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Musicultura, ultimo sprint per le Audizioni live

di | in: Primo Piano

Pierluigi Colantoni

Giovedì il Sisme va a Pierluigi Colantoni


MACERATA – Con la giornata di ieri si è aperto l’ultimo weekend dedicato alle audizioni di Musicultura. Un teatro della Filarmonica ancora una volta gremito, a sancire l’ottima riuscita della manifestazione. Tra le quattro proposte in gara nella serata di ieri, anche un marchigiano, Massimo Torresi.

Ad aprire la serata una band lucchese, gli Esterina, interessante formazione che mette assieme strumentazione moderna e qualche pezzo vintage come lo xilofono o il vibrafono. Batteria, fisarmonica, piano, chitarra acustica, fiati, synth e basso a completare la variegata orchestrazione. Con la loro musica ci si muove nei meandri torbidi del rock alternativo e dell’indie; una bella voce roca, sofferta introduce testi apparentemente no sense e gioca in armoniche disarmonie con la parte musicale. Sicuramente non di facile ascolto, e questo spiegherebbe il perchè delle tante perplessità che animano le discussioni in chat.

Abbandonate le sonorità distorte degli Esterina è il momento di Roberto Santoro cantautore classico che si presenta sul palco accompagnando la sua voce solo con una chitarra e un’armonica a bocca. Introduce il proprio trittico affidandosi ad un proemio alla dea, il suo “Santa Libertà”. Buoni i testi che fanno trasparire una propensione per l’aspetto più filologico della composizione musicale. Probabilmente però gli arrangiamenti un po’ monotoni rendono la performance un po’ piatta. Sicuramente apprezzabile come autore, ma ripetitivo nella veste di interprete.

Le Marche si rivelano nella voce del maceratese (Morrovalle) Massimo Torresi che, voce e chitarra, accompagnato da violino, pianoforte, batteria, basso e chitarra acustica esprime un buon uso della testualità senza però tralasciare la composizione strumentale. Un pop ben suonato che nonostante la complessità e l’eleganza stilistica, non nasconde però una ricerca della semplicità.

A chiudere la serata l’interessante e teatrale Pierluigi Colantoni che mescola assieme la vena ironica tutta italiana/romana, alla chiave neorealista urbana più parigina. Nella sua formazione chitarra acustica e voce, violoncello, pianoforte, basso. Ogni brano presentato viene introdotto da una sorta di abstract quasi recitato in cui l’artista racconta la storia che sottende il pezzo che si va ad ascoltare. Presto ci si ritrova a vagare un po’ sperduti, un po’ stressati, per centri commerciali affollati, e un Ikea simbolo di moderno fai da te, in compagnia di una donna un po’ moglie un po’ mamma. I monologhi descrittivi collegano i tre pezzi tra loro e rendono la sua performance molto compatta e evocativa. Buona la ricchezza cromatica compositiva e la tenuta di palco.

Il premio Sisme consegnato dalla dott.ssa Paola Nicolini (Direttore Centro Ateneo per l’Orientamento dell’Università di Macerata) va a Pierluigi Colantoni, sicuro artefice della performance più accattivante dal punto di vista della teatralità sebbene, di non certo trascurabile ascendente, fossero gli Esterina meritevoli forse di una attenzione maggiore.

L’appuntamento è ora a questa sera; l’arena si apre ad altri cinque combattenti.

Galleria fotografica_© 2011 www.ilmascalzone.it – foto E. Sabbatini




11 Febbraio 2011 alle 19:49 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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