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150 e l’Italia canta

di | in: Cultura e Spettacoli

Giovanni Muciaccia

L’Unità d’Italia raccontata ai bambini da Giovanni Muciaccia

Ciclo di incontri per le scuole elementari, medie inferiori e superiori organizzato dall’associazione culturale Theatron.

 www.theatronscuola.it


di  Anna Maffei


Non è facile catturare l’attenzione di bambini e adolescenti, di questi tempi, senza far ricorso ad immagini e tecnologie varie… Ma il Teatro regala sempre questa grande magia di trasportare lo spettatore in altre realtà senza bisogno di troppi artifizi.

E’ questa l’operazione, pienamente riuscita peraltro, dello spettacolo “150 e l’Italia canta” portato in scena dal notissimo conduttore di “Art Attack” Giovanni Muciaccia.

Un racconto che scorre in modo fluido, naturale: come una ‘storiella’, in fondo, ma rilevando con espressività, movimento, musiche e un’ironia facilmente carpita dal pubblico di ragazzini, un percorso pieno di eventi ‘forti’ che la nostra Italia ha compiuto, dal 1861, anno dell’Unità dello Stato, fino ad oggi.

Essenziale la scena. Giovanni e un banco di scuola, da cui vengono fuori ‘oggetti simbolo’ ovviamente concepiti sullo stile ‘artattakista’…

Ma il Giovanni che i ragazzi hanno davanti non è ‘solo’ il sorridente personaggio che con ritmi lenti ‘spiega’ come realizzare un lavoretto.

Giovanni qui è un attore. Si muove, sorride, si arrabbia, salta, ammicca, suggerisce idee, pensieri, riflessioni.

Partendo dalla Breccia di Porta Pia,  un Giovanni, un po’ adulto e  un po’ bambino, osserva  e riporta l’arrivo del secolo Novecento, con tutto quello che di ‘buono’ e di ‘meno buono’ ha portato. La scuola e l’obbligo scolastico, i compagni/amici ebrei ‘stranamente’ esclusi; le dittature, le guerre, la fame, la povertà, l’emigrazione, il dopoguerra, il boom economico, le rivoluzioni degli studenti. E poi….la TV, Sanremo, Internet, i telefoni cellulari e tutta la tecnologia che impera ‘ora’.

E la sorpresa è vedere che, nonostante certi temi siano stati ‘relegati’ dalle ultime riforme scolastiche, ‘solo’ all’ultimo anno delle Scuole Medie inferiori, i bambini ne comprendono il ‘senso’, pur non conoscendo tutti la successione storica degli avvenimenti.

Alla fine di questa passeggiata divertente ed educativa, Giovanni lascia una riflessione ai suoi piccoli spettatori: l’Italia  ha lottato ma resta sempre la ‘patria’ di grandi artisti.

L’Italia, nonostante le sue contraddizioni, è ancora un Paese simbolo della libertà.

E sta a questi curiosi bambini del 2010 fare in modo che l’Unità d’Italia non sia solo un momento celebrativo ma vi sia la consapevolezza che si può e si deve andare sempre avanti. Con fiducia e tenacia.

                                                                                                            

Giovanni Muciaccia a teatro dal 1 dicembre con la rassegna Teatri…amo.

CALENDARIO DELLE DATE – matinee dedicati alle scuole, orario 9-10/11-12

 1-2 dicembre 2010 – Salerno – Teatro S. Demetrio – Via Dalmazia, 4

4 dicembre 2010 – Diamante – Teatro Vittoria – Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa

9 dicembre 2010 – Cosenza – Teatro Garden – Via Strada Statale, 19

10 dicembre 2010 – Corigliano Calabro – Teatro Metropolitan

 11 dicembre 2010 – Ferrandina – Teatro Della Valle – Piazza Matteotti

 13 dicembre 2010 – Villa d’Agri – Teatro Eden – Via Nazionale, 22

 14 dicembre 2010 – Francavilla sul Sinni – Teatro Columbia – Via Passeggeri

15 dicembre 2010 – Avellino – Teatro Partenio – Via Giuseppe Verdi

 16 dicembre 2010 – Ariano Irpino – Centro Sociale

17 dicembre 2010 – Benevento – Teatro Calandra – Via Calandra

18 dicembre 2010 – Telese – Teatro Modernissimo – Via Giuseppe Garibaldi, 38

20 dicembre 2010 – Isernia – Teatro Otto e mezzo – Via Alcide De Gasperi, 23

 21 dicembre 2010 – Isola Liri – Teatro Mangoni – Via Roma

22 dicembre 2010 – Salerno – Teatro S. Demetrio – Via Dalmazia, 4 




16 Dicembre 2010 alle 1:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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