Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 22:49 di Dom 28 Apr 2024

Che foll(i)a!

di | in: Cactus, Cronaca e Attualità, Noi che... Quelli che..., Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

taglio del nastro

– Sabato 22 ottobre: Inaugurazione del nuovo ponte sul Tronto –

 

L’inaugurazione più istituzionalmente affollata che sia capitato di vedere, come mostra la foto di gruppo d’ordinanza. In proporzione, quando si dovesse mai (speriamo mai) inaugurare il ponte sullo Stretto, il serpentone di autorità e notabili si snoderà almeno Da Quarto al Volturno e giù giù fino a Messina…

La foto del momento topico nella poco radiosa giornata dell’orgoglio piceno-aprutino è troppo piccola per contenerli tutti: incuranti di giovepluvio si stringon gioiosi per pinzar con due dita il nastro. Figurati sprecare un’occasione così: da ‘ste parti l’election day spunta ad ogni alba.


Certo che 9,3 milioni sono tanti, eh! Specie se si deve ancora sistemare il ponte ferroviario con altri 5 milioni circa! E poi migliorare il deflusso delle acque. E poi demolire il vecchio ponte. E poi un’altra rotatoria. E poi approntare le strutture per raccogliere pedoni e ciclisti che stramazzeranno al suolo avvelenati dopo una decina di metri giù per i previsti  percorsi pedonali (!) e ciclabili (!).

Il prode Amedeo in arte Ciccanti, dice “…siamo alla metà dell’opera“: e io a pensare che l’opera – visti i tempi biblici – l’avessero almeno fatta intera! Ma i nostri trisnipoti dovrebbero farcela, a vederne il seguito. La fine mai, si capisce.

Avremo modo, e tempo, per verificare congruità, necessità, opportunità, di cotanto manufatto “simbolo di unione fra i territori del piceno e del teramano“… (sic). Al momento l’idea che ci se ne può fare con sufficiente chiarezza non ispira pensieri alti.

Ma intanto: perchè qui ad ogni apertura di strada, ponte, parcheggio, galleria commerciale, chalet, tombino e bagno pubblico, deve partire l’assurda, pletorica, costosa, stantia macchina delle INAUGURAZIONI?

Possibile, soprattutto in tempi di vacche decisamente magre, che autorità civili religiose e militari (sempre a braccetto, come no), e notabili e responsabili a vario titolo non colgano l’inutile costosa e vacua ampollosità di simili liturgie? Blocco del traffico, serpentoni di automezzi lampeggianti e autoblu e ambulanze e protezionicivili – stavolta addirittura da due regioni e da due province e da svariati comuni, un vero caso di INCONTINENZA ISTITUZIONALE – e nastri, e mani sforbicianti, e mani benedicenti?

     Perchè mai non è possibile – di certo sarebbe più SERIO – ufficializzare l’apertura di un’opera pubblica soltanto… APRENDOLA? Lasciando che sia semplicemente, nel giorno e nell’ora stabiliti, aperta e disponibile al pubblico, esattamente come accade in altri luoghi del mondo civile?

Troppo amara per l’ipertrofico ego politico dei Nostri la rinuncia all’esposizione mediatica? E i cittadini, apprezzeranno forse di meno l’opera se questa sarà stata un buona opera senza fanfare? E l’apprezzeranno forse di più se condita da bande e vescovi benedicenti e autorità inauguranti? E quante brutte – e francamente esilaranti – foto si eviterebbero, di grigi signori in tiro e sorrisi d’ordinanza sciorinati dopo essersi beccati come galletti – testimonianza di presenti, di certo in malafede – su municipalistiche questioncelle di bottega….

Qui poi, si tratta solo di un ponte: in termini relativi addirittura di un ponticello, neanche 200 metri. Che ad oggi non migliora di un’oncia la situazione generale sulla sicurezza idraulica. Anzi, la peggiora, considerato che nell’alveo del Tronto – disastratissimo di suo – ci sono adesso 4 piloni in più di ostacolo al deflusso. Dopo più di vent’anni dall’alluvione…


SBT, 23.11.’11                                         Sara Di Giuseppe 




23 Ottobre 2011 alle 22:57 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata