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Ivana Monti, “Le troiane” al Teatro Romano di Falerone

di | in: Cultura e Spettacoli

TAU, TEATRI ANTICHI UNITI

SABATO 14 LUGLIO A FALERONE IN SCENA LE TROIANE CON IVANA MONTI

DOMENICA 15 AD URBISAGLIA RECITAL DI ALESSANDRO QUASIMODO



Un fine settimana ricco di appuntamenti – sabato 14 e domenica 15 luglio – attende il pubblico del TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico promossa da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, AMAT, Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, Provincia di Ancona, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Fermo, Provincia di Macerata, Comune di Ancona, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Falerone, Comune di Monte Rinaldo, Comune di Ostra Vetere e Comune di Urbisaglia.


Ivana Monti, una delle nostre attrici più apprezzate, offre in Le troiane sabato 14 luglio al Teatro Romano di Falerone, un’emozionante interpretazione del personaggio di Ecuba, insieme ad Edoardo Siravo e un cast di quindici affiatati attori diretti dalla regia di Giuseppe Emiliani.

Il giorno seguente, domenica 15 luglio al Teatro Romano di Urbisaglia, Alessandro Quasimodo propone in Non toccare le mani, il cuore dei vecchi un excursus nella poesia universale – classici greci e latini, fino agli autori moderni, incluso il padre premio Nobel – che ha cantato la complessità della vecchiaia.


“Un testo antico – si legge nelle note della compagnia de Le troiane – è attuale perché parla ancora ad un pubblico diverso da quello per cui esso è stato concepito. Per comprendere un testo antico il pubblico contemporaneo non ha bisogno di riprogrammarsi, cioè di spogliarsi della propria essenza e cultura. La parola degli antichi giunge sempre fino a noi, come un’eco che rifrange il suono. È parola alata che si libra in volo, come una freccia scoccata dall’arco del tempo. La parola penetra attraverso la storia e diventa coscienza della storia. La storia è la relazione tra il tempo trascorso e il tempo attuale. Riproporre un testo classico è ricostruire la storia, è vivere nella nostra storia. Noi nasciamo ieri.La tragedia nacque oggi.”


Neppure la morte dovrebbe sfiorare la vecchiaia. Così, in uno dei suoi versi più celebri, Salvatore Quasimodo sintetizza il senso di sacralità che accompagna (meglio, dovrebbe accompagnare) l’ultima stagione dell’esistenza umana. In una fase storica in cui si tende ad oscurare l’età avanzata e il decadimento fisico, lo spettacolo di Alessandro Quasimodo è un grido all’insensatezza di una simile deriva. L’attore propone un excursus nella poesia universale che ha cantato la complessità della vecchiaia. E, attraverso la sua splendida voce, i classici greci e latini, fino agli autori moderni, incluso il padre premio Nobel, restituiscono il senso della fragile grandezza di cui sono fatte le rughe dei vecchi di ogni tempo. Il recital, che debutta nell’evocativa cornice naturale del Teatro Romano di Urbisaglia, rientra nel “Progetto Radici”, avviato dalla giornalista Paola Ciccioli per la valorizzazione del vissuto degli ultra ottantenni dello storico centro del Maceratese.


Per informazioni: AMAT 071 2072439, Museo Civico Archeologico di Falerone 0734 759670-333 5816389, Comune di Falerone 0734 710750, Pro Loco di Urbisaglia 0733 506566. Biglietterie dei siti aperte un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Prevendite biglietti presso AMAT e filiali Banca delle Marche (esclusivamente per Urbisaglia). Inizio spettacoli: Falerone ore 21.30, Urbisaglia ore 19.




12 Luglio 2012 alle 21:52 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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