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UniCam, importante finanziamento Miur per un progetto di ricerca Firb 2012

di | in: Cronaca e Attualità

Carlo Cifani

Camerino, 28 novembre – Il Dr. Carlo Cifani, Ricercatore presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, è risultato tra i Coordinatori di Unità di Ricerca finanziati dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca nell’ambito dei Progetti Futuro in Ricerca (FIRB) 2012. Il Ministero, attraverso il Programma “FIRB 2012”, mira a favorire il sostegno alle eccellenze scientifiche emergenti e presenti presso gli atenei e gli enti pubblici di ricerca, al fine di rafforzare le basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea.


Il progetto, dal titolo “Studio dei meccanismi epigenetici coinvolti nei disordini alimentari e nell’obesità per la scoperta di nuovi target farmacologici”, è stato presentato dai ricercatori: Dr. Carlo Cifani (Unicam), Dr. Claudio D’Addario (Università di Teramo), Dr.ssa Silvana Gaetani (Università di Roma La Sapienza) e Dr.ssa Valeria Vezzoli (Università di Milano) e, dopo una lunga ed accurata selezione tra i numerosi progetti presentati, è stato ammesso al finanziamento con un costo complessivo di 864.000 euro.


Lo studio – sottolinea il Dr. Cifani – si occupa di disturbi dell’alimentazione e di obesità, che rappresentano un problema considerevole per la salute pubblica con un elevato tasso di mortalità, oltrechè un notevole costo per la società. Negli ultimi anni sono stati studiati diversi approcci per il trattamento di tali disturbi ma, nonostante alcuni farmaci si siano dimostrati utili, la loro efficacia è ancora limitata. Comprendere la natura delle interazioni genetiche ed epigenetiche nella regolazione individuale del rischio di sviluppare disordini alimentari o obesità rappresenta una sfida importante e può fornire un aiuto prezioso per lo sviluppo di strategie preventive o di nuovi target farmacologici più efficaci.


Le quattro Unità di Ricerca, ciascuna coordinata da un giovane ricercatore con distinta formazione scientifica ed una notevole esperienza in campo internazionale, collaborano al progetto attraverso l’utilizzo di tecniche di genetica, biologia cellulare e molecolare, farmacologia e comportamento animale. Inoltre, l’Unità di Milano fornirà materiale genetico proveniente da ampie coorti di pazienti obesi o con disordini alimentari. In questo modo si intende adottare un approccio traslazionale finalizzato a valutare se le regolazioni genetiche ed epigenetiche che si verificano nei modelli animali si verifichino in parallelo negli esseri umani.




28 Novembre 2012 alle 14:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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