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Viaggio a Roma tra disagi e professionalità

di | in: Cronaca e Attualità

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Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente


Anch’io come decine di persone, mi sono dovuto recare a Roma venerdi, per un importante incontro di lavoro, e come tanti ho iniziato il viaggio da Ascoli alle 9.50 con tutte le rassicurazioni da parte della Start, che strada facendo si affievolivano e cominciavano a diventare incubi, fino ad Antrodoco dove un incidente ci teneva bloccati due ore, finalmente si ripartiva e fino a Roma sulla salaria abbiamo incontrato di tutto, cose inimmaginabili, e grazie ad un’ autista davvero encomiabile della Start, che ci ha portati a destinazione con sole 4 ore di ritardo; lungo tutto il viaggio abbiamo incontrato due pattuglie della stradale chiusi in auto, neanche uno della Protezione Civile e nessun adepto del comune del glorioso Alemanno, una cosa vergognosa. A Castro Pretorio, dopo varie telefonate con colleghi che stavano già facendo la strada del ritorno, gli autisti della Start decidevano di far ripartire insieme i due pulmann alle 18, ( Ascoli e Fermo, che doveva percorrere la A24) e di percorrere la salaria, uscendo da Roma da strade alternative, evitando abilmente discese e salite, dove il traffico si era bloccato; centinaia di bus dell’Atac, ambulanze, mezzi comunali, auto della polizia, fermi in mezzo alla strada a causa delle gomme inadeguate, una tragedia che Alemanno, ansichè parlare, se fosse stato più attento avrebbe potuto evitare. Ma la cosa eclatante è che i mezzi scintillanti e gli uomini addobbati come alberi di natale della Protezione Civile comunale e provinciale, sempre presenti in massa alle parate, maratone, feste e commemorazioni, non si sono visti: chissà erano tutti in ferie? O stavano aspettando la chiamata d’emergenza per raddoppiare l’indennità, ma questa è l’Italia, questa si che è una vergogna nazionale. Solo i poveri Vigili del Fuoco erano in azione con i pochi mezzi a disposizione, a risolvere i problemi di blocco, rimozione di auto e alberi.

Ma dopo aver imboccato il raccordo autostradale Settebagni-Fiano Romano, non uno che dava informazioni ne ai pulman ne ai tir, all’uscita per Salaria-Rieti, due volontari della protezione civile anzichè deviare i tir sulla statale, li deviava sulla autostrada che ahimè era chiusa dalle 18,00, creando un tappo sulla bretella di tir parcheggiati che bloccavano l’ingresso all’autostrada, ne polizia ne altri a regolare il disagio. Anche qui l’abilità degli autisti a dialogare con i camionisti inviperiti, per far spostare una decina di bisonti e lasciare un varco per i pulmann, dopo un’ora la soluzione e i pulmann sono ripartiti, con la soddisfazione di tutti gli utenti che per la gioia battevano all’unisono le mani agli autisti ed alla hostess che da oltre 16 ore li assisteva sui pulmann, La salaria era quasi deserta ma innevatissima, e la grande perizia, capacità, abnegazione e spirito di servizio degli autisti, portavano a casa, non prima di aver allertato un bar di Antrodoco che ci riforniva di panini e bibite calde in una breve ma agognata sosta, i viaggiatori che alle 24,00 raggiungevano la dormiente città di Ascoli, e che colgono l’occasione per ringraziarli, per la grande professionalità che hanno dimostrato: finalmente un bel viaggio, in mezzo a tanti disagi e lamentele. per la cronaca uno degli autisti si chiama Roberto, e per me è San Roberto ( protettore dei viaggiatori sulla neve) e si può festeggiare ogni 3 febbraio.


d g ( viaggiatore felice)




6 Febbraio 2012 alle 21:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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