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Symbola: per affrontare la crisi l’Italia deve fare l’Italia

di | in: Cronaca e Attualità

Symbola

VALE IL 5,4% DELLA RICCHEZZA PRODOTTA E IMPIEGA 1,4 MILIONI DI PERSONE

UNO STUDIO UNIONCAMERE E FONDAZIONE SYMBOLA ‘PESA’ LA CULTURA NELL’ECONOMIA NAZIONALE


PESARO E URBINO QUARTA TRA LE PROVINCE ITALIANE

IN CUI LA CULTURA PRODUCE PIU’ RICCHEZZA.

BENE ANCHE MACERATA OTTAVA NELLA CLASSIFICA GENERALE


REALACCI: “PER AFFRONTARE LA CRISI L’ITALIA DEVE FARE L’ITALIA”


Treia (Mc), 20 luglio 2012.Pesaro e Urbino si piazza al quarto posto nella classifica delle migliori dieci province italiane per ricchezza prodotta dalla cultura.E Macerata conquista l’ottava posizione. Le Marche quindi sono rappresentata più che bene, con 2 province nelle prime 10, nella graduatoria di Fondazione Symbola e Uniocamere della ricchezza prodotta in Italia dalla cultura.

La classifica è contenuta nello studio“L’Italia che verrà: Rapporto 2012 sull’Industria culturale in Italia” elaborato da Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Marche presentato oggi a Treia, durante la prima giornata del Seminario estivo della fondazione. Uno studio che rappresenta la migliore risposta possibile a chi sostiene che la cultura non produce PIL, la via italiana per combattere la crisi.

Si tratta del primo rapporto in Italia a quantificare il peso della cultura nell’economia nazionale. Con risultati, spiegano Symbola e Unioncamere, “che smentiscono chi la descrive come un settore non strategico e rivolto al passato, e la inquadrano invece come fattore trainante e di rilancio per molta parte dell’economia italiana, sicuramente una delle leve per ridare ossigeno ad un Paese messo a dura prova dalla perdurante crisi”. Basti guardare la tendenza del quadriennio 2007-2011: la crescita del valore aggiunto delle imprese del settore della cultura è stata dello 0,9% annuo, più del doppio rispetto all’economia italiana nel suo complesso (+0,4% annuo). Dato che si riflette anche sulla caparbia tenuta occupazionale dell’industria culturale, nonostante la crisi: nel medesimo periodo glioccupati nel settore sono cresciuti dello 0,8% annuo, a fronte della flessione dello 0,4% annuo subita a livello complessivo.

Ancora: il saldo della bilancia commerciale del sistema produttivo culturale nel 2011 ha registrato unattivo per 20,3 miliardi di euro che ha permesso alla cultura di contribuire alla ripresa, seppur contenuta,

del PIL tra il 2010 e la prima parte del 2011. A livello di economia complessiva, invece, la bilancia indicava -24,6 miliardi. L’export di cultura vale oltre 38 miliardi di euro e rappresenta oltre il 10% dell’export complessivo nazionale; l’import è pari a 17,8 miliardi di euro e costituisce il 4,4% del totale. Interessante anchela capacità attrattiva della cultura sul turismo: fatta cento la spesa turistica sul territorio italiano nel 2011,la componente attivata dalle industrie culturali è quantificabile nel 33,6% del totale, equivalente a23,3 miliardi di euro.


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Symbola LUG20N528




20 Luglio 2012 alle 17:21 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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