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Co-incenerimento dei rifiuti nei cementifici: e la salute?

di | in: Cronaca e Attualità

Assemblea Comitato Salva Salute

CASTELRAIMONDO – Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea pubblica dal titolo “Co-incenerimento dei rifiuti nei cementifici: e la salute?”, in un cinema Manzoni gremito di persone. La serata è stata aperta da Luigi Travaglini, presidente del comitato Salva Salute che ha organizzato l’evento, per approfondire gli aspetti medici ed ambientali del tema, alla presenza del dottor Giovanni Vantaggi, medico per l’ambiente Isde Italia ed esperto di effetti sulla salute, dalle emissioni dei processi combustivi e di Adriano Mei, del coordinamento Comitati in Rete. All’inizio dell’incontro sono salite sul palco due donne di Matelica, componenti del comitato tutto al femminile che ha organizzato per il 9 marzo alle 17.30 la manifestazione “Custodire la terra per custodire la vita”, con partenza da Regina Pacis, contro l’insediamento di industrie insalubri a rischio di incidente rilevante. Le signore hanno invitato i presenti ad unirsi nella protesta ed a partecipare. Il presidente Travaglini ha presentato gli scopi del comitato. “Vorremmo essere un presidio per la popolazione che deve avere la possibilità di esprimere il proprio parere, per questo provvedimento, non relegarlo ad altre istituzioni. Con grande amarezza diciamo che si poteva fare questo prima, sarebbe stato meglio per tutti. L’Aia va modificata, oppure sarà annullata se sarà approvato il ricorso al Tar che stiamo preparando. Non è detto che con questo provvedimento si garantisce il mantenimento dell’occupazione, non siamo noi i colpevoli dell’incertezza su questo fronte, noi cerchiamo di fare chiarezza, applicando regole che dovevano essere utilizzate prima. Noi non siamo contro le maestranze, siamo accanto a loro per la difesa del posto di lavoro. Siamo per la salute del territorio, questa scelta avrà conseguenze per i prossimi cinquant’anni, sulla vita dei nostri figli e dei nostri nipoti”. Una serie di esempi sono stati portati dal dottor Giovanni Vantaggi per spiegare gli effetti sulla salute umana, del coincenerimento di rifiuti nei cementifici. “I cittadini hanno il diritto ad essere informati, come stabilito dalla convenzione di Aarhus, l’amministrazione pubblica deve rendere partecipi gli stessi cittadini che hanno il diritto di dire la loro”, ha detto Vantaggi, spiegando come tutto questo è nato dal decreto Ronchi del 1997 che ha assimilato i rifiuti alle fonti rinnovabili, ponendo la base degli incentivi pubblici per la loro diffusione, facendo l’esempio della produzione di energia tramite biogas, per cui il produttore riceve 28 centesimi al kilowattora, anzichè i normali 7 del costo di mercato. Vantaggi ha citato poi il decreto ministeriale del 6 luglio 2012, sugli incentivi per l’energia, che conferisce 145 euro di incentivo statale per ogni megawatt ora di energia prodotta tramite la combustione di Css. “Si bruciano rifiuti non provenienti dalla raccolta differenziata, questa che fine farà?”,ha detto. Il medico ha ribadito come l’Unione europea abbia posto il divieto di incenerire rifiuti che si possono compostare o recuperare. “Bruciare non significa eliminare, ma trasformare in cenere”, ha concluso. Tra i rischi maggiori per la salute la presenza di micropolveri finissime, impossibili da trattenere per i filtri, che vanno nella catena alimentare, si depositano nei polmoni e secondo uno studio finlandese citato dal dottore provocano malattie polmonari, infarti, ictus ed aritmie cardiache. Nelle micropolveri sono contenuti neuro-tossici quali piombo, mercurio e manganese, che Vantaggi ha detto essere associati all’Alzheimer, all’iperattività dei bambini, citando un articolo del Time. Vantaggi ha spiegato come i limiti delle emissioni per i cementifici siamo molto più alti dei normali inceneritori, aggiungendo che il rispetto dei limiti di legge non riesce ad escludere effetti nocivi per la salute, citando il record negativo dell’Italia in cui rispetto alla media europea ci sono 30 casi di tumore in più per ogni milione di bambini sotto ai 14 anni. Ha preso poi la parola Adriano Mei, coordinatore dei comitati in rete. “Comitati come questo segnano il fallimento del rapporto tra cittadini e politica – ha detto –sono trasversali, i cittadini comprendono che beni come la salute, il territorio e l’ambiente sono di tutti e non si elargiscono con una tessera”.Mei è poi passato ad esaminare la situazione di Castelraimondo. Riguardo all’impianto ha affermato che viene fatto per l’esistenza di incentivi a sostegno, non per necessità economica, spiegando come sia necessaria una valutazione ambientale strategica per comprendere l’impatto effettivo sull’ambiente, dato che nonostante la prescrizione ad usare le migliori tecnologie disponibili, non sono previsti controlli fino al 2018. Per Mei il provvedimento non rispetta il diritto dei terzi coinvolti dall’installazione dell’impianto, sotto il profilo di tutela della salute, il diritto delle altre imprese ad operare senza danni, la tutela del valore delle proprietà. Mei ha ricordato come l’autorità sanitaria del comune è il sindaco, che deve applicare il principio di precauzione, chiedendo la valutazione dell’impatto sanitario dell’impianto, mentre l’Asur si presenta come un ente strumentale. Il coordinatore dei comitati ha suggerito di inviare una diffida alle autorità ad adempiere alla tutela dei diritti dei cittadini, rivedendo il provvedimento.




27 Febbraio 2013 alle 18:19 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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