Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 00:17 di Lun 20 Mag 2024

Taglio uffici giudiziari? No, grazie!

di | in: Cronaca e Attualità

Tribunale di San Benedetto del Tronto

L’AVV. SILVIO VENIERI, DELEGATO PER IL DISTRETTO DELLA CORTE DI APPELLO DELLE MARCHE DELL’ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA: “FISSATA PER L’8 OTTOBRE PROSSIMO L’UDIENZA DINANZI ALLA CORTE COSTITUZIONALE PER LA PRONUNCIA SULLA COSTITUZIONALITA’ DELLE NORME SULLA REVISIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI GIUDIZIARIE. L’ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA CHIEDE CHE SI SOSPENDA L’ITER NORMATIVO. PROPOSTO L’UTILIZZO DELL’IMMOBILE DELLA SEZIONE DISTACCATA DI SAN BENEDETTO PER ULTERIORI CINQUE ANNI”.


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il prossimo 8 ottobre si terrà dinanzi alla Corte Costituzionale l’udienza nella quale verrà esaminata la questione di illegittimità costituzionale sollevata dalla Regione Friuli Venezia Giulia sulla normativa che dispone il taglio di mille uffici giudiziari sul territorio nazionale.

Oltre al Friuli Venezia Giulia, altre regioni e ben sei ordinanze di vari Tribunali nazionali hanno disposto il rinvio dinanzi alla Consulta per sospetta illegittimità costituzionale; numerosi sono i ricorsi pendenti di fronte ai Tar di tutta Italia”.

Dichiara l’Avv. Silvio Venieri: “La normativa, come denunziato ripetutamente dalla rappresentanza politica dell’avvocatura, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, è del tutto irrazionale (ben lungi dal realizzare un risparmio di risorse ed un aumento di efficienza) e di impossibile applicazione pratica: basti pensare che, per un preciso vincolo previsto dalla lettera della legge, le sedi accorpanti dovrebbero assorbire gli uffici sopprimendi senza poter disporre, a titolo di spese, di un solo euro.

All’approssimarsi della data di acquisizione di efficacia della norma, cioè il 13 settembre prossimo, nulla è stato approntato per accogliere il personale e le strutture dei presidi da eliminare: ciò vale anche per la sezione distaccata del Tribunale e l’ufficio del Giudice di Pace di San Benedetto del Tronto, destinati ad essere accorpati nelle rispettive sedi centrali di Ascoli Piceno.

E’ facile paventare che laddove ciò avvenisse – superando (per magia) il divieto assoluto di esborsi, per la cui verifica si potrà interessare la Corte dei Conti- si andrebbe incontro ad una situazione di certa paralisi della amministrazione della giustizia per tutto il Piceno in conseguenza dello straordinario impatto organizzativo che dovrebbe subire la già fragile struttura degli uffici giudiziari ascolani.

Per poter fronteggiare adeguatamente e per tempo tutte le necessità richieste per il passaggio di consegne, le amministrazioni comunali interessate (San Benedetto, Monteprandone, Acquaviva Picena, Monsampolo del Tronto) e l’avvocatura ascolana hanno proposto che venga utilizzato l’immobile attuale sede della Sezione Distaccata di San Benedetto per ulteriori cinque anni – come contemplato esplicitamente dalla norma in rassegna (art. 8 del D.L.vo 155/2012): apposita richiesta verrà inoltrata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno al Ministro della Giustizia”.

Prosegue l’avv. Silvio Venieri: “Chi auspica che l’istanza non venga accolta e si giunga alla malaugurata soppressione, si assume la responsabilità delle conseguenze che ne deriveranno: il Tribunale di Ascoli Piceno piomberà nel caos e gravosi disagi si riverbereranno sui cittadini fruitori del servizio giustizia.

Nel frattempo l’Organismo Unitario dell’Avvocatura invoca con forza, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale e in considerazione del mancato approntamento delle strutture necessarie, una sospensione, da parte del Parlamento nazionale e del futuro Governo, dell’ulteriore corso di un legge dai chiari caratteri mistificatori”.





13 Marzo 2013 alle 1:09 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
Tags:

Ricerca personalizzata