Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 23:36 di Mar 21 Mag 2024

Maurizio Boldrini, “Leopardinfinito”: forza, terrore, tenerezza, musicalità dei versi di Leopardi

di | in: Recensioni

Maurizio Boldrini

di Patrizia Mancini


Visita principesca per il conte Leopardi


RECANATI – Il grande pubblico che sabato 16 ha partecipato a “Leopardinfinito” al Giardino del Colle dell’Infinito è stato testimone rapito non solo di un grande spettacolo,  è stato testimone di una rivelazione. In un’ora di esecuzione spietata per inaudita bellezza, la voce di Maurizio Boldrini e le musiche dei suoi compagni di scena Mauro Luciani, Lucio Matricardi, Mauro Navarri e la fonia di Euro Morresi hanno giustiziato la miriade dei luoghi comuni, le patibolari pene del già sentito, le ovvietà sulla poesia del genio recanatese facendo affiorare tutta la sana forza, il devastante terrore, l’inaudita tenerezza, l’acrobatica musicalità dei versi di Leopardi. E’ stato uno di quegli eventi che capitano raramente: la mente e l’orecchio sbalzano parabolicamente a un quarto di secolo prima, quando in piazza Leopardi, un signore chiamato Bene Carmelo, materializzò una magia di analogo e impagabile valore.

Giacomo Leopardi

Per Boldrini erano venti anni di assenza interpretativa da Recanati, dal tempo della sua memorabile concertazione titolata “Un Leopardi/Riverberi”. Ora da una parte c’è questa lunga attesa premiata dal dono, che amplifica il piacere di riceverlo, ma c’è anche rabbia perché sorgono domande, che potrebbero essere risposte con le  facili ovvietà della pigrizia, ma più difficilmente rispondibili con una seria riflessione sul senso dell’arte oggi, e vale a dire: chi e perché ordina le recite del già sentito, quando è a portata di mano l’arte magistrale? perché la mediocrità confortevole è preferita all’eccellenza?  che sistema è questo che è pronto ad accogliere le sagre televisive e vieta nei fatti l’educazione dell’esempio? In questa estate così ricca di “eventi” e povera di essenze, “Leopardinfinito” ha riportato alle più intime radici del fare poetico, ha fornito la misura del senso artistico più puro. Le recite dell’ennesimo carnevale potranno continuare come sempre hanno fatto ma chi il 16 è stato al Colle dell’Infinito, ha compreso la differenza: che sia coltivata per non ricadere nell’ovvio. E se poi proprio dovessimo aspettare altri 20 anni, faremo del tutto per esserci. Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Centro Mondiale della Poesia, Provincia di Macerata, Minimo Teatro sono gli enti che hanno confezionato il dono impreziosito ulteriormente dalle scritture di Andrea Zanzotto, Franco Ferrara, Giovanni Prosperi, Barucca Gottish, Elelina De Signoribus, Giampaolo Vincenzi. Il conte Leopardi per una sera ha ricevuto nel suo giardino una visita principesca.




18 Luglio 2011 alle 12:42 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata