioli (Loro Piceno)
Risotto salsicce e fughi (Monatstero Ripatransone)

Salmì di uccelli con fave bianche (Cnonichesse regolari lateranensi di
Caldarola)

Pane dei mort, Tartufini

Costo: 30 euro (vini inclusi). Informazioni 0735-62545,
info@hotel-sangiacomo.it.




6 Novembre 2010 alle 16:38 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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