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15_05_2013_Spacca – Mainolfi_Firma

Fondi comunitari, protocollo d’intesa tra Regione Marche e Guardia di Finanza per migliorare i controlli e lo scambio di informazioni

 

Migliorare l’efficacia delle verifiche sull’utilizzo dei finanziamenti dall’Unione europea. La Regione Marche e il Comando Regionale della Guardia di Finanza hanno sottoscritto un nuovo Protocollo che punta a conseguire questo obiettivo, sulla base dell’esperienza maturata con l’intesa siglata nel 2006. Il nuovo accordo, di durata quinquennale, estende la collaborazione a tutti i Fondi comunitari. In precedenza era limitata a quelli “strutturali”, ora coinvolgeranno anche quelli Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Fep (Fondo europeo per la pesca). Inoltre è previsto un maggiore coinvolgimento delle strutture regionali per assicurare un’efficace e puntuale riscontro alle richieste di dati e informazioni che provengono dalla Guardia di Finanza. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e dal Comandante Regionale Marche della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Giovanni Mainolfi. “Attraverso questa intesa e nell’ambito delle rispettive competenze, prosegue il proficuo rapporto di collaborazione tra le due istituzioni per migliorare l’efficienza e la tempestività dei controlli sull’utilizzo dei fondi stanziati dall’Unione europea – ha affermato il presidente Spacca – Nel sessennio 2007/2013 le Marche hanno beneficiato di oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro di contributi europei. Lo stesso importo è prevedibile che sarà disponibile nella prossima programmazione 2014/2020. Lo scambio di comunicazioni tre gli enti e la circolazione delle informazioni tra le strutture coinvolte, di conseguenza, agevolerà le verifiche, a garanzia del corretto impiego delle risorse europee”. Il Generale di Brigata Giovanni Mainolfi ha rimarcato che “in un periodo caratterizzato, tra l’altro, dalla scarsità di risorse, diventa ancora più pressante l’efficiente impiego delle risorse comunitarie il cui contributo alla ripresa economica è senz’altro foriero di benefici effetti. Questa efficienza può essere certamente coltivata anche dall’interscambio informativo tra Regione e Guardia di finanza in vista di controlli più proficui. Questo è lo scopo ultimo del protocollo che oggi viene sottoscritto.” Il Generale ha poi ringraziato la Regione per la trasparenza, la collaborazione e la disponibilità sempre dimostrate nelle varie attività di controllo: un segnale “fortissimo” – ha detto – che le istituzioni danno alla comunità, a garanzia della trasparenza amministrativa nella gestione delle risorse europee. Il Protocollo d’intesa favorisce la sinergia tra le due strutture, in particolare per quanto riguarda lo scambio delle informazioni. Sulla base dell’esperienza maturata, si è ritenuto opportuno apportare alcuni aggiustamenti e integrazioni al precedente protocollo, rimuovendo le criticità riscontrate e rendendo più fattiva la collaborazione per garantire una “sana gestione finanziaria dei Fondi Comunitari”. Il nuovo protocollo è stato stilato a seguito di numerosi incontri che hanno coinvolto i rappresentanti delle Fiamme Gialle e i dirigenti delle strutture competenti nella gestione e nel controllo delle risorse Ue. La collaborazione si svilupperà principalmente utilizzando i sistemi informativi: l’analisi e l’incrocio dei dati in possesso delle due amministrazioni rafforzerà il monitoraggio, la sorveglianza e il controllo dei Programmi comunitari operativi e di futura realizzazione. La Regione, in particolare, garantirà il pieno accesso alle banche dati dei beneficiari dei finanziamenti e trasmetterà l’elenco di quelli soggetti ai controlli previsti dalle disposizioni nazionali e comunitarie. La Guardia di Finanza, a sua volta, comunicherà alla Regione l’avvio dei propri accertamenti, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni. I referenti per l’attuazione dell’intesa saranno i dirigenti regionali delle strutture interessate e i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro. Al Comando Regionale competerà, invece, la risoluzioni delle eventuali problematiche applicative.

 

L’ECONOMIA DELLA PESCA NEL QUADRO DELLA NUOVA POLITICA EUROPEA – IL 16 MAGGIO CONVEGNO A CIVITANOVA MARCHE

 

Giovedì 16 maggio alle 16.30 presso la Sala del Consiglio a Civitanova Marche, si terrà l’incontro “L’Economia della Pesca nel quadro della nuova politica europea Pcp – Feamp”. Interverranno il sindaco Claudio Corvatta, l’assessore alla Pesca della Regione Marche, Sara Giannini, il vice presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, onorevole Guido Milana, il deputato Luciano Agostini, Pietro Gasparri dirigente presso la direzione Pesca del Ministero per le Politiche Agricole e della Pesca, Giampaolo Bonfiglio, portavoce del Coordinamento Pesca Alleanza cooperative italiane, il professor Corrado Piccinetti, direttore del Laboratorio biologia marina di Fano, Alessandro Lucchetti, ricercatore Cnr Ismar, rappresentanti regionali delle associazioni di categoria.

Il convegno sarà occasione per fare il punto, con autorevoli rappresentanti e operatori del settore, sull’evoluzione della politica europea per la Pesca alla vigilia del nuovo periodo di programmazione.

PRESENTATA L’ATTIVITà DEL TRIBUNALE ARBITRALE GIUDIZIARIO EUROPEO

 

Tage

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Un’alternativa più rapida e meno costosa per risolvere le controversie giudiziarie. E’ il T.A.G.E., Tribunale Arbitrale Giudiziario Europeo, un’istituzione privata a cui il cittadino si può rivolgere evitando il ricorso all’autorità giudiziaria ordinaria. Ad operare sono professionisti di affermata esperienza in molteplici settori, a garanzia di un risultato in tempi brevi e a costo limitato.

La sua attività prende avvio nelle Marche e per l’occasione è stata presentata ufficialmente oggi in Regione, alla presenza dell’assessore Pietro Marcolini, del presidente nazionale del TAGE Agostino Celano, del coordinatore nazionale Franco Polverini, e del responsabile regionale Giuseppe Tosoni.

“I problemi della giustizia ordinaria – afferma l’assessore Marcolini – legati alla costante carenza di personale e di strutture e alla lunghezza esasperante dei procedimenti, diventano sempre più pressanti. L’arbitrato è una soluzione praticabile nelle controversie insorgenti tra i cittadini”.

Ad operare sono professionisti di affermata esperienza in molteplici settori; i primi ad essere nominati nelle Marche sono, oltre a Tosoni, commercialista civitanovese, il notaio Alfonso Rossi, responsabile per il Fermano, il commercialista Felice Tiburzi e l’avvocato Massimo Cesca, responsabile per la provincia di Macerata. Altri professionisti sono in fase di selezione e di nomina.

“Un servizio di estrema importanza”, come dichiara Tosoni, che garantisce decisioni rapide a prezzi contenuti, in quanto istituzionalmente è previsto che il cosiddetto “lodo” sia pronunciato entro 180 giorninel rispetto, al contempo, della più assoluta riservatezza sulle pratiche affrontate. I costi sono in linea con le tariffe standard europee e rapportabili alle capacità reddituali dei richiedenti.

La riservatezza dell’arbitrato è, in particolare, uno dei vantaggi principali e maggiormente apprezzato, poiché avviene con l’esclusione del pubblico e i dati riservati sono tutelati.

Lo stesso codice di procedura civile offre la possibilità dell’arbitrato, facoltativa ma obbligatoria nel caso in cui il ricorso ad essa sia previsto dalla clausola compromissoria contenuta in un contratto precedentemente stipulato tra le parti, come nel caso dei contratti assicurativi, contratti di lavoro dipendente e pubblico, contratti d’appalto in edilizia o nei servizi, controversie condominiali.

L’arbitro unico o il collegio arbitrale pronuncia una vera e propria sentenza che diviene esecutiva al pari di qualsiasi decisione emessa dagli organi della giustizia ordinaria. Le sentenze sono definitive e vincolanti.

In molti Paesi europei come Francia, Belgio, Spagna, Svizzera, Germania e altri, le liti giudiziarie sono decise in gran parte attraverso tipologie di procedura arbitrale. In America circa il 90% delle cause sono risolte con strutture simili a questa.

 

Il presidente della Regione Spacca all’incontro con il ministro delle Infrastrutture Lupi

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha partecipato questo pomeriggio a Roma all’incontro tra i presidenti delle Regioni e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Al centro della riunione, il punto sullo stato di attuazione del Programma infrastrutture strategiche e l’aggiornamento dell’Intesa generale quadro, le emergenze relative al trasporto pubblico locale, la mobilità di pianificazione nazionale dell’offerta portuale ed aeroportuale.

Spacca ha illustrato al ministro le principali urgenze della regione: il completamento della E78 Fano-Grosseto, il progetto Quadrilatero Marche-Umbria, il collegamento tra il porto di Ancona e la grande viabilità. In particolare, per la Fano-Grosseto, la Regione chiede al Governo nazionale di accelerare la valutazione del progetto per realizzare l’opera con gli strumenti del contratto di disponibilità. Per la Quadrilatero, Spacca ha sottolineato come sia ormai indifferibile recuperare l’impasse che deriva dalle difficoltà finanziarie di Impresa spa, ipotizzando un’aperturadi credito che risolva i problemi di liquidità o, se quest’ultima strada non fosse percorribile, la cessione del ramo d’azienda a soggetti solidi da un punto di vista sia tecnico che finanziario. Su questo tema è stato deciso un approfondimento tecnico la prossima settimana. Quanto al collegamento porto-autostrada, la Regione Marche chiede di intervenire presso il competente Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per accelerare il completamento dell’aggiudicazione dei lavori. Nel frattempo è stato auspicato un incontro con la società Impregilo titolare del project financing per la realizzazione dell’opera, per verificarne gli intendimenti.

Sono stati inoltre approfonditi i temi del trasporto pubblico locale, della mobilità ferroviaria, aeroportuale e marittima e le problematiche della riqualificazione delle aree urbane.

 

UN FILM MADE IN MARCHE “LA NATURA DELLE COSE” . LA VICENDA DI PERGIORGIO WELBY. LA MOGLIE OGGI ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: “NE SAREBBE ENTUSIASTA”

Marche Cinema Multimedia
Marche Cinema Multimedia

“Pergiorgio sarebbe entusiasta di questo progetto e, anche da fotografo, apprezzerebbe il mezzo di realizzazione e il titolo, perché rivivrà qui pienamente la sua memoria.” Queste le prime parole diMina Welby, la moglie dello scrittore-giornalista morto nel 2006 dopo una dura battaglia contro un malattia invalidante (distrofia) e l’impegno contro l’accanimento terapeutico, oggi alla presentazione del film documento “La Natura delle Cose” nella sede della Fondazione Marche Cinema Multimedia. Un lungometraggio per la regia di Laura Viezzoli, ancora in fase di produzione, ispirato al pensiero ed alla vicenda di Piergiorgio Welby. Il film si richiama alDe Rerum Natura di Lucrezio che – ha aggiunto Mina Welby – Piergiorgio si è fatto leggere nell’ultimo periodo da un’infermiera e che ha rappresentato la sua filosofia.” Il progetto, vincitore del“Bando di sostegno alla produzione audiovisiva regionale” indetto da Fondazione Marche Cinema Multimedia – Marche Film Commission, ha spiegato Anna Olivucci , responsabile di Marche Film Commission è stato finanziato con 10 mila euro e ci ha colpito subito, non solo per il soggetto di grande impegno, ma per i contenuti che Laura Viezzoli voleva raccontare in maniera innovativa, con metodi del passato (pellicola in Super8mm). Insomma, una giovane cineasta che voleva osare e provare a volare più in alto.” E in alto già sembra esserci andata se la NASA, l’Ente spaziale americano si è interessata al progetto tanto da fornire gratuitamente il proprio materiale audiovisivo sulle missioni spaziali dello Shuttle. “ Voglio raccontare le analogie tra un’astronauta e Welby – ha detto la giovane regista- metafora di come due corpi umani siano tenuti in vita, per condizioni diverse, da strumenti tecnologici , La metafora astronauta è utile infine a rappresentare visivamente le contraddizioni di uno stesso progresso che consente ad alcuni di esplorare l’Universo, e ad altri di rimanere per anni immobili su un letto, dentro una sopravvivenza agonica non desiderata. La scelta di girare non in digitale , ma in super8, più costosa certamente, è stata quasi quella di impormi una ricerca più approfondita delle immagini, per non sprecarle, come si faceva anni fa fotografando con la pellicola. La pellicola sarà non solo un esercizio tecnico, ma spirituale, alla ricerca delle emozioni più vere e intense.“ Toccanti le parole di Mina Welby che ha detto di amare le Marche“perché qui si ha attenzione per la persona” e ha ripercorso episodi significativi e coinvolgenti di quella che da un certo punto non è stata più vita, ma sofferenza e lotta per affermare un diritto alla scelta delle cure e contro l’accanimento. Mina Welby ha poi ricordato il suo indomito impegno nell’Associazione “Luca Coscioni” di cui è Vicepresidente e le battaglie ancora in atto per far approvare una proposta di legge di cui è firmataria, ispirata alla libertà di cura sancita nell’art. 51 della Costituzione. AncheStefania Benatti, direttore di Marche Cinema Multimedia, ha testimoniato la sua ricerca personale verso questo tema importante, “talvolta anche di fronte all’indifferenza e all’ottusità di chi ci sta intorno..” poi ha sottolineato il valore culturale e sociale che può rappresentare un progetto simile, tanto più se realizzato da una giovane regista. “Un motivo di soddisfazione maggiore che la Fondazione MCM possa promuovere questo tipo di progetti e il talento applicato a temi di impegno civile.” La Natura delle Cose è coprodotto dalla Associazione anconetana i Bicchieri di Pandora e da Ladoc srl.Nel Film la malattia non è pertanto l’oscenità da nascondere ma l’avventura da compiere, il malato non è l’uomo succube che attende ma è l’uomo coraggioso che si prepara.Che cos’è la morte se non un processo di apprendimento? Si chiede Piergiorgio Welby. La questione è sintetizzata nel trailer del Film(nella pagina youtube della regista). Un minuto in Super8 e immagini NASA, che fa da apripista alla nuova avventura produttiva: il crowdfunding, un nuovissimo e creativo strumento di finanziamento dal “basso”, già molto diffuso in altri Paesi e che sta raccogliendo ampio consenso anche in Italia. Dal sito di Eppela (www.eppela.com) ognuno potrà sentirsi sostenitore di questo progetto a partire da un contributo di 5 euro.




15 Maggio 2013 alle 13:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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