‘Ndo me Poggio? Storie migranti tra Poggio e Argentina
di Redazione | in: Cultura e Spettacoli30 e 31 luglio al Poggio di Ancona
‘NDO ME POGGIO?
STORIE MIGRANTI TRA POGGIO E ARGENTINA
Di Matteo Osimani
con Roberta Biagini, Gabriele Bonafoni, Antonia Del Pozzo, Emanuele Galassi, Andrea Stimilli.
Regia di Ylenia Pace
Lo spettacolo nasce da una ricerca umana tra i ricordi e le esperienze della ‘gente del Poggio’, da un incontro con i nostri ‘nonni’ e dall’ascolto dei loro racconti. I veri protagonisti di queste preziose storie sono i loro stessi ‘nonni’, emigrati per sfuggire alla miseria, alla guerra o alle vendette; questi trovarono in Argentina nuove fortune, antichi sfruttamenti e, in alcuni casi, l’oblio.
‘NDO ME POGGIO muove anche da un’indagine terrestre, poiché abbiamo scelto come punto di orientamento per le nostre ricerche il radicamento di quegli uomini alla ‘terra’: una terra madre e matrigna, che essi servirono sempre con passione e fatica, ai tempi in cui un ‘nonno’ era contemporaneamente agricoltore, cavatore, pescatore e carrettiere, e una ‘nonna’ insieme madre, lavandaia, cuoca e padrona di casa.
Lo spettacolo è ispirato infine dalle forme divine della poesia e della letteratura: forme attraverso le quali il poggese Giuseppe Bartolucci, non solo ci ha condotti sulle rotte dei nonni migranti, ma ha saputo altresì gettare un ponte tra terre e culture divise dall’oceano.
Al soffio del vento della pampa
[…]
giunge da lembi sconosciuti
da oltre l’immenso mare l’emigrante,
forgia la dura zappa e già l’aratro
fende la terra che non sa di ferro.
G. Bartolucci
Tornata in Italia dopo anni passati in Argentina, la nonna racconta al nipote del tempo passato; dalla memoria di una sola donna prendono corpo in scena le vicende di tante famiglie, uomini e donne, poggesi e migranti. Sono ricordi di un Poggio fatto di miseria e fatica, storie di viaggi in cui la posta in gioco è la propria identità e il proprio mondo.
Così il giovane poggese salpa alla ricerca delle proprie radici e incontra coloro che si sono fermati. Conosce poggesi piegati dallo sradicamento e dall’arrivo in una terra nuova e sconosciuta, aspra come quella da cui erano fuggiti. Ma ascolta anche storie fortunate e scopre una nuova forma di solidarietà, figlia dell’appartenenza a quella cultura distante che, nonostante tutto, permette che l’Io e il Tu diventino un Noi.
– dal 23 al 28 luglio Se “in Vino Veritas”… il Vino Meritas. Regia di Gianluca Barbadori. Con Ylenia Pace, Igor Pitturi, Simone Bellezze. Lo spettacolo verrà presentato in anteprima in versione storica per le Feste Medievali di Offagna. Gli attori si esibiranno nelle taverne con frammenti dello spettacolo dedicato al vino. Il 25 luglio ore 22 invece andranno in scena con lo spettacolo completo davanti alla Chiesa del Sacramento di Offagna.
– dal 30 al 31 luglio ore 19.30. ‘ndo me Poggio? Storie migranti tra Poggio e Argentina. Di Matteo Osimani. Regia di Ylenia Pace. Con Roberta Biagini, Gabriele Bonafoni, Antonia Del Pozzo, Emanuele Galassi, Andrea Stimilli. Una ricerca umana tra i ricordi e le esperienze della ‘gente del Poggio’, nata da un incontro con i nostri ‘nonni’ e dall’ascolto dei loro racconti. Lo spettacolo sarà accompagnato da degustazioni di prodotti tipici marchigiani al tramonto.
– il 4 agosto ore 21.30. Se “in Vino Veritas”… il Vino Meritas. Regia di Gianluca Barbadori. Con Ylenia Pace, Igor Pitturi, Simone Bellezze. Piazza Nuova a Numana (AN). Ingresso gratuito.
– il 18 agosto ore 21. Lavoro? (ma se) non vedo l’ora. Regia di Antonio Lovascio. Con Giulia Pagoni, Stefania Terrè, Barbara Roefaro dell’Unione Italiana Ciechi. Presso la terrazza del Museo Omero in occasione di Sensi d’Estate. Ingresso gratuito.