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La luce della “Festa dei Bambini” nel buio della politica sambenedettese

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Associazione Città dei Bambini

di Tonino Armata*


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come stanno cambiando i bambini, gli adolescenti, il loro stato di salute, i genitori, i servizi, l’educazione? Quali sono i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza? Come si caratterizza l’evoluzione delle politiche? Già nel 2005 Carlo Alfredo Moro ricordava in un suo articolo che “…la politica ha cominciato a mettere nella sua agenda i problemi delle generazioni che si affacciano alla vita. Mi sembra però che i bambini con i loro gravi problemi di crescita, in una società complessa come l’attuale, non siano affatto al centro dell’attenzione dell’amministrazione della nostra città, della Provincia e della Regione . Vi è più declamazione sui diritti dei bambini che impegno organico e coerente per attuarli. Nel nostro immaginario collettivo è fortemente presente il bambino senza problema o il “bambino problema”. E’ invece del tutto assente il bambino comune, il bambino reale con i suoi bisogni di essere più che di avere.

I promotori dell’Associazione Città dei bambini si sono costituiti per creare un movimento di opinione affinché il tema dell’infanzia rimanga prioritario a tutti i livelli e si provi a invertire la tendenza o quanto meno a ridurre le conseguenze negative di questi tagli e a trovare auspicabili e possibili soluzioni. Convinti che una coerente “cultura per l’infanzia” non possa aspettare. L’Associazione Città dei bambini, di fronte a questa tragica situazione culturale dell’infanzia, ha messo in campo alcune qualificate persone, le quali, credono nelle potenzialità delle bambine e dei bambini, sostenendo che investire tempo, ricerca, risorse intellettuali ed economiche nei servizi educativi come la festa dei bambini sia un’azione da compiere per sperare in un futuro migliore.


Senza alcun dubbio stiamo vivendo un periodo di grosse difficoltà economiche e questo comporta un regime di vita più austero che significa, in poche parole, un taglio delle spese. È altrettanto noto che per mancanza di sensibilità degli amministratori, le prime spese a cadere sotto la forbice, sono le spese per cultura e soprattutto per la cultura d’infanzia (a quasi fine marzo non sappiamo l’ammontare delle risorse che il comune di San Benedetto e la Regione Marche hanno destinato alla festa dei bambini 2012) .

Non è chiaro però; se le spese per la cultura devono essere “ridotte”, perché le bambine e i bambini debbano avere il privilegio della prima fila???

Invece per altre iniziative, qualche volta dubbie e senza nessun spessore culturale, le risorse si trovano. MALGRADO CIO’ L’ASSOCIAZIONE CITTA’ DEI BAMBINI, SPERA ANCORA CHE LA FESTA SI POSSA FARE NON PER NOI MA PER LA GIOIA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI.


Concludo dicendo, che se non avremo le risorse sufficienti per organizzare bene la festa, non credo possiamo allestirne una rappezzata. E facendo mie le parole di Maria Montessori scritte nella prefazione del suo libro “Il segreto dell’infanzia” (Garzanti, 1999). “L’infanzia costituisce l’elemento più importante della vita dell’adulto: l’elemento costruttore. Il bene o il male dell’uomo nell’età matura è strettamente legato alla vita infantile da cui ebbe origine. Sull’infanzia ricadranno tutti i nostri errori e su di essa si ripercuoteranno in modo indelebile”.

 

Tonino Armata

*Presidente Ass. Città dei bambini



In allegato: bozza Festa dei bambini 2012

BOZZA DI PROGRAMMA 2012 – 1




26 Marzo 2012 alle 21:45 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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