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Via dalla violenza! A passi affrettati

di | in: Cultura e Spettacoli

Via dalla violenza

GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE – VIA DALLA VIOLENZA A PASSI AFFRETTATI.

Civitanova Marche, 2012-11-26  – “Via dalla violenza! A passi affrettati” è l’iniziativa con Dacia Maraini organizzata da Regione Marche, Commissione Pari Opportunità della Regione, Amat e Comune di Civitanova Marche, oggi pomeriggio presso il Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche Alta, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Hanno preso parte all’iniziativa, oltre alla scrittrice, Sara Giannini, assessore Regione Marche ai Diritti e alle Pari Opportunità, Antonella Sglavo, Assessore Comune di Civitanova Marche alle Pari Opportunità, Adriana Celestini, Presidente Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, Stefania Benfatti, presidente Fondazione Marche Cinema. Ha coordinato Maria Francesca Alfonsi, giornalista RAI. “Le consigliere regionali delle Marche – ha detto Giannini – hanno presentato una legge poi approvata all’unanimità, per affrontare il fenomeno della violenza sulle donne. Una legge che mette a disposizione i mezzi necessari a far emergere episodi come quelli raccontati oggi, in cui alle donne viene negato un sogno, la capacità di amare senza un terribile ricordo, situazioni difficili, perché spesso maturate all’interno delle mura familiari. Tra gli strumenti messi in campo ci sono i cinque centri antiviolenza marchigiani, che solo nell’ultimo anno hanno registrato oltre 500 contatti, punta di un ice berg di un fenomeno ancor più diffuso. Sono necessarie politiche integrate, per mettere insieme risorse scarse ed avere il massimo risultato. Occorre far sapere che c’è una rete di protezione, come la casa rifugio, anonima, che nessuno sa dov’è, per poter dare protezione sicura e ricostruire identità. Occorre anche un’educazione rivolta agli uomini, insegnare che si può guarire da quella che è una vera e propria malattia. Abbiamo voluto celebrare la giornata internazionale contro la violenza non con un dibattito, ma con una iniziativa come questa di Civitanova, perché nel teatro c’è la vita, come racconta Dacia Maraini, una donna coraggiosa, a volte scomoda, che ha fatto e fa riflettere. Che la compagnia teatrale marchigiana, Teatro Manet, sia in scena con giovani attrici, è motivo di soddisfazione”. “La violenza verso le donne – ha detto Celestini – assume tante forme e a volte sono le donne stesse a commetterla verso altre donne. Si chiama violenza sociale, quella che scaturisce dalla società dell’efficienza, dominata dall’economia, in cui le più deboli vengono messe da parte, perché non più utili”. “Passi affrettati”, opera di Dacia Maraini – che ne ha curato la regia – porta testimonianze di donne ancora prigioniere della discriminazione storica e familiare, una lettura drammatizzata a cura di Teatro Manet, in scena con Elena Durazzi, Cecilia Finetti, Antonio Lovascio, Ylenia Pace, Mauro Pierfederici. La Maraini ha scelto e rielaborato drammaturgicamente otto storie vere di violenza contro le donne. Queste storie provengono da tutto il mondo e sono state fornite a Dacia Maraini da Amnesty International. Attraverso la scrittura teatrale cristallina ed efficace dell’autrice, emergono con misura ma senza risparmio le molteplici sfaccettature della violenza usata contro le donne nei più diversi contesti geografici e sociali. Passi affrettati è un progetto di educazione ai sentimenti di grande impatto emotivo. L’anima di questo progetto è la lettura scenica del testo, seguita da un dibattito al quale ha partecipato l’autrice stessa. La formula “teatro di parola”, scelta dall’autrice e regista, si richiama alla definizione di Pier Paolo Pasolini che nel Manifesto per un nuovo teatro scrive: “Venite ad assistere alle rappresentazioni del «teatro di parola» con l’idea più di ascoltare che di vedere (restrizione necessaria per comprendere meglio le parole che sentirete, e quindi le idee, che sono i reali personaggi di questo teatro)”. E poi, “L’amore rubato”, lettura di un estratto dell’ultimo libro di Dacia Maraini. Sono tutte qui le donne raccontate in questo piccolo libro importante. Sono qui a mostrarci qualcosa di intimo, qualcosa di necessario e doloroso. Le donne di Dacia sono forti, hanno lottato, a volte hanno perso ma non si sono mai arrese. Le protagoniste de L’amore rubato combattono una battaglia antica e sempre attuale, contro gli uomini amati che sempre più spesso si dimostrano incapaci di ricambiarle, di confrontarsi con il rifiuto, il desiderio. Davanti a queste donne, mariti, amanti, compagni si rivelano ragazzini che stentano a crescere e confondono la passione con il possesso e, per questo, l’amore lo rubano: alle bambine che non sanno, alle donne che si donano troppo. Come Marina, che si ostina a cadere dalle scale, come Ale, che sceglie con sofferta determinazione di non far nascere il frutto di una violenza o ancora come Angela, che si addossa, aderendo alle parole della Chiesa, le colpe che una antica misoginia attribuisce alla prima disobbedienza femminile. In tutte queste storie affilate e perfette, dure e capaci di emozionare e indignare, Dacia Maraini racconta di un mondo diviso fra coloro che vedono nell’altro una persona da rispettare e coloro che, con antica testardaggine, considerano l’altro un oggetto da possedere e schiavizzare.

La giornata internazionale contro la violenza delle donne

 

Sara Giannini Sara Giannini





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La giornata internazionale contro la violenza delle donne (int. a Sara Giannini e Daniela Rimei)








Sara Giannini, un momento della conferenza



I CENTRI ANTIVIOLENZA NELLE MARCHE




26 Novembre 2012 alle 17:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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