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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Sandro Donati

10 set 2012
Impianti Biogas – DONATI: “ALLA GIUNTA REGIONALE PREME LA SALUTE PUBBLICA E LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE”.

 

Questa mattina l’assessore regionale all’Ambiente Sandro Donati ha tenuto una conferenza stampa per chiarire le posizioni assunte in merito gli impianti a fonti rinnovabili, con particolare riferimento alle biomasse e biogas. “Il primo doveroso chiarimento – ha detto in apertura Donati – è che alla Giunta regionale preme la salute pubblica e la salvaguardia ambientale. Voglio richiamare quindi alla massima sinergia, perché con tutti i livelli istituzionali si possa giungere a dare risposte certe al mutato quadro energetico che fortemente incide sul contesto territoriale e ambientale. E sottolineo che la Green Economy, oltre ad essere un dei punti fondamentali del programma del Governo regionale, rappresenta anche la fonte di sviluppo e occupazionale più significativa in questo momento di lacerante crisi economico-sociale”. “Allo stato attuale – ha proseguito l’assessore – sono stati autorizzati 20 impianti di biogas dislocati tra le province di Pesaro, Ancona, Macerata e 1 sola a Fermo, mentre sono sospese le autorizzazioni riguardanti Monsano e Potenza Picena. Per quanto riguarda gli impianti a biomasse su tutto il territorio regionale sono 10. L’azione dell’assessorato è improntata alla massima trasparenza e l’attività degli uffici si è concentrata nella valutazione degli iter autorizzativi, tutti facenti riferimento al quadro normativo vigente, tenendo presente gli obiettivi che la Regione Marche, come le altre regioni italiane, è chiamata a raggiungere entro il 2020, secondo gli impegni assunti nei confronti della Comunità Europea, il cosiddetto Burden Sharing che è pari al 15,4%”. “Con la delibera regionale – ha concluso Donati – il quadro di riferimento tecnico-procedurale appare ancora maggiormente regolamentato e quindi controllato con alcune indicazioni aggiuntive agli uffici che per la verità già prima richiedevano l’applicazione di particolari accorgimenti, quale la copertura delle biomasse stoccate per evitare esalazioni odorigene e l’introduzione di elementi tecnologici per abbattere le emissioni di ossidi. E’ ancora più evidente, quindi, l’impegno a garantire il rispetto della salute e dell’ambiente, torno a sottolinearlo”. Gli impianti a fonti rinnovabili presentano in genere un basso impatto soprattutto per quel che riguarda le emissioni inquinanti in atmosfera. Così anche gli impianti a biomassa e biogas, dove c’è un processo di combustione, i tecnici dicono che l’impatto ambientale è bassissimo e va considerato nel suo ciclo completo; gli impianti a biogas da biomassa che sono stati autorizzati di recente non fanno eccezione; essi sono infatti caratterizzati da un contenuto impatto visivo (altezza di circa 10 m da terra), emissioni gassose bassissime considerato che si brucia un combustibile gassoso costituito da metano di origine biologica che, come è noto agli esperti, è il combustibile più ecologico che conosciamo e quasi esenti dall’emissioni di polveri tanto che la normativa ambientale non prevede alcun valore limite da rispettare.

LA REGIONE MARCHE A DALIAN DAL 8 AL 12 SETTEMBRE.

Nell’ambito del programma regionale degli interventi a favore dello sviluppo delle relazioni economiche con la Cina, la Regine Marche ha realizzato in questi giorni due importanti iniziative nella Città di Dalian, importantissima città del nord Est cinese. Ad entrambi gli appuntamenti ha partecipato il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini. “La città di Dalian – sottolinea Petrini – per la sua posizione è da sempre un importante nodo strategico per gli scambi del nord-est asiatico e verso la Russia e sta guadagnando una sempre maggiore visibilità nel circuito internazionale della moda. Questo soprattutto grazie alla sua fiera del fashion, la China International Textyle and Garment Fair. Dalian è da considerarsi uno dei più importanti hub del settore, nell’area ed è un importante canale di collegamento tra la Cina e la comunità internazionale della moda. La manifestazione fieristica di Dalian è ormai divenuta una piattaforma di primo livello per i marchi internazionali che vogliono proporsi in Cina e per i brand cinesi che desiderano espandersi all’estero”. In virtù del programma di collaborazione intrapreso con la municipalità di Dalian e con il Dalian Foreign Trade & Economic Cooperation Bureau, alla Regione Marche è stata offerta la possibilità di partecipare alla fiera, organizzando uno stand che potesse avere lo scopo di promuovere le eccellenze regionali e di ospitare una collettiva di aziende marchigiane del settore moda e calzature. Alla Fiera, giunta quest’anno alla 23^ edizione, hanno partecipato tredici aziende in rappresentanza di venticinque brand regionali, con lo scopo di avere il primo approccio con questo mercato e di conoscere le possibilità di sviluppo di rapporti commerciali. La partecipazione marchigiana alla fiera ha riscontrato il forte interesse degli operatori economici e dei media cinesi. Ben quindici testate giornalistiche e televisive nazionali, tra cui l’emittente nazionale Cctv e il giornale China Daily, hanno riservato spazi molto importanti alle Marche nei loro notiziari. Allo scopo di fare da supporto e collegamento per tutte le iniziative economiche di tutti gli operatori regionali interessati ieri Petrini, in rappresentanza della Regione Marche, ha inaugurato un desk regionale presso la sede del Dalian Foreign Trade & Economic Cooperation Bureau, dando quindi piena applicazione al programma di collaborazione con il territorio cinese, che ha come scopo principale l’internazionalizzazione attiva delle imprese marchigiane. Per rendere maggiormente operativa l’attività, la municipalità di Dalian ha inoltre messo a disposizione una sede distaccata del desk nell’area di sviluppo della città, destinata in breve tempo a diventare uno dei maggiori poli residenziali ed economici dell’est asiatico.



EUREKA, i primi risultati dell’accordo firmato tra Regione e Università


DOTTORATI DI RICERCA, DA 40 DIVENTANO 80


Luchetti: raddoppiato il numero e i fondi a disposizione, la Regione accoglie il segnale molto positivo giunto dalle imprese 


Sarà raddoppiato, da 40 a 80, il numero delle borse di dottorato di ricerca, oggetto di un accordo sottoscritto a giugno scorso tra Regione Marche e le quattro Università marchigiane.

La finalità, come è noto, è promuovere attraverso il finanziamento di borse triennali di dottorato l’alta formazione dei giovani, la ricerca, l’incremento della capacità di innovazione delle imprese nonché la valorizzazione del capitale umano.

“La risposta delle imprese all’avviso delle Università che gestiscono la fase istruttoria– ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione Formazione Lavoro, Marco Luchetti – è stata di gran lunga superiore alle iniziali previsioni per 40 dottorati. Infatti, 80 progetti proposti dalle imprese hanno positivamente superato la fase di valutazione e la Regione Marche che su questa misura in favore dei giovani e della innovazione delle imprese ha puntato molto, ha ritenuto di accogliere questo significativo segnale impegnando il doppio delle risorse programmate: dai 700 mila euro a 1 milione e 400 mila del POR Marche FSE 2007/2013.”

La Regione partecipa al finanziamento della borsa di dottorato- 17 mila euro per ogni borsa, il contributo regionale- con le imprese e le Università marchigiane che concorrono ciascuna per un terzo del costo totale della borsa.

“Un forte impegno dunque – ha aggiunto Luchetti – in coerenza con le linee di governo che assegnano alla ricerca e all’innovazione del sistema produttivo un ruolo di motore della strategia di sviluppo. Siamo soddisfatti che già dalla prima iniziativa si sia andati oltre le aspettative, segno che la volontà di collegare efficacemente Università e mondo del lavoro è stata recepita nel giusto significato che questa azione rappresenta. Occorre infatti sostenere sempre più gli elementi chiave per riconquistare competitività, cioè internazionalizzazione e valorizzazione del capitale umano oltre che accrescere la qualità dei prodotti.”

L’ Intesa con le Università infatti prevede tali importanti obiettivi nell’ambito di un più ampio programma di azioni di sostegno allo sviluppo sia dei settori strategici – individuati nella green economy, domotica, sistema moda, biotecnologie, distretto del mare, turismo e beni culturali – sia della formazione di alto livello per i giovani. Inoltre sarà un servizio qualificato alle imprese che grazie alla ricerca applicata al loro specifico settore di interesse, potranno avere a disposizione conoscenze, competenze e strutture delle Università.

Un’ apposita Commissione composta dai Rettori e dal dirigente regionale Istruzione ha valutato i progetti che per oltre la metà sono a sostegno dell’innovazione di prodotto e il resto suddiviso tra internazionalizzazione e sviluppo dei servizi per le imprese tra i quali anche il Cloud Computing cioè gestire esternamente (online) le applicazioni e le attività, invece che all’interno delle sedi di lavoro, un settore tecnologico che interessa anche la macchina amministrativa regionale .



Riunione di Giunta

Anno scolastico 2012/2013, abbonamenti agevolati per il trasporto integrato

Viventi: “Scelta per sostenere le famiglie”


Abbonamenti urbani agevolati per gli studenti che frequentano le scuole delle province di Ancona e Macerata, per tutta la durata dell’anno scolastico 2012/2013, titolari un abbonamento extraurbano o ferroviario. Li autorizza una delibera della Giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi. Le Province di Pesaro e Urbino, Ascoli Piceno e Fermo non hanno aderito per la scarsità di titoli di viaggio integrativi richiesti dagli studenti negli anni scorsi. L’abbonamento urbano agevolato viene rilasciato agli studenti della scuola media inferiore e superiore, con età inferiore a 20 anni. Lo studente che acquista l’abbonamento paga il 25 per cento del costo effettivo: il restante 75 per cento è a carico della Regione. “Sono diversi anni che la Regione sperimenta questa integrazione tariffaria, commenta Viventi – anche per sostenere le famiglie in un momento di grande difficoltà”. L’agevolazione è compatibile con altre iniziative di integrazione tariffarie, ma non cumulabile alle agevolazioni concesse dalla Tessera di circolazione agevolata, rilasciata dalla Regione Marche e con i servizi integrati già operativi, come TrenoMarcheBus e “Picchio”. Per garantire parità di trattamento tra gli studenti, coloro che hanno sottoscritto un abbonamento a prezzo pieno, possono richiedere, alle aziende, il rimborso del 75 per cento pagato in più.




10 Settembre 2012 alle 13:18 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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