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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

G. M. Spacca

Conferenza stampa di fine anno


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Conf.stampa fine 2012

un momento della conferenza

Francesca De Pace nuovo coordinatore del Centro regionale trapianti

Mezzolani: “Scelta per dare continuità al lavoro avviato da Testasecca”


La dottoressa Francesca De Pace è il nuovo coordinatore del Centro regionale trapianti. È stata nominata oggi dalla Giunta regionale. Sostituisce il dottor Duilio Testasecca, alla scadenza del secondo mandato quinquennale e tenuto conto dei sopraggiunti limiti d’età. Dal 2009 De Pace lavora, a tempo pieno, all’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, dove ha sede il Centro.

“Per dare continuità alle azioni intraprese – afferma l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani – abbiamo ravvisato la necessità di procedere a un avvicendamento, individuando, nell’ambito dell’Azienda che, in questi anni, ha rappresentato il centro propulsore del processo di donazione e trapianto, un professionista di sicuro valore, con esperienza pluriennale nel settore. La dottoressa De Pace rappresenta la persona di maggiore spicco, con svariati riconoscimenti nazionali e internazionali. La scelta premia anche le sue capacità organizzative, formative e tecniche, unitamente alle qualità umane dimostrate in questo particolare e delicato contesto, dove gli aspetti clinici e medici si intersecano con quelli psicologici, etici e culturali. Al dottor Testasecca vanno i ringraziamenti di tutta la comunità regionale per l’impegno e la dedizione mostrata questi anni che hanno consentito alle Marche di raggiungere traguardi nazionali di grande rilievo”.

Grazie all’attività del Centro regionale trapianti, oggi le Marche risultano la prima regione in Italia come donatori utilizzati (37,1 per milione di popolazione). Dal 2005 sono stati effettuati 536 trapianti (258 reni – 268 fegato – 9 pancreas – 1 trapianto di reni tra viventi). La Banca delle cornee di Fabriano ha incrementato le attività, divenendo leader in Italia sotto vari aspetti qualitativi e quantitativi. 


Un nuovo Comune dalla fusione di Castel Colonna, Monterado e Ripe

Proposta di legge della Giunta regionale.

Canzian: “Semplificazione organizzativa e servizi migliori, scelta da appoggiare”


Tre Comuni della provincia di Ancona, con una popolazione complessiva di poco superiore a settemila abitanti, chiedono alla Regione Marche di fondersi per migliorare i servizi e incrementare gli investimenti. Sono Castel Colonna, Monterado e Ripe, i cui Consigli comunali hanno deliberato l’attivazione della procedura prevista dalla legge regionale 10/95 (Norme sul riordinamento territoriale dei Comuni e delle Province nella Regione Marche). La Giunta regionale ha trasmesso oggi, all’Assemblea legislativa, la proposta di legge che istituisce il nuovo Comune, mediante la fusione dei tre richiedenti. Negli anni scorsi, hanno già esercitato diverse funzioni e servizi in forma associata.

“L’iter amministrativo prevede che la Giunta regionale trasmetta all’Assemblea legislativa una proposta di legge che verrà sottoposta a un referendum consultivo tra la popolazione coinvolta. La mancata pronuncia favorevole sul referendum comporta la decadenza della proposta di legge – spiega l’assessore agli Enti locali, Antonio Canzian – Se fosse istituito il nuovo Comune, sarebbe la prima volta, nelle Marche, che si raggiunge l’obiettivo attraverso una fusione sollecitata dalle stesse amministrazioni locali. Le motivazioni alla base della richiesta sono quelle di poter conseguire una semplificazione organizzativa, da cui deriveranno un miglioramento dell’efficienza dei servizi e maggiori opportunità di accesso a contributi economici pubblici da destinare a investimenti per lo sviluppo sociale ed economico delle collettività coinvolte. In un momento di crisi e di scarsità di risorse pubbliche, la scelta dei tre Comuni va appoggiata perché indica una strada da percorrere per consentire agli Enti locali di continuare a svolgere, al meglio, le proprie funzioni costituzionalmente garantite”.

La richiesta ha avuto un’accelerazione amministrativa per permettere l’elezione del sindaco e del Consiglio del nuovo Comune nella tornata elettorale prevista, per i tre Comuni, nel 2014. Il referendum consultivo, infatti, va indetto entro il 28 febbraio 2013 e svolto nella primavera dello stesso anno. La proposta di legge della Giunta regionale si compone di sei articoli. Prevede un arco temporale decennale nel quale il nuovo Comune concorrerà al riparto degli incentivi economici stanziati dalla Regione per la fusione fra comuni, il cui ammontare verrà quantificato con le leggi regionali di bilancio.




28 Dicembre 2012 alle 17:02 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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