Documento di Confindustria AP sulla vicenda treni
di Redazione | in: Cronaca e AttualitàASCOLI PICENO – Faccio seguito alla riunione del consiglio comunale aperto tenutosi ieri a S. Benedetto per trasmettere alla vostra attenta valutazione il documento predisposto da Confindustria Ascoli Piceno e oggetto di dibattito nella stessa occasione
Ill. mi
Giovanni Gaspari
Sindaco di
S. Benedetto del Tronto
Marco Calvaresi
Presidente Consiglio Comunale
S. Benedetto del Tronto
Egregi Signori,
la scrivente Associazione in merito alla soppressione di tutte le fermate Eurostar City nella stazione di S. Benedetto del Tronto,
premesso
-
che da tempo viene denunciata nel Piceno una perdita notevole di attrattività , intesa come dotazione di fattori materiali e immateriali che conferiscono valore aggiunto a un territorio;
-
che i fattori che determinano il grado di attrattività si riverberano, positivamente e negativamente, sulla competitività delle imprese;
-
che una delle maggiori determinanti della competitività/attrattività è individuabile nella efficienza dei trasporti e della logistica, nella densità della rete autostradale, nei collegamenti ferroviari e aeroportuali, nella qualità delle reti elettriche, telefoniche e di trasmissione dati ecc.;
-
che una situazione di tal genere penalizza, in un bacino di area vasta che comprende oltre alla Provincia di Ascoli Piceno anche parte di quella di Teramo, non solo i cittadini, lavoratori e studenti, ma anche il turismo nella sua complessa articolazione e le attività economiche (business community composta da imprenditori, manager, clienti, fornitori e in genere uomini d’affari) con evidenti ricadute negative su tutta l’economia locale;
considerato
-
che il Piceno è nettamente carente nella dotazione infrastrutturale , per la distanza dagli aeroporti di Pescara e Falconara, la completa mancanza di Eurostar per i collegamenti su lunghe tratte nord/sud, l’assenza della terza corsia autostradale e , da ultimo , il posizionamento secondo indicatori economico statistici che misurano la ricchezza d’infrastrutture ( la classifica di attrattività della Fondazione Italiana Accenture e l’Università Bocconi, su 103 province italiane Ascoli Piceno si colloca al 66° posto ) ;
-
la crisi particolare del sistema economico produttivo locale che si sovrappone a quella globale di valenza nazionale ed internazionale;
-
che il servizio ferroviario viene oggi offerto, di fatto, in regime di mercato chiuso per il quale la Regione eroga una contribuzione rilevante su base pluriennale;
-
che eventuali motivi di maggiore efficienza eventualmente addotti per la soppressione delle fermate a S. Benedetto del Tronto sembrano essere contraddetti dai fatti (Freccia Bianca 9810 la cui fermata a S. Benedetto del Tronto è stata soppressa, arriva oggi – come ieri – a Milano alle 13.25);
formula
auspicio che il territorio venga dotato di un’infrastrutturazione che preveda, oltre al ripristino di alcune fermate degli Eurostar City alla stazione di S. Benedetto del Tronto, almeno:
-
la predisposizione di un’area di parcheggio per la sosta di lunga durata in prossimità della stazione ferroviaria adeguatamente attrezzata
-
un più efficiente sistema di trasporti pubblici, da e per la stazione, coordinato con gli orari dei treni,
-
una maggiore presenza della divisione Cargo per la valorizzazione del trasporto merci nel territorio .
Tutto quanto sopra espresso
Confindustria di Ascoli Piceno invita le Istituzioni locali compatte ad assumere ogni iniziativa utile e necessaria per la salvaguardia delle condizioni di attrattività del territorio e di competitività delle imprese.
Segnala l’opportunità che siano assunte posizioni comuni per raggiungere obiettivi che , se mancati , aggraverebbero una situazione già di per sé seriamente compromessa.
Confindustria Ascoli Piceno
IL PRESIDENTE
(Bruno Bucciarelli)