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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Spacca

26 ott 2012
INAUGURATO IL CENTRO REGIONALE RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE DELL’ARPAM. IL PRESIDENTE SPACCA: “LA SICUREZZA AMBIENTALE, LA NOSTRA PRIORITÀ”.

“La Regione svolge un lavoro straordinario per garantire la sicurezza dell’ambiente per la comunità. Lo fa attraverso il monitoraggio costante dell’aria, dell’acqua, della terra, dei prodotti alimentari. I risultati di questa intensa attività, purtroppo non sempre percepita dai cittadini, è testimoniato dai livelli di benessere che si registrano nelle Marche, regione con la più alta aspettativa di vita in Europa e tra le più alte al mondo”. Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, inaugurando questa mattina ad Ancona (ex Crass) il Centro regionale radioattività ambientale dell’Arpam, recentemente ristrutturato. Erano presenti all’inaugurazione il presidente dell’Ispra Bernardo De Barnardinis, il direttore generale dell’Arpam Roberto Oreficini e il vescovo di Ancona Edoardo Menichelli. La struttura fa parte della rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale (Resorad) coordinata da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e svolge attività di supporto tecnico agli enti competenti e attività di controllo regionale, sia in campo che in laboratorio. Una struttura che è un prezioso punto di riferimento per il controllo e la sorveglianza della radioattività ambientale. Quella di Ancona è l’ultima di una lunga serie di ristrutturazioni di laboratori e strutture dell’Arpam in tutto il territorio regionale. Sostenibilità, sicurezza e salute sono le parole chiave per questa “cittadella dell’ambiente”. “E’ nostro obiettivo prioritario – ha detto Spacca – offrire un livello sempre maggiore di sicurezza ambientale per tutti i cittadini delle Marche. In questo momento di difficoltà economiche e finanziarie, con una riduzione drastica dei trasferimenti statali, non vogliamo cedere di un passo su questo tema. Continueremo quindi a garantire le risorse e l’attività per assicurare alla comunità un ambiente sicuro”.


L’assessore Mezzolani replica alle organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria:

 

“Non è interesse di nessuno interrompere il confronto. Non è possibile prescindere dai vincoli nazionali imposti”


Almerino Mezzolani

“Non è interesse di nessuno, né delle organizzazioni sindacali , né della Regione, interrompere il confronto – che giudico costruttivo – intrapreso per trovare le soluzioni migliori, in grado di rafforzare il sistema sanitario regionale. Ma il confronto aperto non può prescindere dalla valutazione che i vincoli nazionali pongono alle decisioni da prendere”. È quanto afferma l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, in risposta alle valutazioni espresse dalle organizzazioni sindacali regionali della dirigenza medica e veterinaria attraverso un comunicato stampa.

“La linea dura annunciata contrasta con l’impegno, sempre manifestato dalla Regione, di condividere il percorso di riordino – ribadisce Mezzolani – Stiamo operando per cercare di raggiungere gli accordi utili e necessari a sostenere i processi di riforma, che sono indispensabili per mantenere elevata la qualità del nostro sistema sanitario, come ampiamente riconosciuto dalle rilevazioni nazionali che periodicamente testano la sanità delle varie regioni. Una scelta dovuta alla comunità regionale, ma non scontata, visto che dobbiamo operare all’interno di un contesto finanziario nazionale sempre più penalizzante. Alle organizzazioni sindacali chiediamo di premere, come noi, sul livello nazionale, affinché la necessaria azione di razionalizzazione dei conti dello Stato non ponga limiti insostenibili e ingestibili a livello locale. Una volta esaurite tutte le possibilità e tutte le strade da percorrere, ognuno è legittimato ad assumere gli atteggiamenti e le decisioni che ritiene opportuno. Dividersi ora non giova a nessuno e non agevola le decisioni da prendere”.

LE MARCHE AL SALONE DEL GUSTO CON “I CIBI CHE CAMBIANO IL MONDO”.

Interessanti novità e uno stand innovativo per celebrare “I cibi che cambiano il mondo”. Con questo bagaglio si presenta la Regione Marche al Salone del Gusto di Torino, inaugurato ieri e in programma fino al 29 ottobre. Un’edizione inedita perché in abbinamento con un’altra importante manifestazione, Terra Madre, la rete mondiale tra le comunità del cibo. Sarà l’occasione per presentare al pubblico internazionale le produzioni gastronomiche e altri elementi legati al cibo che fanno le Marche espressione della qualità. La Regione Marche intende infatti promuovere e sostenere il progetto rivoluzionario lanciato dal Salone del Gusto: cambiare il mondo proprio attraverso la cultura del mangiare e la conoscenza del cibo, senza per questo rinunciare al piacere della sana convivialità. “Va in questa direzione – spiega il vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini – il percorso intrapreso dalla Regione per la promozione di prodotti e produzioni di qualità, con riguardo al loro aspetto ecosostenibile, come testimoniato dal marchio QM, dalla filiera corta, da quella Ogm free e da quella del biologico. Per questo siamo impegnati per presentare diverse proposte e valorizzare esperienze, sia tradizionali sia innovative, che nel territorio regionale contribuiscono a diffondere un nuovo rapporto con il cibo, attraverso le produzioni di qualità e le eccellenze dell’agroalimentare marchigiano”. Lo stand Regione Marche/Slow Food Marche (stand 2A129, 2B129, Padiglione 2) presenta due spazi, tra loro collegati e concettualmente connessi. La Saletta incontri dedicata alla presentazione di progetti, iniziative, personaggi, prodotti e produttori che contribuiscono a definire e rappresentare la qualità delle Marche, con interessanti testimonianze sui “Cibi che cambiano il Mondo”. Dall’allevamento alla pesca, dalle nuove frontiere produttive come la birra alle tradizioni consolidate, dalle piccole esperienze artigianali ai progetti di respiro regionale, questo spazio ospiterà un’articolata rappresentazione della qualità Marche. L’altro spazio dello stand sarà destinato a una Sala ristorante che presenterà no-stop specialità tradizionali e nuove proposte della cucina regionale, con particolare attenzione a prodotti e produttori in linea con il tema del Salone. Gli Istituti alberghieri di Cingoli, Piobbico, San Benedetto del Tronto e Senigallia gestiranno la struttura, a completare il quadro di qualità, professionalità, tradizione ed apertura al futuro che il progetto “Marche al Salone del Gusto” intende proporre e valorizzare. Completeranno l’offerta del ristorante le proposte che ogni giorno verranno presentate dai ristoranti marchigiani che aderiscono all’Alleanza Cuochi-Presìdi promossa da Slow Food. Tra gli appuntamenti, sabato 27, alle ore 16.45, la degustazione di 10 etichette di Verdicchio (Castelli di Jesi e Matelica) che attraverserà l’intera gamma produttiva del vitigno, dalle bollicine al passito, a dimostrazione della grande versatilità e delle enormi potenzialità qualitative del vino marchigiano più conosciuto. Il laboratorio sarà in collaborazione con IMT e vedrà la presenza in diretta della trasmissione di RadioDue “Decanter”. L’ultimo giorno, lunedì 29, alle ore 14, sarà invece ospite dello spazio la Community dei Food-Bloggers “Gente del Fud” che presenteranno un prodotto regionale in collegamento web. Nel corso della manifestazione sarà dato ampio spazio a due progetti interessanti di respiro regionale: BovinMarche, che intende proporre l’utilizzo delle carni selezionate di razza marchigiana anche in piatti “fast food”, quali il March Burger, alternativa tutta marchigiana per chi sceglie un pasto veloce senza voler rinunciare all’elevata qualità del prodotto di base, e “Sappiamo sempre che pesci prendere”, un’iniziativa dell’Assessorato alla Pesca finanziata dal FEP – Fondo Europeo per la Pesca, progetto legato alla campagna informativa e promozionale sul pesce fresco regionale, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la tutela della risorsa ittica marchigiana meno conosciuta. In questo contesto, sarà presentato anche l’hamburger di pesce, sempre con l’intento di soddisfare sia chi ha l’esigenza di un pasto veloce ma di qualità sia di conquistare l’interesse dei bambini, portandoli a un maggior consumo di pesce fresco, attraverso trasformazioni, quali l’hamburger, che possono essere per loro più appetibili. Per l’occasione, sarà presentato un cortometraggio “Tu la conosci Alice?” e uno spot, sempre finanziato con il FEP: “Dal Mare alla Tavola le Marche ti vogliono bene”, con il coinvolgimento del noto conduttore tv Massimiliano Ossini. Completano la presenza delle Marche al Salone del Gusto 15 espositori e cinque Presìdi Slow Food (Cicerchia di Serra de’Conti, Lonzino di Fico, Mela Rosa dei Sibillini, Pecorino dei Monti Sibillini, Salame di Fabriano, unico assente per sospensione stagionale della pesca il Mòsciolo Selvatico di Portonovo), oltre alla partecipazione dell’Oliva all’Ascolana nello spazio del Salone dedicato al Cibo di Strada.


Quale futuro per l’Europa – il ruolo dei media

CONGRESSO NAZIONALE GIORNALISTI EUROPEI A OFFIDA - Giannini
CONGRESSO NAZIONALE GIORNALISTI EUROPEI A OFFIDA – Giannini


50mo CONGRESSO NAZIONALE GIORNALISTI EUROPEI A OFFIDA


OFFIDA – “Il 50° Congresso dell’Associazione dei giornalisti europei costituisce una preziosa occasione di riflessione sulla necessità di una approfondita informazione sugli avvenimenti internazionali europei e sulle decisioni di istituzioni comuni che hanno un tangibile impatto sulla vita quotidiana”. Si apre così il messaggio di saluto inviato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’incontro dell’Aje – l’Associazione dei giornalisti europei – in programma a Offida fino a domani. Un appuntamento annuale che riunisce oltre cento cronisti delle testate di tutta Europa, impegnati a promuovere con la propria attività il processo di integrazione europea, attraverso una migliore conoscenza delle problematiche che riguardano le Istituzioni comuni, anche tramite un migliore accesso alle fonti di informazione che le riguardano. Presenti tra gli altri all’incontro, l’assessore regionale alle Attività produttive e Pesca, Sara Giannini, il deputato Luciano Agostini, il sindaco di Offida, Valerio Lucciarini De Vincenzi.


Nell’ambito dell’evento, accanto al convegno di oggi presso l’Enoteca regionale delle Marche – con interventi di giornalisti di Atene, Madrid, Bruxelles, Roma, Londra e Parigi – sono state organizzate iniziative dedicate ai partecipanti, dirette a far conoscere le eccellenze del territorio, a cominciare dai prodotti enogastronomici, attrazioni culturali e paesaggistiche del Piceno. Tra queste, visite a San Benedetto del Tronto, ad Ascoli Piceno e Ripatransone. Organizzata anche una degustazione di pesce azzurro offerta dai pescatori regionali nell’ambito del programma promozionale regionale “Sappiamo sempre che pesci prendere”.


“L’Europa mai come negli ultimi tempi è al centro delle cronache nazionali – ha detto Giannini – ed è positivo che nell’opinione pubblica cresca la consapevolezza dell’importanza della politica europea. Un ruolo fondamentale in questo senso è svolto dalla stampa. Le tematiche europee vanno diffuse e rese comprensibili ai cittadini, malgrado la difficoltà delle tematiche. Nei territori c’è bisogno di una comunicazione in grado di far capire che l’Europa ci appartiene, non sono solo lacci o burocrazie, a volte effettivamente eccessive. C’è timore di smarrire l’identità nazionale negli Stati uniti d’Europa, per questo è importante il lavoro dei giornalisti, affinché i cittadini comprendano che il percorso è comune e che l’Europa non è un nemico, ma siamo noi stessi. Siamo quindi molto lieti che l’Associazione dei cronisti europei abbia scelto, l’Italia, le Marche e la splendida Offida per organizzare il suo 50° convegno internazionale. Un’occasione privilegiata per dare ulteriore prova dell’accoglienza della nostra regione e per promuovere, presso visitatori d’eccezione, le nostre eccellenze”.


La campagna informativa dedicata alla risorsa ittica regionale, già protagonista della trasmissione “Linea Blu”, in onda su Rai Uno, ha visto coinvolti scolaresche, operatori, associazioni di categoria, enti locali e culturali. Un progetto regionale che mira a valorizzare il settore food della cosiddetta Blu Economy, realtà che conta nella regione oltre 1.100 imprese tra pesca, acquicoltura e mitilicoltura. Oltre 470 le imprese dell’indotto, soprattutto nella trasformazione, mentre la flotta peschereccia è di quasi 900 unità.




26 Ottobre 2012 alle 19:55 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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