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Popsophia, si chiude il penultimo weekend

di | in: Cultura e Spettacoli

Popsophia

POPSOPHIA: QUASI CHIUSO IL 3° WEEK-END FRA BAGNI DI FOLLA E RIFLESSIONI SULLA CRISI


CIVITANOVA MARCHE –29/07/2012 – Aspettando la serata di oggi (domenica), il penultimo weekend di Popsophia ha già mostrato, in questi tre giorni, buona parte della sua vena pop filosofica  percorsa fra le stradedell’economia e quelle più estreme di contaminazione, con la necessaria sosta nei luoghi della dissertazione alta delle lectio magistralis.

L’ultima incursione nelmondo del cortometraggio avvenuta giovedì con la visione deirestanti quattro corti ha dimostrato quanto l’aforisma visivo delcorto possa tessere assieme in un involucro estetico le tipicità delmythos, toccando con incredibile capacità i problemi dellacontemporaneità, dalla crisi economica alla sessualità, passandoper le retoriche religiose italiane.

Di crisi si è parlatoanche venerdì con Andrea Fumagalli intervenuto nella rassegna PopEconomy per spiegare a partire dallo spread quanto capire oggi iltecnicismo economico rappresenti una forma di libertà e di potere.

Alla politica si èarrivati anche nella lectio magistralis di Gianni Vattimo che,davanti ad un Lido Cluana gremito, ha ripreso le fila del discorsoiniziato venerdì scorso da Ferraris. Il dibattito filosoficonazionale è cioè passato per Popsophia riportando alla piazza laquestione fondamentale della Verità e della Realtà, nel conflittotra Nuovo Realismo ed Ermeneutica.

Il sabato della cittàalta si è aperto proprio con una riflessione sul conflitto, quelladi Giacomo Marramao, che ha spiegato come, il conflitto,contrariamente alla diffusa connotazione negativa che se ne dà, sia“l’arbitro della vita” e della democrazia. Attraverso lacoabitazione conflittuale di energie diverse, la democrazia infattigarantisce una distribuzione del potere popolare.

L’esperimento dicontaminazione pop filosofica della giornata di sabato è statoquello della filosofa Francesca Rigotti che ha tentato la disaminadella soap di Rai 3, Un posto al sole, attraverso una riflessione cheè partita dal titolo per approdare alla questione ontologicadell’identità e del doppio, addirittura utilizzando le leggi diMendel. La piazza è stata invece assorbita dai racconti misteriosidi Roberto Giacobbo, autore e conduttore di Voyager; le storie cheraccontano i legami con l’aldilà e il mondo misterioso postmortem.

La seconda serata èstata quella che maggiormente ha colto il senso cross mediale delfestival. Non solo contaminazione pop filosofica ma ancheelaborazione di concetti e contenuti che assumono potenza e risonanzadiversi attraverso la formula mediale utilizzata. Così FulvioAbbate, il papà di Teledurruti, la tv monolocale il cui nome siispira all’anarchico spagnolo Durruti, racconta, col suo consuetolinguaggio “colorito”, la sua persona e la sua esperienza diperegrino nel mondo mediatico: dalla carta stampata alla tv, allawebtv.




29 Luglio 2012 alle 16:50 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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